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Miss Italia, le finaliste altoatesine? Entrambe con il piercing

Sono 11 le concorrenti di Miss Italia contagiate dalla mania del piercing. Delle 33 finaliste, infatti, un terzo ha deciso di decorare il proprio corpo “bucandolo”... C’è la marchigiana Laura Schiavoni che ne ha addirittura tre, al naso, sulla lingua e sull’ombelico. Nicole Nietzch di Postal, l’italo cubana, pallavolista professionista, ne ha due: uno al naso ed uno all’ombelico. La veneta Diletta Sperotto sfoggia un microdermal sul polso, la nuova moda che impazza tra le millennials, così come la sua collega, la bolzanina Giulia Auer, Miss Miluna Trentino Alto Adige, che ne ha uno sul viso. Ma il più amato, da Nord a Sud, resta il “navel piercing” ovvero il piercing ombelicale. Nei giorni scorsi, durante il passaggio davanti alla giuria tecnica, ne hanno fatto sfoggio Patrizia Bendotti, Miss Sorriso Lombardia, Gloria Tonini, Miss Rocchetta Toscana, Erica Franceschini, Miss Equilibra Marche, Naomi Rizzo Miss Miluna Calabria e Deborah Agnone, Miss Cinema Sardegna. Originale invece, lo smiley piercing di Marta Valentini, Miss Eleganza Lazio, sul frenulo superiore delle labbra. E per non farsi mancare niente, anche la ripescata del Friuli Venezia Giulia, Valeria Capelli ammette di avere due piercing all’orecchio. Non un segno dei tempi che cambiano ma, piuttosto, un ritorno al passato: nel 2010, infatti, vinse il titolo di Miss Italia Francesca Testasecca, tatuata e con un piercing al naso. (testo e foto di Claudio Libera) GUARDA LE FOTO DELLE 4 FINALISTE REGIONALI



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La grande festa al rifugio Sette Selle: le foto più belle

Una grande festa, con molte risate, qualche lacrima di commozione e u po’ di inevitabile malinconia: il rifugio Sette Selle, in Lagorai, ha celebrato ieri un passaggio di consegne storico. Lorenzo Ognibeni, che per anni ha custodito il rifugio, insieme alla compagna Desirée Croiset ha passato la mano a due giovanissimi, Ruggero Samaden e Gabriele Andreatta, che ne raccolgono, a partire dal 1° maggio, la non facile eredità con grande entusiasmo.

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A fuoco la Borsa: Copenaghen sotto shock

Un incendio di vaste proporzioni nell'ex Borsa Valori di Copenaghen, risalente al XVII secolo, ha fatto crollare la guglia dello storico edificio, che era in fase di ristrutturazione. La guglia di 54 metri è scomparsa tra le fiamme al Borsen, che fu commissionato dal re Cristiano IV e costruito tra il 1619 e il 1640. Situato accanto al Parlamento danese, il Palazzo di Christiansborg, l'edificio ha ospitato la borsa valori fino agli anni '70 e attualmente funge da sede della Camera di Commercio danese. La polizia ha dichiarato su X di aver bloccato alcune zone del centro città per combattere l'incendio. "Stiamo assistendo a uno spettacolo terribile", ha dichiarato la Camera di Commercio danese. L'edificio, uno dei più antichi della capitale danese, era in fase di ristrutturazione quando ha preso fuoco. Le cause dell'incendio al momento sono sconosciute (foto Ansa Epa)









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