Nations League:festa Spagna, la Croazia cede ai rigori

(ANSA) - ROMA, 18 GIU - Alla fine trionfa la Spagna. Nella finalissima di Nations League allo stadio De Kuip di Rotterdam, le Furie Rosse hanno la meglio sulla Croazia di Modric solo ai calci di rigore dopo che prima i tempi regolamentari e poi quelli supplementari erano terminati a reti bianche. Decisivo l'errore del croato Petkovic e le parate di Unai Simon nella serie terminata a oltranza che fissa il punteggio dagli undici metri sul 5-4 per la formazione allenata da de la Fuente. Come tutte le finali, anche questa di Rotterdam fra Spagna e Croazia è una partita 'bloccata', molto tattica, con le due squadre che si studiano, palleggiano a metà campo e provocano zero emozioni o quasi. De la Fuente gioca la carta Asensio dall'inizio, Gli spagnoli tengono il pallino del gioco, ma senza mai riuscire ad affacciarsi pericolosamente dalle parti di Livakovic. Ci prova Morata su un errore del portiere croato, ma non ne esce fuori nulla, poi è Gavi a farsi notare ma il suo rasoterra finisce a lato. Dall'altra parte nella Croazia, spinta dal tifo incessante dei suoi sostenitori, il più intraprendente è l'ex interista Perisic, che si fa vedere con un colpo di testa e prova alcune giocate sulla fascia senza però mai impensierire seriamente Unai Simon. L'occasione piu' chiara capita alla mezzora sui piedi di Kramaric, lanciato a rete ma anticipato davanti alla porta in angolo. A centrocampo Modric e Brozovic cuciono il gioco senza però trovare la profondità. Così la prima metà di gioco si chiude senza reti. Nella ripresa la Spagna tiene in mano il gioco, la Croazia va a fiammate e al quarto d'ora sfiora due volte il vantaggio, con un tiro pasticciato da Kramaric dal limite e un colpo di testa di Pasalic. Il palleggio croato impedisce alla Spagna di diventare padrona della partita, ma prima Rodri con un gran destro dal limite (20') e poi Ansu Fati e Asensio murati in area in sequenza (33') impensieriscono la difesa croata. La palla perfetta ce l'ha tra i piedi Ansu Fati, a 6' dalla fine, ma sottoporta il suo sinistro e' salvato sulla linea da Perisic. Il gol non arriva e si va ai supplementari dove sia Spagna che Croazia nonostante la stanchezza provano a superarsi ma prima Majer e poi Dani Olmo per due volte sprecano. Inevitabili i rigori dove la serie di chiude a oltranza con due grandi parate di Unai Simon e il tiro dagli undici metri decisivo di Carvajal che manda in estasi la Spagna del calcio. (ANSA).





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Nations League:festa Spagna, la Croazia cede ai rigori

(ANSA) - ROMA, 18 GIU - Alla fine trionfa la Spagna. Nella finalissima di Nations League allo stadio De Kuip di Rotterdam, le Furie Rosse hanno la meglio sulla Croazia di Modric solo ai calci di rigore dopo che prima i tempi regolamentari e poi quelli supplementari erano terminati a reti bianche. Decisivo l'errore del croato Petkovic e le parate di Unai Simon nella serie terminata a oltranza che fissa il punteggio dagli undici metri sul 5-4 per la formazione allenata da de la Fuente. Come tutte le finali, anche questa di Rotterdam fra Spagna e Croazia è una partita 'bloccata', molto tattica, con le due squadre che si studiano, palleggiano a metà campo e provocano zero emozioni o quasi. De la Fuente gioca la carta Asensio dall'inizio, Gli spagnoli tengono il pallino del gioco, ma senza mai riuscire ad affacciarsi pericolosamente dalle parti di Livakovic. Ci prova Morata su un errore del portiere croato, ma non ne esce fuori nulla, poi è Gavi a farsi notare ma il suo rasoterra finisce a lato. Dall'altra parte nella Croazia, spinta dal tifo incessante dei suoi sostenitori, il più intraprendente è l'ex interista Perisic, che si fa vedere con un colpo di testa e prova alcune giocate sulla fascia senza però mai impensierire seriamente Unai Simon. L'occasione piu' chiara capita alla mezzora sui piedi di Kramaric, lanciato a rete ma anticipato davanti alla porta in angolo. A centrocampo Modric e Brozovic cuciono il gioco senza però trovare la profondità. Così la prima metà di gioco si chiude senza reti. Nella ripresa la Spagna tiene in mano il gioco, la Croazia va a fiammate e al quarto d'ora sfiora due volte il vantaggio, con un tiro pasticciato da Kramaric dal limite e un colpo di testa di Pasalic. Il palleggio croato impedisce alla Spagna di diventare padrona della partita, ma prima Rodri con un gran destro dal limite (20') e poi Ansu Fati e Asensio murati in area in sequenza (33') impensieriscono la difesa croata. La palla perfetta ce l'ha tra i piedi Ansu Fati, a 6' dalla fine, ma sottoporta il suo sinistro e' salvato sulla linea da Perisic. Il gol non arriva e si va ai supplementari dove sia Spagna che Croazia nonostante la stanchezza provano a superarsi ma prima Majer e poi Dani Olmo per due volte sprecano. Inevitabili i rigori dove la serie di chiude a oltranza con due grandi parate di Unai Simon e il tiro dagli undici metri decisivo di Carvajal che manda in estasi la Spagna del calcio. (ANSA).

3-2 all'Olanda, Mancini sorride per l'Italia di Frattesi

(ANSA) - ROMA, 18 GIU - Si chiude con la vittoria per 3-2 sull'Olanda e un terzo posto in Nations League (che poco consola) la stagione dell'Italia di Roberto Mancini. In attesa delle partite chiave verso l'Europeo di settembre, il ct azzurro torna dalla final four di Enschede con indicazioni abbastanza chiare: il salto di qualità della sua nuova nazionale ancora non c'è stato, come dimostra il ko con la Spagna, ma le 'frecce' all'arco azzurro, per dirla con lo stesso ct, sono diverse. E tracciano la traiettoria del futuro. Questo dice, in fondo, anche finalina contro gli orange, vinta con un po' di ansia a dispetto del margine iniziale. Primo tempo brillante, secondo di sofferenza, esattamente come tre giorni fa con la Spagna; la differenza sta tutta nell'avversario, un'Olanda poco concreta. Quanto al parco giocatori, Frattesi è una certezza oramai, Retegui e l'esordiente Buongiorno sono in grado di entrare in pianta stabile nel giro, Dimarco un nuovo punto di riferimento. Chiesa sarà rinfrancato dal gol ritrovato dopo due anni. Certo, la sofferenza del secondo tempo e dei minuti finali, oltre che della stanchezza evidente di alcuni azzurri, è figlia di una mancanza di solidita' da squadra consolidata. La nuova Italia, quella definitiva, è ancora da plasmare. Per andare sul sicuro, dopo il cambio modulo di giovedì Roberto Mancini torna al 4-3-3, speculare all'assetto dell'Olanda nell'occasione; e visto il peso specifico della finalina si concede a qualche test individuale. In difesa, fa il debutto Buongiorno, 24enne difensore lanciato da Juric nel Toro. In attacco, con Retegui ci sono Raspadori e Gnonto. Scontata la conferma a centrocampo di Frattesi, il migliore degli azzurri contro la Spagna. L'Olanda, che Koeman schiera con larga parte dei titolari, parte alla ricerca del ritmo da imporre e prova a impensierire Donnarumma con un colpo di testa di Van Dijk dopo una manciata di minuti. Ma stavolta il gol lampo è degli azzurri, e nasce da un bel cross di Frattesi da destra, una sforbiciata ciccata da Retegui e l'intuizione di Raspadori, che in area tocca con la suola per la corsa di Dimarco da dietro: sinistro al volo sul palo opposto, e al 6' è già 1-0. La partita si mette in discesa, l'Italia sfrutta l'abbrivio. Verratti, alleggerito da compiti di regia, sembra più a suo agio del solito in una linea mediana che cerca di rubar palla e verticalizzare: poco prima del gol, da un suo lancio già un pericolo con Retegui. Al 20', il raddoppio: Dimarco lanciato nello spazio a sinistra, lo scarico su Raspadori trova l'anticipo di Van Dijk che finisce sui piedi di Gnonto, il suo sinistro al volo rimpallato diventa un assist per Frattesi, che stoppa e batte Bijlow solo davanti alla porta. Stavolta, nè il fuorigioco semiautomatico nè il check su un possibile mani toglie al giovane azzurro la gioia della prima rete con la nazionale. L'Olanda accusa il colpo, De Jong non riesce a velocizzare la manovra e soffre i raddoppi di marcatura. L'Italia è padrona del campo, Dimarco di sinistro dal limite sfiora la terza rete al 27'. Solo nel finale, gli orange si accendono: Gakpo lanciato in area apre il piatto un po' troppo e sfiora il palo (40'), Van Diijk su angolo chiede inutilmente un mani di Cristante Inevitabile che Koeman cambi nella ripresa. Entrano Weghorst, Wijnaldum e Bergwijn, l'assetto è più offensivo. Così l'Olanda parte schiacciando dietro l'Italia, che paga anche la stanchezza. Gakpo è subito pericoloso, Donnarumma respinge, poi al 5' Di Marco si oppone al tiro in area di Bergwijn, mentre al 13' bravo Buongiorno ad anticipare Weghorst, liberatosi in area. Nel mezzo, il tiro di Dumfries bloccato a terra da Donnarumma. Mancini prova a uscire dalla pressione con Chiesa e Zaniolo, in campo per Raspadori e Gnonto per sfruttare gli spazi, ma non c'e' tempo per riorganizzarsi che Bergwijn accorcia: ancora un'azione in area, dribbling su Dimarco e sinistro vincente da pochi metri. E' il 23', il 2-1 spinge l'Olanda a scoprirsi. Subito Chiesa ha l'occasione per ristabilire le distanze, la sua fuga a sinistra si chiude con un cross al centro corto per Retegui, ma al 27' l'azione fotocopia si chiude con un sinistro in porta, che si insacca sul secondo palo: è il 3-1 che fa tirare un sospiro di sollievo a Mancini, insofferente in panchina. Il gol di Weghorst a 9' dal termine, su punizione di Koopmeiners rimpallata da Wijnaldum tra la barriera azzurra, lo preoccupa solo per un minuto, il tempo che il controllo Var annulli il 3-2. Ma la rete che riapre arriva al 44': Wjinaldum pescato in area da De Jong in scivolata batte Donnarumma. I minuti di recupero sono nove, ad aumentare l'ansia azzurra e' l'incredibile errore di Pellegrini, subentrato e dunque senza alibi stanchezza, al 94': contropiede quattro contro tre, palla larga dal dischetto a porta aperta. Inutili i tanti palloni alti in area dell'Olanda, Mancini può sorridere e provare di nuovo a pensare positivo. (ANSA).

Da Ostia al Colosseo, la carica dei 100 per lo Skate Tour

(ANSA) - ROMA, 18 GIU - Dal mare di Ostia al Colosseo, prima quello 'quadrato' dell'Eur, poi l'anfiteatro Flavio: per 'skateare' basta poco. Quattro ruote, una tavola e un posto all'aria aperta, come hanno dimostrato gli oltre 100 ragazzi coinvolti nello skate tour a bordo di un pullman scoperto organizzato da Sport e Salute insieme a World Skate e Fisr in occasione dello "Street Skateboarding Rome" al via oggi presso lo skatepark del Parco del Colle Oppio. Le prime evoluzioni sono cominciate davanti il Palazzo della Civiltà italiana, storico ground della Capitale, con gradini, muretti e panchine da saltare o sfruttare come appoggi per i trick degli skater. Poi il passaggio al Gazometro fino ad arrivare a Terme di Caracalla e al parco del Collo Oppio dove da oggi a domenica prossima i migliori artisti della tavola a rotelle che si ritroveranno per la nuova tappa delle qualificazioni verso i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Saranno presenti 275 gli atleti (83 donne e 192 uomini), provenienti da 57 paesi di tutti i cinque continenti, pronti a darsi battaglia all'ombra del Colosseo. Tantissimi gli appassionati che li seguiranno, a cominciare dai 100 ragazzi che oggi nello 'Skate Tour' hanno dato vita a uno show continuo tra le strade della Capitale unendo sport e cultura. (ANSA).

Media Brasile, presto la Cbf annuncerà accordo con Ancelotti

(ANSA) - ROMA, 18 GIU - La federcalcio brasiliana (Cbf) dà per scontato l'accordo con Carlo Ancelotti per affidargli la panchina della nazionale e l'annuncio dovrebbe arrivare a fine mese. Lo riportano i media brasiliani, ripresi anche da alcuni siti spagnoli. Secondo una fonte interna alla Confederazione, l'attuale allenatore del Real Madrid potrebbe anche rispettare il contratto col club fino a giugno del 2024 e assumere l'incarico solo allora, ma il presidente della Cbf, Ednaldo Rodrigues, è ottimista su una soluzione più rapida. Rodrigues, che si trova Spagna per l'amichevole giocata ieri dalla Selecao a Barcellona, ha dedicato molto tempo alla questione. intanto il ct ad interim del Brasile, Ramon Menezes, ha assicurato ieri in conferenza stampa di non essere a conoscenza di alcun tipo di accordo con il tecnico italiano che dovrebbe prendere il suo posto, limitandosi a fare i complimenti ad un "grande allenatore dalla carriera meravigliosa". (ANSA).

Golf: US Open; Clark raggiunge Fowler in vetta

(ANSA) - ROMA, 18 GIU - Equilibrio e spettacolo a Los Angeles dove, dopo il terzo round dello US Open, Rickie Fowler (62 68 70) è stato raggiunto in vetta alla classifica da Wyndham Clark (64 67 69). In California i due americani guidano il leaderboard con 200 (-10) colpi, uno di vantaggio nei confronti del nordirlandese Rory McIIroy, 3/o con 201 (-9) e già vincitore di questo torneo nel 2011. Al Los Angeles Country Club (North Course, par 70), in lizza per il titolo, nel terzo Major maschile del 2023, c'è anche Scottie Scheffler. Lo statunitense, numero 1 al mondo, è 4/o con 203 (-7) dopo un "moving day" chiuso in 68 (-2) colpi e avvalorato da un eagle show realizzato alla buca 17 (par 4) da 196 yards (179 metri). E ora Scheffler sogna di emulare Tiger Woods, grande assente quest'anno e l'unico ad aver fatto suo lo US Open da leader del world ranking. Classifica corta in California dove Harris English è 5/o con 204 (-6). Dietro di lui ecco Dustin Johnson (campione nel 2016 e golfista più pagato al mondo, secondo Forbes, negli ultimi 12 mesi) e Xander Schauffele, sesti con 205 (-5). Mentre non sembra avere alcuna chance per bissare l'impresa dello scorso anno l'inglese Matt Fitzpatrick, 15/o con 209 (-1) dopo una rimonta che lo ha visto guadagnare 24 posizioni. Più indietro Brooks Koepka. Ventesimo con 210 (par), l'americano quest'anno si è prima classificato secondo al The Masters e poi ha trionfato al PGA Championship. Gara complicata per Jon Rahm. Lo spagnolo, a segno nel 2021, è 38/o con 212 (+2). (ANSA).

Moto: Acosta vince gara Moto2 in Germania, secondo Arbolino

(ANSA) - ROMA, 18 GIU - Lo spagnolo Pedro Acosta (Kalex), ha vinto il Gran premio di Germania classe Moto2. L'italiano Tony Arbolino, leader del Mondiale con 139 punti, ha chiuso al secondo posto, facendosi avvicinare in classifica dall'iberico, che ora è a -15. Sul podio, identico a quello di domenica scorsa al Mugello, è salito anche il britannico Jake Dixon, che ha attaccato fino all'ultima curva Arbolino. In Moto3, ha conquistato la sua prima vittoria nel motomondiale il turco Deniz Oncu (Ktm), che all'ultima curva ha superato il giapponese Ayumu Sasaki (Husqvarna). Terzo posto per il leader della classifica Daniel Holgado (Ktm) che aumenta il vantaggio nei confronti degli inseguitori. Il migliore degli italiani è stato Stefano Nepa, nono al traguardo. (ANSA).

Golf: US Open; Fowler è il leader, Molinari eliminato

(ANSA) - ROMA, 17 GIU - Primi verdetti a Los Angeles nella 123esima edizione dello US Open. In California, nel terzo Major maschile del 2023, a metà gara in testa con uno score di 130 (62 68, -10) colpi c'è Rickie Fowler. L'americano, che ha eguagliato il miglior score nella storia della competizione dopo 36 buche, nei primi due round ha realizzato 18 birdie e precede in classifica il suo connazionale Wyndham Clark, 2/o con 131 (-9) davanti a un altro statunitense, Xander Schauffele, 3/o con 132 (-8) come il nordirlandese Rory McIlroy, vincitore nel 2011. Al Los Angeles Country Club (North Course, par 70), è invece al 6/o posto con 134 (-6) Dustin Johnson. L'ex numero 1 al mondo, campione nel 2016 e golfista più pagato degli ultimi 12 mesi, secondo Forbes, è tallonato da Scottie Scheffler (leader del world ranking), 8/o con 135 (-5). Più indietro l'australiano Cameron Smith, 10/o con 136 (-4). Per quel che riguarda gli altri big, Brooks Koepka, l'ultimo a vincere consecutivamente lo US Open nel 2017 e nel 2018, re quest'anno del PGA Championship e secondo al The Masters, occupa la 30/a piazza con 140 (par). Alle sue spalle c'è Matt Fitzpatrick. Campione in carica l'inglese, 39/o con 141 (+1), ha realizzato la terza "hole in one" della competizione (dopo quelle firmate nel primo round rispettivamente da Matthieu Pavon e Sam Burns), sempre alla buca 15 (par 3 di 124 yards, 113 metri). E' la prima volta dal 1989 (Oak Hill Country Club di Rochester) che allo US Open vengono firmate tre 'hole in one' nella stessa buca. Supera il taglio, con l'ultimo punteggio utile, anche Jon Rahm. Lo spagnolo, numero 2 mondiale che ha fatto suo questo appuntamento nel 2021, è solo 49/o con 142 (+2). Diversi, invece, i protagonisti annunciati usciti al taglio: da Phil Mickelson (143, +3), che ha perso nuovamente l'occasione di completare il Grande Slam, a Jordan Spieth (143, +3), campione nel 2015. Senza dimenticare Justin Rose (144, +4), Francesco Molinari (145, +5) e Justin Thomas (154, +14). (ANSA).

F1: la Mercedes brilla nelle libere 2 in Canada

(ANSA) - ROMA, 16 GIU - Avvio brillante per le Mercedes nel weekend della Formula 1 in Canada. Sul circuito di Montreal intitolato a Gilles Villeneuve, Lewis Hamilton firma il miglior tempo in 1'13''718 davanti al compagno di squadra George Russell (+0''027) ed alla Ferrari di Carlos Sainz (+0''126). Quinta la Rossa di Charles Leclerc (+0''376) che corre con un casco dedicato all'indimenticato campione del Cavallino, mentre è sesto il campione del mondo Max Verstappen (+0''424). Quarto tempo per la Aston Martin di Fernando Alonso (+0''326) e ottava l'altra Red Bull di Sergio Perez (+0''532). (ANSA).

Ciclismo: morto Mader, era caduto in burrone in gara

(ANSA) - ROMA, 16 GIU - E' morto Gino Mader, il corridore elvetico uscito di strada ieri durante la quinta tappa del Giro di Svizzera e precipitato in un burrone a velocita' altissima. A darne notizia la sua squadra, il Team Bahrein. Mader, 26 anni, era stato rianimato subito dopo il terribile incidente e ricoverato in gravissime condizioni. "Gino ha perso la battaglia per riprendersi dalle gravi ferite subite. Tutta la nostra squadra è devastata da questo tragico incidente, e i nostri pensieri e le nostre preghiere sono con la famiglia di Gino e le persone care in questo momento incredibilmente difficile". Lo scrive la Bahrain, la squadra di cui faceva parte Gino Mader, in un lungo saluto sulla propria pagina web. "Nonostante gli sforzi dell'eccezionale personale medico dell'ospedale di Coira, Gino non è riuscito a superare questa sua ultima e più grande sfida. Alle 11:30 abbiamo salutato una delle luci brillanti della nostra squadra. Gino è stato un atleta straordinario, un esempio di determinazione, un membro stimato della nostra squadra e di tutta la comunità ciclistica. Il suo talento, la sua dedizione e la sua passione per questo sport ci hanno ispirato tutti", si legge ancora. "Siamo devastati dalla perdita del nostro eccezionale ciclista, Gino Mäder. Il suo talento, la sua dedizione e il suo entusiasmo sono stati d'ispirazione per tutti noi. Non solo era un ciclista di grande talento, ma una grande persona in bicicletta. Estendiamo le nostre più sentite condoglianze alla sua famiglia e ai suoi cari, e i nostri pensieri sono con loro in questo momento difficile. Bahrain Victorious gareggerà in suo onore, mantenendo la sua memoria su ogni strada in cui gareggeremo. Siamo determinati a mostrare lo spirito e la passione di Gino e rimarrà sempre parte integrante del nostro team", scrive l'amministratore delegato Milan Erzen. "Gino, grazie per la luce, la gioia, e le risate che ci hai portato tutti, ci mancherai come cavaliere e come persona", conclude il team. (ANSA).

Golf: Us Open, avvio da record per Schauffele e Fowler

(ANSA) - ROMA, 16 GIU - L'inizio da record di Xander Schauffele e Rickie Fowler, entrambi leader con 62 (-8) colpi. Le buone prove di Dustin Johnson, Rory McIlroy, Scottie Scheffler e Bryson DeChambeau. E ancora: luci e ombre per Jon Rahm, falsa partenza per Francesco Molinari e due "hole in one". E' successo di tutto a Los Angeles nel primo round dello US Open. Terzo Major maschile del 2023, il primo dopo la pace tra circuiti, ha visto gli americani Schauffele e Fowler eguagliare il punteggio più basso dal 2017 (Branden Grace nel terzo round del The Open) in un evento del Grande Slam. Dieci birdie e due bogey per Fowler, prova bogey free con otto birdie per Schauffele. Al Los Angeles Country Club (North Course, par 70), Johnson (il golfista più pagato al mondo, secondo Forbes, degli ultimi 12 mesi), già vincitore nel 2016, è ora 3/o con 64 (-6) al fianco di un altro statunitense: Wyndham Clark. Parla americano il leaderboard, con Brian Harman 5/o con 65 (-5) al pari del nordirlandese Rory McIlroy, campione nel 2011. Sorride pure Scheffler. Il numero 1 mondiale condivide la 7/a piazza (67, -3), tra gli altri, con DeChambeau, a segno nel 2020. Sono invece 25/i con 69 (-1), Rahm (vincitore nel 2021), Viktor Hovland e Phil Mickelson che, all'età di 53 anni, sogna di completare il Grande Slam in un evento a lui stregato che lo ha visto classificarsi per sei volte secondo. Stesso score pure per Sam Burns che, alla buca 15 (par 3), da 124 yards (113 metri), ha realizzato il suo primo ace in carriera. Esattamente come il francese Matthieu Pavon, 56/o con 71 (+1), che sempre alla 15 ha firmato per primo la 'hole in one'. Al 56/o posto ecco pure Matt Fitzpatrick, che difende il titolo, e Brooks Koepka. Re quest'anno del PGA Championship, secondo al Masters e campione dello US Open sia nel 2017 che nel 2018, Koepka (asso della Superlega araba) non ha cominciato al meglio la sua gara. In ritardo Francesco Molinari. L'azzurro, 83/o con 72 (+2), ha siglato tre birdie con cinque bogey, di cui tre consecutivi. (ANSA).









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