Green pass dal 15 ottobre: ecco quello che c'è da sapere - fotoscheda
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LA DATA DI AVVIO - Scatta il 15 ottobre l'obbligo di Green Pass in tutti i luoghi di lavoro. Al momento la presentazione del certificato verde durerà fino al 31 dicembre, giorno in cui scade lo stato di emergenza. Ma al governo stanno già pensando ad una proroga
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CHI LO DEVE AVERE - L'obbligo riguarda tutti i lavoratori: dipendenti pubblici, dipendenti privati, il personale delle amministrazioni pubbliche; il personale di autorità indipendenti, Consob, Covip, Banca d'Italia, enti pubblici economici e organi costituzionali. Il vincolo vale anche per i titolari di cariche elettive o istituzionali
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GLI ESENTATI - Il Green Pass non è richiesto per: 1) i bambini sotto i 12 anni; 2) i soggetti esenti per motivi di salute dalla vaccinazione sulla base di idonea certificazione medica; 3) i cittadini che hanno ricevuto il vaccino ReiThera nell’ambito della sperimentazione Covitar
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LAVORATORI PRIVATI - Anche nel settore privato il Green Pass è obbligatorio. Saranno le stesse aziende ad individuare le forme di controllo più consone a seconda dell'organizzazione interna
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ARTIGIANI - Capitolo artigiani, idraulici e elettricisti: andando nelle case dei privati, no hanno l'obbligo del Green Pass. Ma i proprietari di casa - come clienti - hanno facoltà di richiedere il Green Pass
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BADANTI - Per le badanti, così come per le colf e le baby-sitter in regola, i padroni di casa hanno l'obbligo di verificare il Green Pass in quanto datori di lavoro
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SMART WORKING - Non sono consentite deroghe sull'obbligo del Green Pass nemmeno per chi è in smart working: non è consentito infatti in alcun modo individuare i lavoratori da adibire a lavoro agile sulla base del mancato possesso del Green Pass. Il possesso del certificato verde e la sua esibizione sono condizioni che devono essere soddisfatte al momento dell’accesso al luogo di lavoro
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LAVORATORI ESTERNI - L’obbligo è esteso ai soggetti, anche esterni, che svolgono a qualsiasi titolo la propria attività lavorativa o formativa presso le pubbliche amministrazioni
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I CONTROLLI - I controlli sono a carico del datore di lavoro, che rischia una multa da 400 a 1000 euro per la mancata verifica dei Green Pass. Ogni ente pubblico sarà autonomo nell’organizzare i controlli sul green pass. Per tutte le amministrazioni resta comunque possibile utilizzare l’applicazione “VerificaC19” già disponibile gratuitamente sulle principali piattaforme per la distribuzione delle app sugli smartphone
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LE SANZIONI - Il dipendente sorpreso sul luogo di lavoro senza Green Pass avrà un’ammenda fra i 600 e i 1.500 euro. Chi essendo sprovvisto di certificato verde non si reca al lavoro, verrà considerato assente ingiustificato e fin dal primo giorno di assenza avrà lo stipendio sospeso. Non ci saranno conseguenze disciplinari: il lavoratore avrà diritto alla conservazione del posto
Dalla durata alle sanzioni, dalle esenzioni ai controlli: tutte le informazioni pratiche sull'introduzione dell'obbligo del Green Pass a partire da venerdì 15 ottobre