Palazzo in fiamme a Genova: sfollate 90 persone

(ANSA) - ROMA, 15 FEB - Proseguono le operazioni di spegnimento del grosso incendio divampato ieri sera da un tetto di uno stabile di via Piacenza, nel quartiere Massana di Genova. Sono 90 le persone sfollate. Un vigile del fuoco è rimasto ferito a un ginocchio mentre un residente è andato in ospedale perché senza medicine. Sul posto sono ancora presenti due squadre dei vigili del fuoco perché le fiamme riprendono vigore a tratti. Sette le pattuglie dei vigili urbani che hanno chiuso via Piacenza e via Emilia. L'ipotesi più accreditata, al momento, è quella di un innesco involontario causato dall'attrezzatura usata per i lavori di rifacimento del tetto. Regione Liguria ha reso noto di essere in costante contatto il Comune di Genova e la Prefettura dopo l'incendio divampato in un condominio di via Piacenza, a Molassana. Sono 96 i condomini che ieri sera sono stati fatti evacuare mentre sono state ultimane le operazioni di ricollocamento degli stessi. (ANSA).







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Palazzo in fiamme a Genova: sfollate 90 persone

(ANSA) - ROMA, 15 FEB - Proseguono le operazioni di spegnimento del grosso incendio divampato ieri sera da un tetto di uno stabile di via Piacenza, nel quartiere Massana di Genova. Sono 90 le persone sfollate. Un vigile del fuoco è rimasto ferito a un ginocchio mentre un residente è andato in ospedale perché senza medicine. Sul posto sono ancora presenti due squadre dei vigili del fuoco perché le fiamme riprendono vigore a tratti. Sette le pattuglie dei vigili urbani che hanno chiuso via Piacenza e via Emilia. L'ipotesi più accreditata, al momento, è quella di un innesco involontario causato dall'attrezzatura usata per i lavori di rifacimento del tetto. Regione Liguria ha reso noto di essere in costante contatto il Comune di Genova e la Prefettura dopo l'incendio divampato in un condominio di via Piacenza, a Molassana. Sono 96 i condomini che ieri sera sono stati fatti evacuare mentre sono state ultimane le operazioni di ricollocamento degli stessi. (ANSA).

Scuola: Valditara, capire importanza lavoro nella formazione

(ANSA) - ROMA, 14 FEB - "Bisogna capire l'importanza del lavoro nella formazione e chi non la capisce non ama i giovani. C'è gente che non ha il senso della realtà". Così il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nel corso della visita alla scuola di formazione professionale La Piazza dei Mestieri a Torino. Rivolto ai ragazzi, il ministro riconosce che "voi vi rendete conto che state vincendo una grandissima sfida, quella di costruire un percorso professionale che vi darà tante soddisfazioni e opportunità. Una sfida - aggiunge - che vi deve inorgoglire e io sono molto orgoglioso che in Italia ci siano tante scuole come questa e ragazzi come voi. Questo è il percorso giusto che noi dobbiamo potenziare, crediamo fortemente in realtà come queste. La vera sfida della scuola è dare a questi ragazzi una prospettiva, una formazione, aiutarli a farcela nella vita, a valorizzare i loro tanti talenti ed essere luogo di inclusione e integrazione". Il ministro ribadisce dunque la volontà di "investire sempre di più in questi talenti e percorsi di questo tipo, che sono pilastri della società e servono a dare un senso alla vita di tanti ragazzi che avevano perso fiducia nella loro esistenza". E a questo proposito ricorda, tra l'altro, che "agli Its (Istituti tecnici superiori) del Piemonte arriveranno 28 milioni 196mila euro". "La 'Piazza dei Mestieri' di Torino è un'eccellenza nella formazione dei ragazzi dai 14 ai 18 anni, che qui stanno costruendo un percorso professionale di valore". Così il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nel corso della visita alla scuola di formazione professionale La Piazza dei Mestieri a Torino. "Chi non capisce l'importanza del lavoro nella formazione - ha ribadito - non ama i giovani". (ANSA).

Sisma Turchia-Siria: bilancio morti sfiora quota 41.000

(ANSA) - ROMA, 13 FEB - Il bilancio del terremoto che lunedì scorso ha devastato il sud della Turchia e la Siria nord-occidentale ha raggiunto almeno 40.943‬ morti: è quanto emerge dopo l'aggiornamento di questa mattina del numero delle vittime in Turchia, ad almeno 31.643. A questi va aggiunto infatti il bilancio di circa 9.300 vittime in Siria reso noto ieri dal responsabile regionale emergenze dell'Oms, Rick Brennan. Il funzionario, citato da SkyNews, ha detto che nel Paese circa 4.800 persone sono morte nelle zone controllate dal governo e altre 4.500 sono decedute in quelle in mano ai ribelli. (ANSA).

Berlusconi choc, attacca Zelensky e Meloni

(ANSA) - ROMA, 12 FEB - Silvio Berlusconi torna ad attaccare Volodymyr Zelensky. Ma stavolta, nelle critiche, trascina pure la premier Giorgia Meloni reduce dalla delicata settimana di incontri con gli altri leader europei. E così alimenta lo scontro nella sua stessa maggioranza proprio nel giorno delle elezioni regionali. Il leader di Forza Italia è durissimo sul presidente ucraino: "Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto. Quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore". Parole di piombo con cui rompe il silenzio elettorale e che gelano sia palazzo Chigi che la Farnesina. In più, uscendo dal seggio, dopo il voto per la Lombardia, prende le distanze apertamente dal capo del governo: "Io a parlare con Zelensky, se fossi stato il presidente del Consiglio, non ci sarei mai andato, perché stiamo assistendo alla devastazione del suo paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili". Nemmeno un'ora dopo, Palazzo Chigi è costretto a rimettere ordine: "Il sostegno all'Ucraina da parte del governo italiano è saldo e convinto". La nota non cita le frasi choc del Cavaliere, ma rammenta che quella posizione era scritta "chiaramente" nel programma elettorale della coalizione e "confermato in tutti i voti parlamentari della maggioranza che sostiene l'esecutivo". Dunque, una nuova crepa rischia di aprirsi nel centrodestra e nonostante il clima da luna di miele visto nel rush finale della campagna elettorale nel Lazio e in Lombardia. Il presidente di FI sembra arenarsi di nuovo sulle posizioni filo-Putin che nei mesi scorsi avevano innescato un vespaio di polemiche. Ancor di più ora che la premier sconta gli attriti con la Francia di Macron (emblematica la distanza tra i due, immortalata nelle foto dell'ultimo Consiglio a Bruxelles) e da cui ha preso le distanze proprio sulla scelta di un confronto ristretto con Zelesky, anziché esteso a tutta l'Unione europea come avrebbe preferito Meloni. Inevitabile a questo punto temere che le dichiarazioni del patriarca del centrodestra superino i confini nazionali. Berlusconi, del resto, va oltre nel suo j'accuse anti Kiev e si spinge a dare consigli alla Casa Bianca: "Per arrivare alla pace, il signor presidente americano dovrebbe prendersi Zelensky e dirgli: 'È a tua disposizione dopo la fine della guerra un piano Marshall per ricostruire l'Ucraina'". Il Cav immagina un piano aiuti da 6-7-8-9 mila miliardi di dollari ma imponendo la condizione della resa: "Che tu domani ordini il cessate il fuoco - continua l'ex premier nel suo sfogo post elettorale - anche perché noi da domani non vi daremo più dollari e non ti daremo più armi". A Zelesnsky riserva l'appellativo di "signore" e ribadisce che "solo questo potrebbe convincerlo ad arrivare a un cessate il fuoco". Tace per ora Matteo Salvini e la Lega, mentre tocca a Forza Italia tentare di correggere il tiro. Il primo a rimediare è il numero due del partito, oltre che ministro degli Esteri: "Forza Italia è da sempre schierata a favore dell'indipendenza dell'Ucraina - twitta Antonio Tajani - Dalla parte dell'Europa, della Nato e dell'Occidente". E garantisce lealtà: "In tutte le sedi continueremo a votare con i nostri alleati di governo rispettando il nostro programma". Segue la sterzata degli azzurri, costretti a una nuova rettifica del Berlusconi-pensiero, come successe a maggio dopo alcune dichiarazioni fatte a Posillipo, a margine di una convention di FI, e a ottobre nell'audio rubato nell'assemblea con i parlamentari. "Il sostegno del presidente Berlusconi in favore dell'Ucraina non è mai stato in dubbio", è la premessa. Quindi si spingono oltre: l'ex premier "ha solo espresso la sua preoccupazione per evitare la prosecuzione di un massacro e una conseguente grave escalation della guerra", ma non viene meno - garantiscono - l'adesione di FI alla maggioranza di governo, alla posizione della Nato, dell'Europa e degli Usa". Per ora da Mosca arriva una risposta misurata: "Non spetta a me giudicare e dare i voti a Berlusconi, queste sono cose che riguardano gli italiani", commenta la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Tuttavia osserva: "Mi limito ai fatti, e i fatti dicono che per otto anni, dal 2014, la Russia ha insistito perché fossero applicati gli accordi di Minsk per la pace in Ucraina. Ma questo non era quello che l'Occidente aveva in mente". Dure le opposizioni che attaccano le incongruenze della maggioranza. Il Pd, in particolare, sintetizza lo sdegno chiamando in causa la premier: "Giorgia Meloni è d'accordo con le parole inquietanti pronunciate da Berlusconi?", chiede la capogruppo al Senato, Simona Malpezzi e infierisce: Con questi alleati di governo, la premier non si lamenti di come viene trattata in Ue". Carlo Calenda liquida Berlusconi come "pessimo" e osserva: "Ricomincia con i suoi vaneggiamenti putiniani, in totale contrasto con Ue, il governo di cui fa parte e il ministro degli Esteri che è anche espressione del suo partito". (ANSA). SUA/ S0A QBXB (ANSA).

Sisma Turchia-Siria: bilancio vittime supera quota 29.000

(ANSA) - ROMA, 12 FEB - Il bilancio dei terremoti in Turchia e in Siria è aumentato ad almeno 29.117 morti: lo riporta Al Jazeera. Il numero delle vittime in Turchia è salito ad almeno 24.617, mentre più di 4.500 persone sono decedute in Siria. Ieri un funzionario dell'Onu ha detto che questi numeri potrebbero raddoppiare. ""Penso che sia davvero difficile da stimare in modo molto preciso perché dobbiamo ancora scavare sotto le macerie, ma io sono sicuro che (il bilancio dei morti) raddoppierà o andrà oltre", ha detto ai microfoni di Sky News il responsabile dei soccorsi delle Nazioni Unite, Martin Griffiths. (ANSA).

Iran celebra 44esimo anniversario della Rivoluzione islamica

(ANSA) - TEHERAN, 11 FEB - Decine di migliaia di iraniani si sono riversati questa mattina nel centro di Teheran e nelle principali città del paese per celebrare il 44esimo anniversario della Rivoluzione islamica. In piazza Azadi, molti i ritratti del leader supremo Ayatollah Ali Khamenei, fondatore della Repubblica islamica, ma anche dell'Ayatollah Ruhollah Khomeini, nonché del popolare generale Qassem Soleimani, ucciso in un raid dell'esercito americano nel gennaio 2020 a Baghdad. "Abbasso gli Stati Uniti", "Abbasso Israele", "Abbasso il Regno Unito", alcuni dei principali slogan urlati in piazza, attorno alla quale sono stati schierati missili Sejjil e 136 droni Shahed prodotti dall'Iran. Le celebrazioni giungono a quasi cinque mesi dall'inizio del movimento di protesta provocato dalla morte di Mahsa Amini, la 22enne curdo-iraniana deceduta dopo il suo arresto per non aver indossato in modo corretto il velo islamico. (ANSA).

Sisma Turchia-Siria, salvata bimba di 2 anni dopo 122 ore

(ANSA) - ROMA, 11 FEB - Una bambina di due anni è stata estratta viva dalle macerie del terremoto che colpito il sud della Turchia dopo 122 ore: lo riporta il quotidiano turco Anadolu. La piccola è stata trovata nel distretto di Antakya, nella provincia di Hatay. Successivamente, dopo 124,5 ore sotto le macerie, è stata tratta in salvo un'anziana di 83 anni nella provincia di Malatya, riporta sempre Anadolu. Secondo la Cnn Turk, inoltre, un ragazzo di 16 anni - Kamil Can - è stato tratto in salvo dopo 119 ore nella città turca di Kahramanmaras. (ANSA).

Giorno ricordo: Sala, ferita non si rimargina mai

(ANSA) - ROMA, 10 FEB - L'importanza di ricordare ogni anno la tragedia delle foibe, una ferita che non si è rimarginata, ma per la quale nel Paese c'è una consapevolezza che fino a pochi anni fa non c'era. A dirlo il sindaco di Milano Giuseppe Sala, a margine della cerimonia di deposizione di corone d'alloro presso il Monumento agli infoibati ed esuli, in piazza della Repubblica a Milano. "Come ogni anno siamo qua perché è giusto. Io lo sento, devo dire che non ho mai sentito il bisogno di farmi ricordare che bisogna ricordare la tragedia delle foibe. Fin dall'inizio del mio mandato l'ho sentito come un dovere e questa stele, che è anche molto bella, è stata inaugurata sotto il mio mandato. Ovviamente era una storia lunga, con il contributo di tanti. Sono consapevolmente convinto di essere qui per ricordare. Questa è stata una pagina durissima e bruttissima per il nostro Paese" ha detto il sindaco di Milano. "Tutte le ferite così importanti non si rimarginano mai, ma quello che vedo è che anche il popolo istriano, della Dalmazia, credo che riconosca che sempre di più il Paese abbia preso consapevolezza. Non era così, diciamo la verità, una decina d'anni fa, qualcosa è cambiato" ha concluso Giuseppe Sala. (ANSA).

Saman:via processo,cartelli e attivisti fuori dal tribunale

(ANSA) - ROMA, 10 FEB - Associazioni e attivisti sono presenti fin dal mattino presto fuori dal tribunale di Reggio Emilia, a fare da "scudo" alla memoria di Saman Abbas, chiedendo giustizia per la 18enne pachistana uccisa a Novellara nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021. Oggi inizia in Corte di assise il processo per cinque familiari della ragazza che rifiutò un matrimonio combinato: lo zio Danish Hasnain, i cugini Ikram Ijaz e Numanhulaq Numanhulaq, il padre Shabbar Abbas e la madre Nazia Shaheen, accusati di concorso in omicidio. I genitori si trovano in Pakistan, Abbas agli arresti, la madre ancora latitante ed è probabile che oggi i difensori ne chiedano lo stralcio. All'esterno del tribunale sono presenti striscioni e cartelli. "Saman nel cuore e nelle lotte", si legge su quello di 'Non una di meno'. Altri intonano cori chiedendo giustizia per la giovane, il cui cadavere è stato trovato in un casolare, vicino a casa, a metà dello scorso novembre: era stata cercata invano per un anno e mezzo. Diverse associazioni saranno parte civile: tra queste, già costituite, Penelope (che tutela familiari e amici di persone scomparse) e Ucoii, Unione delle comunità islamiche italiane. (ANSA).









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