Europa League:la Roma regge l'urto basco ed è nei quarti

(ANSA) - ROMA, 16 MAR - La Roma regge l'urto della Real Sociedad e, forte del 2-0 ottenuto all'Olimpico nel match d'andata, si qualifica ai quarti di Europa League grazie allo 0-0 in Spagna. Giusto risultato di una partita che i padroni di casa hanno cercato di indirizzare con una maggiore iniziativa, ma rendendosi davvero pericolosi solo in un paio di occasioni, trovando sempre le risposte di un Rui Patricio impeccabile. Quasi perfetta la linea difensiva romanista, un po' meno dalla vita in su, dove è mancata un po' di incisività. La Real Sociedad deve segnare due reti per centrare l'obiettivo minimo dei supplementari e parte aggressiva. Ne fa le spese Spinazzola, colpito duro da Zubeldia che si prende il giallo. In meno di 20' l'arbitro rumeno Covacs ha già tre ammoniti sul taccuino. La Roma però non si lascia intimorire e Dybala sfiora il palo con un tiro deviato da Sorloth. I padroni di casa rispondono con un'azione avviata da David Silva. Alla conclusione va Mendez, ben bloccata da Rui Patricio. Che si ripete poco dopo su un tiro centrale di Merino. L'iniziativa in questa fase è più spesso della squadra basca, che crea tanta superiorità in mezzo al campo e fa girare palla velocemente. Un duro contrasto aereo di Rico su Karsdorp causa il quarto giallo. L'olandese esce sanguinante al volto, al suo posto entra Zalewski. Smolling trova il gol al 46', da calcio d'angolo, ma il tocco è con il braccio sinistro ed il Var annulla. La Real Sociedad chiude il tempo con un 66% di possesso palla, ma sterile. La Roma l'ha ben arginata con una fase difensiva attenta. Si riparte senza ulteriori cambi ed alla prima disattenzione nella retroguardia giallorossa Sorloth grazia Rui Patricio, spedendo a lato di testa il cross di Mendez, da posizione centrale. I baschi ricominciano a picchiare e Zubimendi lascia a terra dolorante Belotti, sacrificato in un dispendioso gioco di contenimento. Sospinta dal pubblico di San Sebastian la Real Sociedad intensifica la pressione ed anche Dybala deve lottare davanti alla propria area. Colpevole di aver sprecato la miglior occasione creata dai suoi compagni, esce Sorloth per fare posto a Carlos Fernandez. La Roma continua a difendersi con ordine, ma crea poco o nulla quando è in possesso del pallone. Ed al 23' ringrazia Rui Patricio e la buona sorte: la prima conclusione di Oyarzabal, da due passi, colpisce il portiere, la seconda si schianta sulla faccia inferiore della traversa. Poi un fallo in attacco ferma tutto. Altre forze fresche per i baschi, con gli ingressi di Alex Sola e del giapponese Kubo per Gorosabel e Oyarzabal. Ora la Roma scricchiola e Mourinho cerca di spezzare il ritmo degli avversari: dentro Abraham ed El Sharaawy, fuori Belotti e Dybala. Ma sono soprattutto i centrali difensivi, Smalling e Ibanez, a tenere a galla la barca. I baschi sono ormai stabilmente nella metà campo avversaria, a sbattere contro il muro giallorosso. Covacs dà 7 minuti di recupero e la Real Sociedad, ormai sfiduciata, finisce in 10 per il rosso a Fernandez. (ANSA).







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Europa League:la Roma regge l'urto basco ed è nei quarti

(ANSA) - ROMA, 16 MAR - La Roma regge l'urto della Real Sociedad e, forte del 2-0 ottenuto all'Olimpico nel match d'andata, si qualifica ai quarti di Europa League grazie allo 0-0 in Spagna. Giusto risultato di una partita che i padroni di casa hanno cercato di indirizzare con una maggiore iniziativa, ma rendendosi davvero pericolosi solo in un paio di occasioni, trovando sempre le risposte di un Rui Patricio impeccabile. Quasi perfetta la linea difensiva romanista, un po' meno dalla vita in su, dove è mancata un po' di incisività. La Real Sociedad deve segnare due reti per centrare l'obiettivo minimo dei supplementari e parte aggressiva. Ne fa le spese Spinazzola, colpito duro da Zubeldia che si prende il giallo. In meno di 20' l'arbitro rumeno Covacs ha già tre ammoniti sul taccuino. La Roma però non si lascia intimorire e Dybala sfiora il palo con un tiro deviato da Sorloth. I padroni di casa rispondono con un'azione avviata da David Silva. Alla conclusione va Mendez, ben bloccata da Rui Patricio. Che si ripete poco dopo su un tiro centrale di Merino. L'iniziativa in questa fase è più spesso della squadra basca, che crea tanta superiorità in mezzo al campo e fa girare palla velocemente. Un duro contrasto aereo di Rico su Karsdorp causa il quarto giallo. L'olandese esce sanguinante al volto, al suo posto entra Zalewski. Smolling trova il gol al 46', da calcio d'angolo, ma il tocco è con il braccio sinistro ed il Var annulla. La Real Sociedad chiude il tempo con un 66% di possesso palla, ma sterile. La Roma l'ha ben arginata con una fase difensiva attenta. Si riparte senza ulteriori cambi ed alla prima disattenzione nella retroguardia giallorossa Sorloth grazia Rui Patricio, spedendo a lato di testa il cross di Mendez, da posizione centrale. I baschi ricominciano a picchiare e Zubimendi lascia a terra dolorante Belotti, sacrificato in un dispendioso gioco di contenimento. Sospinta dal pubblico di San Sebastian la Real Sociedad intensifica la pressione ed anche Dybala deve lottare davanti alla propria area. Colpevole di aver sprecato la miglior occasione creata dai suoi compagni, esce Sorloth per fare posto a Carlos Fernandez. La Roma continua a difendersi con ordine, ma crea poco o nulla quando è in possesso del pallone. Ed al 23' ringrazia Rui Patricio e la buona sorte: la prima conclusione di Oyarzabal, da due passi, colpisce il portiere, la seconda si schianta sulla faccia inferiore della traversa. Poi un fallo in attacco ferma tutto. Altre forze fresche per i baschi, con gli ingressi di Alex Sola e del giapponese Kubo per Gorosabel e Oyarzabal. Ora la Roma scricchiola e Mourinho cerca di spezzare il ritmo degli avversari: dentro Abraham ed El Sharaawy, fuori Belotti e Dybala. Ma sono soprattutto i centrali difensivi, Smalling e Ibanez, a tenere a galla la barca. I baschi sono ormai stabilmente nella metà campo avversaria, a sbattere contro il muro giallorosso. Covacs dà 7 minuti di recupero e la Real Sociedad, ormai sfiduciata, finisce in 10 per il rosso a Fernandez. (ANSA).

E. League: Juve ai quarti senza affanni, 2-0 a Friburgo

(ANSA) - TORINO, 16 MAR - La Juve corre in Europa, a Friburgo arriva un altro successo: Vlahovic interrompe il digiuno, Chiesa firma il 2-0 e Szczesny chiude la saracinesca. In Germania si raccolgono solo buone notizie, domani Allegri saprà quale sarà l'accoppiamento nei quarti di finale. Chiesa e Di Maria partono dalla panchina, Allegri sceglie Kean per affiancare Vlahovic: c'è il classe 2000 a cominciare insieme al serbo, anche perché Miretti non è al meglio. In difesa Gatti vince il ballottaggio con De Sciglio per formare il terzetto insieme a Bremer e Danilo, a centrocampo non ci sono sorprese perché giocano Cuadrado e Kostic sugli esterni con Locatelli in regia e Fagioli e Rabiot come mezzali. Una sorpresa, invece, la riserva Streich: nell'undici titolare non parte Grifo, nel tridente con Holer agiscono Doan e Gregoritsch. Lo stadio è bollente, l'atmosfera è tutta contro la Juve che già nella notte aveva 'assaggiato' quale sarebbe stata l'accoglienza, con il lancio di petardi all'esterno dell'albergo che ha disturbato il sonno dei bianconeri nel intorno alle 4 del mattino. Nelle battute iniziali è una gara spigolosa e fallosa, si gioca poco anche perché nel primo quarto d'ora l'arbitro Gozubuyuk fischia già sei falli complessivi. Locatelli ci prova dalla distanza, Kean si muove bene, Fagioli e Cuadrado vanno giù in area ma non c'è nulla: la prima metà di primo tempo è tutta qui, senza grandi emozioni e con il Friburgo che preferisce un atteggiamento attendista nonostante il gol da recuperare. L'occasione che scalda l'Europa-Park è costruita da corner, con Ginter che salta più in alto di tutti e trova una grande risposta di Szczesny. Al 27' la Juve passa in vantaggio in mischia e il marcatore Vlahovic scoppia in un'esultanza liberatoria, ma l'arbitro annulla per fuorigioco perché il serbo è oltre al portiere e ha solo un difensore tra lui e la linea di porta. Nel frattempo viene ammonito Gulde, lo stesso centrale rischia grosso con gli interventi su Fagioli e Vlahovic ma viene graziato tra le proteste della panchina bianconero. La Juve chiude in crescendo, Flekken salva su Kean e un tiro di Gatti è respinto. L'arbitro va a rivedere la seconda azione e ravvisa un fallo di mano: Gulde viene ammonito per la seconda volta e finisce sotto la doccia, Vlahovic realizza il rigore con il brivido del tocco con il piede di Flekken e viene sommerso dall'abbraccio dei compagni. La Juve chiude avanti nel risultato e di un uomo, nella ripresa può gestire due reti di vantaggio tra andata e ritorno. Il Friburgo prova a rientrare in partita, Gregoritsch non va lontano dall'incrocio su punizione all'alba della ripresa e poco dopo viene fermato da un altro grande intervento di Szczesny. Streich cambia due terzi del tridente offensivo e inserisce Grifo e Sallai, Allegri risponde con Chiesa e Iling-Junior. Il tecnico alza la voce per tenere i suoi sul pezzo, i bianconeri non rischiano granché e Chiesa la chiude definitivamente nel recupero. La Juve è ai quarti di finale, domani ci sarà il sorteggio che dirà la prossima avversaria. Domenica, invece, è in programma il derby d'Italia contro l'Inter: sarà l'ultimo ostacolo prima della meritata sosta. (ANSA). YEP-MS/ S0B QBXB (ANSA).

Napoli-Eintracht: scontri tra tifosi, primi 7 arresti

(ANSA) - NAPOLI, 16 MAR - Sette tifosi napoletani sono stati arrestati nel corso della notte per gli scontri con le forze di polizia che si sono verificati ieri prima e dopo la gara di Champions League tra il Napoli e l'Eintracht. Si tratta, secondo quanto si apprende, di una prima tranche e il numero potrebbe crescere nelle prossime ore. Quattro arresti, di cui uno in flagranza, sono stati notificati per i tafferugli verificatisi ieri sera sul lungomare della città, nei pressi dell'hotel dove alloggiavano gli ultras tedeschi. Altri tre, in differita, sono stati notificati invece per gli scontri avvenuti nel pomeriggio in piazza del Gesù. Figurano anche tre tedeschi tra i primi 7 arrestati nella notte a Napoli dalla Polizia per gli scontri avvenuti sia in piazza del Gesù nel pomeriggio che in tarda serata nei pressi dell'albergo sul lungomare. Lo si è appreso successivamente alla notizia dei provvedimenti che non riguardano dunque solo tifosi partenopei. (ANSA).

Tennis:I.Wells; Medvedev batte Davidovich e va in semifinale

(ANSA) - ROMA, 16 MAR - Malgrado il dolore alla caviglia e uno stato di forma non eccezionale, Daniil Medvedev ha superato in due set (6-3, 7-5) lo spagnolo Alejandro Davidovich (numero 28 Atp) e si è qualificato per le semifinali di Indian Wells. Il russo, numero 6 del ranking mondiale, affronterà lo statunitense Frances Tiafoe. Il californiano, numero 14 Atp, ha eliminato in due set 6-4, 6-4 l'inglese Cameron Norrie (n.10 Atp) mandando in delirio i suoi numerosi tifosi sugli spalti. Medvedev, complici le assenze di Novak Djokovic e Rafa Nadal, è considerato il favorito del torneo: è riuscito anche a recuperare dalla stanchezza accumulata nella lunga sfida vinta agli ottavi contro il tedesco Alexander Zverev. Stasera (ora italiana) scenderanno in campo lo spagnolo Carlos Alcaraz contro il canadese Félix Auger-Aliassime; e l'azzurro Jannik Sinner contro lo statunitense Taylor Fritz. (ANSA).

Champions: Haaland in cima all'Europa, tutti pazzi per lui

(ANSA) - ROMA, 15 MAR - "Mostruoso", "Inarrestabile", "Un uragano", "L'uomo dei record". Tutti i principali quotidiani sportivi europei dedicano un titolo a Herling Haaland, il 22enne attaccante norvegese del Manchester City che ieri ha segnato cinque gol in una partita di Champions League e sta superando tutti i primati relativi al numero di reti segnate in rapporto all'età. La "manita" rifilata al Lipsia in poco più di 60 minuti, prima che Guardiola lo sostituisse concedendogli la standing ovation dello stadio, porta a 33 reti il suo score nella massima competizione europea in appena 25 partite. Si tratta di una media gol impressionante che gli consente di superare in questa particolare classifica giocatori come Ruud Van Nistelrooy, Kylian Mbappé o Leo Messi. Proprio quest'ultimo viene raggiunto anche nel ristretto elenco di giocatori che hanno segnato 5 reti in una partita di Champions. L'argentino aveva realizzato una cinquina nel 2012 in Barcellona-Bayer Leverkusen; l'altro unico calciatore capace di tanto è stato Luiz Adriano nel 2014 in Shakhtar Donetsk-Bate Borisov. Haaland in questo momento della stagione ha già segnato 39 reti: 28 in Premier League, 1 in EFL Cup e 10 in Champions League. (ANSA).

Scardina respira in modo autonomo, diminuiti i sedativi

(ANSA) - ROMA, 15 MAR - "A 15 giorni dal ricovero, i progressivi miglioramenti, monitorati con l'elettroencefalogramma, hanno consentito ai medici di scalare ulteriormente i sedativi e di far respirare il paziente in modo autonomo". Così l'ospedale Humanitas di Rozzano, informa, su richiesta della famiglia, sulle condizioni di "King Toretto", il pugile Daniele Scardina ricoverato in coma dallo scorso 28 dopo un malore avvertito al termine di una sessione di allenamento. "Situazione quindi in lieve miglioramento - si legge nel bollettino - ma è ancora presto per esprimersi sulla prognosi in termini di velocità e qualità della ripresa". Il prossimo bollettino, informa l'ospedale, sarà emesso quando ci saranno novità significative. (ANSA).

Tennis:Indian Wells;Sinner agli ottavi, dovrò alzare livello

(ANSA) - ROMA, 14 MAR - Jannik Sinner si è qualificato per gli ottavi di finale del torneo Masters 1000 Indian Wells, per il terzo anno di fila, battendo in due set (7-6, 6-4) il francese Adrian Mannarino (n.68 Atp). Al prossimo turno, l'altoatesino affronterà il 37enne elvetico Stan Wawrinka, il quale si è imposto in tre set sul giovane norvegese Holger Rune (6-2, 6-7, 7-5). "Posso essere fiero di me, ho avuto molta pazienza oggi ed era quello che serviva - ha detto Sinner dopo la partita, secondo quanto riporta Supertennis.tv -. Mannarino è molto difficile da affrontare, è mancino e gioca in un modo che alla gran parte dei suoi avversari non piace. Sono felice della vittoria, ma devo alzare il livello". "Io e Stan ci conosciamo molto bene - ha proseguito l'azzurro, che con Wawrinka si è anche allenato prima dell'esordio nel torneo californiano -. Sarà sicuramente una partita difficile. Sta giocando davvero molto bene, sente di nuovo grande fiducia, ha vinto delle belle partite. Speriamo sia un bel match". Tra i due, il bilancio dei confronti diretti e sul due pari, ma Sinner ha vinto l'ultimo, un mese fa a Rotterdam (ANSA).

Calcio: Sousa, lavoriamo per una mentalità vincente

(ANSA) - ROMA, 14 MAR - Paulo Sousa elogia la sua Salernitana dopo il pareggio in casa del Milan: "Abbiamo avuto un momento per vincere la partita. All'intervallo abbiamo fatto vedere alla squadra cosa volevamo per difendere meglio e siamo riusciti a farlo. Siamo stati presenti nella partita e sapevamo di dovere attaccare lo spazio per dare un tempo in più per cercare il compagno libero. Il gol è stato bellissimo: abbiamo attirato il Milan sulla nostra corsia di destra e abbiamo sviluppato il gioco dall'altra parte". Sousa parla poi della crescita a 360 gradi della sua Salernitana: "Siamo una società giovane, come proprietà. E questo implica anche da parte mia uno sforzo per cercare di creare una cultura e una mentalità vincente. Attraverso il gioco cerchiamo di arrivarci e di ottenere la salvezza". (ANSA).

Tennis: Indian Wells; Medvedev agli ottavi, Ruud è fuori

(ANSA) - ROMA, 13 MAR - Continua a correre Daniil Medvedev che coglie la la sedicesima vittoria di fila superando per 6-2 3-6 6-1 il bielorusso Ilya Ivashka, numero 85 del mondo, e qualificandosi per gli ottavi di finale di Indian Wells. Ora per il russo è all'orizzonte un ottavo di finale di cartello contro il tedesco Alexander Zverev che invece ha superato per 7-5 1-6 7-5 il filandese Emil Ruusuvuori. Fuori invece la testa di serie numero 3, quella di Casper Ruud, superato in due set per 6-4 7-6 dal cileno Cristian Garin, il quale ottiene la prima qualificazione agli ottavi di finale a Indian Wells. Agli ottavi Garin è atteso da un match non impossibile contro lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, vittorioso per 6-3 1-6 6.4 sul russo Karen Khachanov. Bene anche l'altro russo Andrej Rublev (7-5 6-3 a Ugo Humbert) e Cameron Norrie che invece ha vinto in rimonta per 6-7 7-5 6-2 su Taro Daniel. (ANSA).

De Sisti compie 80 anni 'Pelè il più forte di tutti'

(ANSA) - ROMA, 13 MAR - "Non vengono tutti i giorni 80 anni, quindi è tempo di fare bilanci su quello che è stato e quello che rimarrà da fare. Sono stato una persona fortunata perché ho realizzato progressivamente tutti i miei sogni da bambino. Il culmine della carriera è Italia-Germania 4-3, in quel momento ero un buon centrocampista". Giancarlo 'Picchio' De Sisti, 80 anni oggi, vicecampione del mondo a Messico '70 e campione d'Italia con la Fiorentina nella stagione 1968-69, festeggia a Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1. Pelè il più grande di tutti? " Ahimé sì, penso sia il più forte di tutti. A parità di qualità con Maradona, Pelè aveva il colpo di testa ed era ambidestro. Secondo me, questo caratterizza la completezza di un campionissimo rispetto a un altro campionissimo". E parla del livello del nostro campionato: "La continuità - aggiunge De Sisti - manca a diverse squadre. Il livello è discreto, anche se non come quello visto ai Mondiali: in Qatar sono cresciute le nazionali piccole, quelle grandi invece hanno deluso. Complessivamente non si può dire che stiamo vivendo un momento di smalto. Speriamo che le italiane vadano bene in Europa, in Italia il Napoli gioca meglio di tutti". I problemi del calcio italiano e della Nazionale: "In Italia non si punta troppo sui giovani, anche se mi risulta che la federazione stia facendo una selezione capillare, Mancini sta lavorando piuttosto bene. Però le mancate qualificazioni ai Mondiali sono stati due colpi al fegato, un paese calcisticamente grande come l'Italia non può rimanere fuori". Quale caratteristica del calcio di oggi avrebbe voluto attraversare nel calcio di qualche anno fa? "Se non mi riconoscessi allo specchio, direi gli stipendi (ride, ndr). Ora si gioca un calcio più veloce, più allenante, le metodologie sono cambiate. Il calcio è cambiato molto nella propria essenza, sia dentro che fuori lo stadio. Quasi si può parlare di un'altra disciplina". Chiusura con il ricordo più nitido della finale mondiale del '70: "La squadra ha lottato fino al 71esimo minuto, poi è crollata dopo il 3-1 del Brasile, lì tutte le resistenze si sono fiaccate e la delusione andava ingigantendosi, anche se eravamo consapevoli di aver fatto un risultato importante". (ANSA).









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