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I sindacati Trentini: "Basta morti sul lavoro: 4 decessi in poche settimane"

  • Walter Guadagnini è morto nei boschi di Predazzo: aveva 22 anni
  • Aldo Fanton aveva 61 anni: è morto nei boschi di Bellamonte
  • Sander Cerri aveva 39 anni, è morto in un cantiere edile a Trento
  • Thimas Ziller, 26 anni, è morto 5 giorni dopo l'infortunio sul lavoro in val di Non

"Walter aveva solo 22 anni ed è morto, a marzo, scivolando su un pendio ghiacciato mentre lavorava nei boschi della Val di Fiemme. A meno di un mese di distanza, ad aprile, hanno perso la vita lavorando Aldo, in un bosco, e Sander, in un cantiere edile. Due morti in due giorni. Ieri l’ennesima tragedia con la scomparsa si un altro giovanissimo lavoratore, Thomas Ziller. Non si può stare in silenzio di fronte a queste tragedie": le parole di Cgil Cisl e Uil







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Roland Garros: Zeppieri cede in 4 set a Ruud

(ANSA) - ROMA, 01 GIU - Si ferma al secondo turno l'avventura di Giulio Zeppieri al Roland Garros. Il 21enne italiano, numero 129 dell'Atp, si è arreso per 6-3 6-2 4-6 7-5 a Casper Ruud. Zeppieri, dopo un difficile inizio, ha giocato un ottimo tennis, riuscendo a strappare un set al 24enne norvegese, numero 4 della classifica Atp, e rimontando anche un break prima di cedere definitivamente le armi. (ANSA).

Usa: l'attore Danny Masterson colpevole di stupro

(ANSA) - WASHINGTON, 01 GIU - L'attore americano Danny Masterson, star della serie tv 'That '70s show', è stato ritenuto colpevole da una giuria di Los Angeles di due su tre capi di imputazione per stupro. Ora rischia sino a 30 anni di prigione. Ad accusarlo tre donne, tutte ex aderenti alla Chiesa di Scientology, di cui Masterson era un esponente in vista: circostanza che, secondo l'accusa, l'avrebbe aiutato ad evitare ogni forma di responsabilità. Gli episodi contestati sarebbero avvenuti nella sua casa a Hollywood tra il 2001 e il 2003. Una precedente giuria non era stata in grado di raggiungere il verdetto nel dicembre del 2022, ma i procuratori hanno insistito con nuove prove, che hanno portato a un secondo processo. (ANSA).

Mou 'arbitro spagnolo', e dice 'non posso dire rimango'

(ANSA) - BUDAPEST, 31 MAG - "Abbiamo avuto un arbitro spagnolo". Jose' Mourinho ha appena salutato i tifosi romanisti arrivati a Budapest trattenendo le lacrime, e ai microfoni di Sky nella notte amara di Europa League racconta la delusione per la sconfitta ai rigori e le recriminazioni interne. "Avevo detto che saremmo usciti da questa finale con la Coppa o morti: ne usciamo morti. Di stanchezza, fisica e mentale, ma anche di delusione. Ci sono tanti episodi da discutere...", dice quasi trattenendosi. Poi pero' arriva la critica diretta all'arbitro inglese, Taylor. "Abbiamo visto gialli, gialli, gialli: poi guarda un po' dove arriva l'ingiustizia, Lamela deve prendere un secondo giallo e invece no, e' uno dei rigoristi della loro vittoria..:", dice Mourinho, riferendosi alla manata finale dell'argentino a Ibanez, sanzionata con una punizione ma col giallo a Ocampos per proteste, invece che all'autore del gesto. "Siamo abituati ad arbitri che condizionano le nostre partite, ma in Europa non me lo sarei aspettato" Ora l'interrogativo e' sul futuro. "Devo difendere questi ragazzi - le sue parole - e difenderli vuole anche dire che oggi non posso dire oggettivamente che rimango..", il messaggio lanciato alla societa', dopo tante recriminazioni per una rosa a suo dire troppo stretta. (ANSA).

Notte di bombe russe su Ucraina, tre morti a Kiev

(ANSA) - ROMA, 01 GIU - Bombardamenti russi sull'Ucraina anche questa notte: a Kiev tre i morti tra cui due bimbi e 14 i feriti; allarme antiaereo in 10 regioni. Due feriti nell'oblast russo di Belgorod. "Esiste una sola pace duratura ed è quella che non prevede cessione di territorio o tregua", afferma Macron. Oggi in Moldavia riunione della Comunità politica europea, con la Meloni. Blinken in visita in Finlandia. In Germania riunione dei ministri degli Esteri dei paesi baltici. Lavrov in Sudafrica. (ANSA).

Kosovo: Figliuolo, problema è che leadership non si parlano

(ANSA) - ROMA, 01 GIU - "In Kosovo le posizioni delle leadership serbe e kosovare si sono estremizzate, non si parlano: si creano così problemi che poi sfociano in violenza come abbiamo visto". Lo ha detto il comandante del Comando operativo di vertice interforze (Covi), Francesco Figliuolo, in audizione alle commissioni riunite Esteri e Difesa della Camera e alla commissione Esteri e Difesa del Senato. "I Balcani per noi - ha spiegato Figliuolo - sono come il giardino di casa: se ci sono i rovi prima o poi ci si punge. In quell'area le leadership politiche stanno dimostrando di non avere politica, stanno dimostrando grande immaturità, con dichiarazioni estreme che creano una miscela esplosiva: in mezzo ci sta il contigente di Kfor, 3mila unità (850 gli italiani)". "I nostri ministri degli Esteri e della Difesa - ha proseguito il generale - stanno interloquendo con i principali attori delle due comunità per portarli al tavolo delle trattative. C'è quache segnale positivo: sembra che il primo ministro kosovaro Albin Kurti sia intenzionato a rifare le elezioni". (ANSA).

Calcio: Europa League, in Spagna è "Siviglia-mania"

(ANSA) - ROMA, 31 MAG - In Spagna è scoppiata la "Siviglia-mania" in vista della partita di questa sera, quando in campo a Budapest scenderanno la squadra andalusa e la Roma di José Mourinho per contendersi la vittoria dell'Europa League. Il quotidiano sportivo Marca apre il giornale con una foto a tutta pagina e la scritta: "Nessuno la ama più di noi". E dedica uno speciale all'analisi della partita, sottolineando il ricco "palmares" del club spagnolo già vincitore sei volte del trofeo continentale. Osservato speciale è, invece, Mourinho a cui sono dedicati vari articoli. "Il paradiso si trova a Budapest": è il titolo di AS che rimarca come "Il Siviglia cerchi la sua settima Europa League contro la Roma". "Uno in più e sono sette", titola invece senza fare caso alla scaramanzia l'"Estadio deportivo". (ANSA).

Distacco pezzi di pietra dentro la Cupola del Brunelleschi

(ANSA) - ROMA, 31 MAG - Un distacco di pezzi di pietra si è verificato all'interno della Cupola del Brunelleschi venerdì sera scorso, quando l'ultimo gruppo di turisti era uscito. Nessun è rimasto ferito tra gli addetti del celebre monumento. E' quanto riportano oggi Repubblica e Tirreno, richiamando alla memoria quanto accaduto il 19 ottobre 2017 nella basilica di Santa Croce: un turista morì, colpito da un frammento di pietra distaccatosi da un capitello. Secondo una prima ricostruzione, riferiscono i giornali, il danno ha interessato uno degli oblò che sovrastano la scala che porta alla cima della Cupola, nel tratto più ripido e basso: due i pezzi di pietra che sarebbero caduti. Testimoni dell'accaduto due addette alla sorveglianza, dipendenti della Rear che detiene l'appalto del servizio. Sul posto è intervenuta la squadra tecnica dell'Opera di Santa Maria del Fiore. "Le prime verifiche, effettuate nell'immediatezza dell'accaduto, non hanno evidenziato rischi per il monumento - ha dichiarato il direttore generale Lorenzo Luchetti -. E anche le ulteriori verifiche tecniche con personale interno dell'Opera, effettuate la mattina successiva, hanno permesso di escludere la possibilità di ulteriori distacchi. Per questo è stato possibile riaprire il monumento in totale assenza di rischi". L'accesso alla Cupola, sabato mattina, è rimasto interdetto fino alle 10, per poi riprendere normalmente. Preoccupati i sindacati. "Non siamo certi che ci siano le condizioni di sicurezza minime almeno fino a che l'Opera non ci permette di prendere visione della relazione redatta dopo il sopralluogo e l'intervento. Abbiamo chiesto l'accesso alle informazioni ma ci è stato negato" dichiara Beppe Martelli di Filcams-Cgil. Oggi, al termine di un confronto, le rappresentanze decideranno se indire o meno lo stato di agitazione e "se sarà necessario anche uno sciopero" afferma Martelli. (ANSA).

Il Papa, padre Matteo Ricci in Cina, esempio per noi attuale

(ANSA) - ROMA, 31 MAG - "Lo spirito e il metodo missionario di Matteo Ricci costituiscono un modello vivo e attuale". Lo ha detto papa Francesco nell'udienza generale, che oggi ha dedicato all'esempio e alla testimonianza del gesuita maceratese missionario in Cina tra il XVI e il XVII secolo. "Ha seguito sempre la via del dialogo e dell'amicizia con tutte le persone che incontrava, e questo gli ha aperto molte porte per l'annuncio della fede cristiana", questo, per il Papa, il "segreto" di Matteo Ricci nel portare il cristianesimo in Cina. "Dopo aver studiato nelle scuole dei Gesuiti ed essere entrato egli stesso nella Compagnia di Gesù, entusiasmato dalle relazioni dei missionari, come molti altri giovani suoi compagni, chiese di essere inviato nelle missioni dell'Estremo Oriente", ha raccontato il Pontefice ripercorrendone la biografia: "Dopo il tentativo di Francesco Saverio, altri venticinque Gesuiti avevano provato inutilmente ad entrare in Cina. Ma Ricci e un suo confratello si prepararono molto bene, studiando accuratamente la lingua e i costumi cinesi, e alla fine riuscirono a ottenere di stabilirsi nel sud del Paese. Ci vollero diciotto anni, con quattro tappe attraverso quattro città differenti, prima di arrivare a Pechino, che era il centro. Con costanza e pazienza, animato da una fede incrollabile, Matteo Ricci poté superare difficoltà e pericoli, diffidenze e opposizioni. Qual è stato il segreto? Ha seguito sempre la via del dialogo e dell'amicizia con tutte le persone che incontrava, e questo gli ha aperto molte porte per l'annuncio della fede cristiana". La sua prima opera in lingua cinese, ha fatto notare il Papa, fu proprio un trattato "Sull'amicizia", che ebbe "grande risonanza": "Per inserirsi nella cultura e nella vita cinese in un primo tempo si vestiva come i bonzi buddisti, all'usanza del Paese, ma poi capì che la via migliore era quella di assumere lo stile di vita e le vesti dei letterati, come i professori universitari. Studiò in modo approfondito i loro testi classici, così da poter presentare il cristianesimo in dialogo positivo con la loro saggezza confuciana e con gli usi e i costumi della società cinese". "E questo si chiama atteggiamento di inculturazione", ha proseguito Francesco 'a braccio'. Il Pontefice ha anche annotato che tra i maggiori pregi della missione e della vita di padre Ricci, "oltre alla dottrina" c'era quello della "coerenza" nella "testimonianza di vita religiosa, di virtù e di preghiera". "Questi missionari pregavano - ha sottolineato -, andavano a predicare, facevano mosse politica, ma pregavano. E' quello che alimenta la vita missionaria". Quindi "la sua carità, la sua umiltà e il suo totale disinteresse per onori e ricchezze, che inducono molti dei suoi discepoli e amici cinesi ad accogliere la fede cattolica - ha detto ancora -. Perché vedevano un uomo intelligente, così saggio, così furbo anche nel portare avanti le cose: dicevano 'quello che dice è vero, perché dà testimonianza con la vita di quello che annuncia'". E questo, secondo papa Francesco, "vale per tutti noi cristiani". "Io posso dire il credo a memoria - ha avvertito -, ma se la tua vita non è coerente con questo, non serve a a nulla. Quello che attira le persone è la testimonianza di coerenza. Noi cristiani dobbiamo vivere coerentemente con quello in cui crediamo. Guardando questi grandi missionari, vediamo che la forza più grande è la coerenza: essi sono coerenti". (ANSA).

Procura Figc apre inchiesta su Bandecchi

(ANSA) - ROMA, 31 MAG - La Procura della Federcalcio - apprende l'ANSA - ha appena aperto un fascicolo sulle dichiarazioni del patron della Ternana e neo sindaco di Terni Stefano Bandecchi. "Hanno rubato (riferendosi alla Juve, ndr), Gravina? Cambi spacciatore", queste le frasi incriminate. Il presidente federale poco prima si era espresso con toni distensivi ('Ritrovata serenità') sul patteggiamento tra il club bianconero e la Procura Figc. "Gravina - trapela - intende chiedere l'autorizzazione per adire le vie legali, a tutela della sua immagine e di quella della stessa Federazione". (ANSA).









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