E.League: errore Ramsey condanna Rangers,Coppa all'Eintracht

(ANSA) - ROMA, 19 MAG - Un errore dal dischetto di Aron Ramsey, ex 'bidone' della Juve entrato a pochi minuti dalla fine, condanna i Glasgow Rangers e regala l'Europa League all'Eintracht Francoforte, per la gioia dei suoi scatenati tifosi. In questa finale finita 1-1 al 90' e dopo i supplementari, quello di Ramsey è stato l'unico errore nella lotteria dei rigori che hanno concluso una sfida non bella, ed è stato uno sbaglio che ora sta facendo disperare l'armata scozzese che aveva letteralmente 'invaso' Siviglia. Tante le loro lacrime, contrapposte alla gioia dei tedeschi, in primis del presidente dell'Eintracht Peter Fischer che aveva fatto arrabbiare i sivigliani definendo "uno stadio da Mickey Mouse" il Sanchez Pizjuan. Poi aveva aggiunto, gridandolo, "questa sera voglio bere in quella dannata Coppa!" e alla fine può brindare con il suo allenatore Oliver Glasner, primo austriaco a vincere in Europa alla guida di una squadra tedesca dai tempi dell'Amburgo di Ernst Happel che nel 1983 fulminò la Juventus ad Atene. Il match winner dell'Eintracht, come Cha Bum-kun nel 1980 quando la squadra dell'aquila Attila vinse l'allora Coppa Uefa, è stato l'attaccante colombiano Borré, che prima, nel corso del match, ha pareggiato al 69' la rete dei Rangers, con Aribo, al 57' e poi ha realizzato il rigore decisivo, il quinto dei suoi, che ha regalato il trofeo alla città di Francoforte. Ancora, quindi, una brutta finale e la Coppa assegnata ai rigori, come l'anno scorso quando il Villarreal prevalse sul Manchester United che in semifinale aveva eliminato la Roma. E rimane l'amaro in bocca a chi, in Italia, pensa che al posto di Eintracht e Rangers avrebbero potuto esserci Lazio o Napoli se le squadre italiane affrontassero questa competizione con un po' più di convinzione. Sarà, si spera, per la prossima volta. (ANSA).





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La grande festa al rifugio Sette Selle: le foto più belle

Una grande festa, con molte risate, qualche lacrima di commozione e u po’ di inevitabile malinconia: il rifugio Sette Selle, in Lagorai, ha celebrato ieri un passaggio di consegne storico. Lorenzo Ognibeni, che per anni ha custodito il rifugio, insieme alla compagna Desirée Croiset ha passato la mano a due giovanissimi, Ruggero Samaden e Gabriele Andreatta, che ne raccolgono, a partire dal 1° maggio, la non facile eredità con grande entusiasmo.

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A fuoco la Borsa: Copenaghen sotto shock

Un incendio di vaste proporzioni nell'ex Borsa Valori di Copenaghen, risalente al XVII secolo, ha fatto crollare la guglia dello storico edificio, che era in fase di ristrutturazione. La guglia di 54 metri è scomparsa tra le fiamme al Borsen, che fu commissionato dal re Cristiano IV e costruito tra il 1619 e il 1640. Situato accanto al Parlamento danese, il Palazzo di Christiansborg, l'edificio ha ospitato la borsa valori fino agli anni '70 e attualmente funge da sede della Camera di Commercio danese. La polizia ha dichiarato su X di aver bloccato alcune zone del centro città per combattere l'incendio. "Stiamo assistendo a uno spettacolo terribile", ha dichiarato la Camera di Commercio danese. L'edificio, uno dei più antichi della capitale danese, era in fase di ristrutturazione quando ha preso fuoco. Le cause dell'incendio al momento sono sconosciute (foto Ansa Epa)

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Atleti con la divisa dell'Arma, grande festa a Bolzano: sul "podio" Vittozzi, Brignone e Paris

La biathleta leader di Coppa premiata come atleta dell'anno dal comandante del Centro Sportivo Carabinieri, Gianni Cuneo. Premio alla carriera all’appuntato scelto Wilfried Pallhuber (biathlon). Riconoscimenti anche per Michele Carollo (biathlon), Hannah Auchenthaller (biathlon), Iris De Martin Pinter (sci nordico), Mike Santuari (snowboard), Luca Spechenhauser (short track), Alex Gufler (slittino), Edoardo Saracco (sci alpino), Giorgia Collomb (sci alpino), Emanuel Rieder- Simon Kainzwaldner (slittino), Nicolò Ernesto Canclini (sci alpinismo), Florian Schieder (sci alpino), Dominik Fischnaller (slittino), Lukas Hofer e Patrick Braunhofer (biathlon), Eric Fantazzini e Robert Gino Mircea (bob) e i giovani Hannes Bacher, Manuel Weissensteiner e Leon Haselrieder (foto Matteo Groppo)









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