istruzione

Ritorno ai voti in pagella ed esami a settembre, la rabbia della Cgil trentina

Il sindacato: «Significherebbero la rinuncia e la vanificazione di un lavoro già cominciato e parzialmente svolto»



TRENTO. "Come Flc Cgil del Trentino leggiamo annunci d'iniziativa provenienti da diversi attori che, a vario titolo gravitano nella o attorno alla scuola e che, a nostro avviso, sono sintomo di una stessa condizione: mancanza di un progetto per la scuola, inerzia, esaurita spinta e scarsa propensione all'innovazione di fronte a una realtà che sta cambiando rapidamente e radicalmente sotto i nostri occhi, a cui non siamo preparati e, soprattutto, a cui non ci stiamo preparando". Lo scrive in una nota il segretario della Flc Cgil del Trentino Raffaele Meo a proposito del dibattito sul ripristino degli esami di riparazione.

"È delle ultime ore - aggiunge Meo - la notizia di una proposta di giunta, non preceduta da alcuna consultazione o condivisione né corredata da alcuna valutazione d'impatto, che punta a modificare il regolamento del sistema di valutazione degli studenti della scuola di primo grado in sede d'esame di Stato conclusivo del primo ciclo e che già dall'anno scolastico in corso porterebbe a reintrodurre valutazioni in cifra numerica e ad abbandonare il giudizio sintetico espresso in parole. L'altra iniziativa, promossa da un gruppo di docenti di cui il prof. Ceschi, presidente del Consiglio educativo provinciale, si è fatto portavoce, vorrebbe, stando a ciò che leggo sulla stampa, reintrodurre gli esami di riparazione a settembre e il concetto del debito formativo come nel resto del Paese, salvo poi, in una seconda parte dell'articolo, affermare che il sistema delle carenze, oggi in vigore, non funziona e andrebbe rivisto; delle due l'una. Se il tema è un sistema delle carenze passibile di miglioramento, possiamo essere d'accordo, diverso è parlare di reintroduzione degli esami di riparazione a settembre, ipotesi che ci trova in completo disaccordo. Sull'argomento l'assessore Gerosa fa sapere di lavorare a una terza via, mentre il consigliere di opposizione Degasperi a sorpresa ne ha già elaborato una propria".

Per Flc Cgil, "entrambe le iniziative rappresenterebbero la rinuncia e la vanificazione di un lavoro già cominciato e parzialmente svolto in Trentino". Secondo Meo, il lavoro per elaborare un progetto di riforma del sistema scolastico "spetta al Dipartimento istruzione e deve cominciare oggi se vogliamo darci una sola chance di portarlo a compimento. Eppure - conclude - qui non abbiamo ancora preso nemmeno in mano la matita".













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