Basket: Nba; Golden State deve lottare, ma vince a Dallas

(ANSA) - ROMA, 23 MAR - Golden State ha mantenuto le sue possibilità di qualificarsi direttamente per gli spareggi vincendo a Dallas contro i Mavericks, mentre Ja Morant, scontata la squalifica per otto partite, ha fatto un ritorno vincente per Memphis. I Warriors (solo nove vittorie in trasferta in questa stagione) hanno lottato duramente contro i Mavericks - con 14 cambi della squadra in testa - prima di vincere 127-125. Con 8,5 secondi rimanenti, Curry (20 punti, 13 assist e 5 rimbalzi) ha permesso a Golden State di respirare dandogli un vantaggio di 3 punti. Kevon Looney ha portato avanti i tiri liberi con un margine di cinque lunghezze. Abbastanza per incassare con calma il tiro da tre di Reggie Bullock alla sirena, dopo 30 punti di Luka Doncic e altri 27 di Jaden Hardy. Questa vittoria permette ai Warriors di prendere ad Ovest il sesto ed ultimo posto che qualifica direttamente ai playoff, mentre lascia i Mavericks ad uno scomodo nono posto, a meno di tre settimane dalla fine della stagione regolare. Memphis si è assicurata il suo secondo posto a Occidente vincendo 130-125 contro Houston, ultima nella Conference. Il ritorno di Ja Morant, assente dal 4 marzo e sospeso per aver brandito una pistola in un locale notturno, ha animato la serata dei Grizzlies. Uscito dalla panchina, il fuoriclasse 23enne ha collezionato 17 punti, quattro rimbalzi e cinque assist in meno di 24 minuti. Grazie alla vittoria (122-111) contro Phoenix, i Lakers mantengono la loro buona serie e possono continuare a credere nello sprint finale con ora lo stesso record di Dallas. Battuta lunedì da Chicago, Philadelphia si è presa una brillante rivincita (116-91) ma i Sixers hanno tremato dopo l'uscita di Joel Embiid, colpito al polpaccio. Miami, infine, ha dominato 127-120 New York, soprattutto grazie ai 35 punti di Jimmy Butler. (ANSA).





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La grande festa al rifugio Sette Selle: le foto più belle

Una grande festa, con molte risate, qualche lacrima di commozione e u po’ di inevitabile malinconia: il rifugio Sette Selle, in Lagorai, ha celebrato ieri un passaggio di consegne storico. Lorenzo Ognibeni, che per anni ha custodito il rifugio, insieme alla compagna Desirée Croiset ha passato la mano a due giovanissimi, Ruggero Samaden e Gabriele Andreatta, che ne raccolgono, a partire dal 1° maggio, la non facile eredità con grande entusiasmo.

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A fuoco la Borsa: Copenaghen sotto shock

Un incendio di vaste proporzioni nell'ex Borsa Valori di Copenaghen, risalente al XVII secolo, ha fatto crollare la guglia dello storico edificio, che era in fase di ristrutturazione. La guglia di 54 metri è scomparsa tra le fiamme al Borsen, che fu commissionato dal re Cristiano IV e costruito tra il 1619 e il 1640. Situato accanto al Parlamento danese, il Palazzo di Christiansborg, l'edificio ha ospitato la borsa valori fino agli anni '70 e attualmente funge da sede della Camera di Commercio danese. La polizia ha dichiarato su X di aver bloccato alcune zone del centro città per combattere l'incendio. "Stiamo assistendo a uno spettacolo terribile", ha dichiarato la Camera di Commercio danese. L'edificio, uno dei più antichi della capitale danese, era in fase di ristrutturazione quando ha preso fuoco. Le cause dell'incendio al momento sono sconosciute (foto Ansa Epa)

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Atleti con la divisa dell'Arma, grande festa a Bolzano: sul "podio" Vittozzi, Brignone e Paris

La biathleta leader di Coppa premiata come atleta dell'anno dal comandante del Centro Sportivo Carabinieri, Gianni Cuneo. Premio alla carriera all’appuntato scelto Wilfried Pallhuber (biathlon). Riconoscimenti anche per Michele Carollo (biathlon), Hannah Auchenthaller (biathlon), Iris De Martin Pinter (sci nordico), Mike Santuari (snowboard), Luca Spechenhauser (short track), Alex Gufler (slittino), Edoardo Saracco (sci alpino), Giorgia Collomb (sci alpino), Emanuel Rieder- Simon Kainzwaldner (slittino), Nicolò Ernesto Canclini (sci alpinismo), Florian Schieder (sci alpino), Dominik Fischnaller (slittino), Lukas Hofer e Patrick Braunhofer (biathlon), Eric Fantazzini e Robert Gino Mircea (bob) e i giovani Hannes Bacher, Manuel Weissensteiner e Leon Haselrieder (foto Matteo Groppo)









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A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
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