Le maestre d'asilo in piazza per il contratto: "Siamo stanche di aspettare"
La terza giornata di mobilitazione del personale della scuola - comunica una nota sindacale - si conclude con l'adesione di diverse centinaia di lavoratori e lavoratrici che sotto il palazzo della Provincia, anche questa mattina, hanno chiesto a gran voce il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da ormai un anno. L'assemblea indetta unitariamente da Flc Cgil, Cisl Scuola e UilScuola con Satos e Gilda, era rivolta oggi al personale Ata, alle maestre della scuola dell'infanzia, al personale assistente educatore e alla formazione professionale. «La mobilitazione di questi giorni che ha visto l'adesione di migliaia lavoratori è la dimostrazione che la scuola trentina è stanca di aspettare e vuole risposte - afferma in una nota Cinzia Mazzacca, segretaria provinciale della Flc Cgil -. Il buon funzionamento della nostra istruzione e della formazione professionale passa per la valorizzazione delle competenze e delle professionalità del personale. Un aspetto su cui la giunta fino a questo momento è stata sorda. L'esecutivo non può continuare ad ignorare le richieste della scuola. Venerdì ci aspettiamo non impegni generici, ma risposte precise anche sulle risorse senza le quali non si rinnovano i contratti». Intanto oggi una delegazione dei sindacati è stata ricevuta in Provincia: non c'erano né l'assessore Bisesti né il presidente Fugatti. «Abbiamo incontrato il dirigente generale del Dipartimento istruzione a cui ancora una volta abbiamo elencato i temi principali, dal rinnovo del contratto agli interventi chiesti per riportare al contratto le norme ora decise dalla legge come la mobilità e l'organizzazione del lavoro. Un incontro interlocutorio. Ci auguriamo, invece, che venerdì la giunta renda noto quanto intende stanziare sul rinnovo, ma anche cosa intende fare su stabilizzazione dei precari e concorsi», conclude la nota.