Champions: Haaland in cima all'Europa, tutti pazzi per lui

(ANSA) - ROMA, 15 MAR - "Mostruoso", "Inarrestabile", "Un uragano", "L'uomo dei record". Tutti i principali quotidiani sportivi europei dedicano un titolo a Herling Haaland, il 22enne attaccante norvegese del Manchester City che ieri ha segnato cinque gol in una partita di Champions League e sta superando tutti i primati relativi al numero di reti segnate in rapporto all'età. La "manita" rifilata al Lipsia in poco più di 60 minuti, prima che Guardiola lo sostituisse concedendogli la standing ovation dello stadio, porta a 33 reti il suo score nella massima competizione europea in appena 25 partite. Si tratta di una media gol impressionante che gli consente di superare in questa particolare classifica giocatori come Ruud Van Nistelrooy, Kylian Mbappé o Leo Messi. Proprio quest'ultimo viene raggiunto anche nel ristretto elenco di giocatori che hanno segnato 5 reti in una partita di Champions. L'argentino aveva realizzato una cinquina nel 2012 in Barcellona-Bayer Leverkusen; l'altro unico calciatore capace di tanto è stato Luiz Adriano nel 2014 in Shakhtar Donetsk-Bate Borisov. Haaland in questo momento della stagione ha già segnato 39 reti: 28 in Premier League, 1 in EFL Cup e 10 in Champions League. (ANSA).







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Champions: Haaland in cima all'Europa, tutti pazzi per lui

(ANSA) - ROMA, 15 MAR - "Mostruoso", "Inarrestabile", "Un uragano", "L'uomo dei record". Tutti i principali quotidiani sportivi europei dedicano un titolo a Herling Haaland, il 22enne attaccante norvegese del Manchester City che ieri ha segnato cinque gol in una partita di Champions League e sta superando tutti i primati relativi al numero di reti segnate in rapporto all'età. La "manita" rifilata al Lipsia in poco più di 60 minuti, prima che Guardiola lo sostituisse concedendogli la standing ovation dello stadio, porta a 33 reti il suo score nella massima competizione europea in appena 25 partite. Si tratta di una media gol impressionante che gli consente di superare in questa particolare classifica giocatori come Ruud Van Nistelrooy, Kylian Mbappé o Leo Messi. Proprio quest'ultimo viene raggiunto anche nel ristretto elenco di giocatori che hanno segnato 5 reti in una partita di Champions. L'argentino aveva realizzato una cinquina nel 2012 in Barcellona-Bayer Leverkusen; l'altro unico calciatore capace di tanto è stato Luiz Adriano nel 2014 in Shakhtar Donetsk-Bate Borisov. Haaland in questo momento della stagione ha già segnato 39 reti: 28 in Premier League, 1 in EFL Cup e 10 in Champions League. (ANSA).

Scardina respira in modo autonomo, diminuiti i sedativi

(ANSA) - ROMA, 15 MAR - "A 15 giorni dal ricovero, i progressivi miglioramenti, monitorati con l'elettroencefalogramma, hanno consentito ai medici di scalare ulteriormente i sedativi e di far respirare il paziente in modo autonomo". Così l'ospedale Humanitas di Rozzano, informa, su richiesta della famiglia, sulle condizioni di "King Toretto", il pugile Daniele Scardina ricoverato in coma dallo scorso 28 dopo un malore avvertito al termine di una sessione di allenamento. "Situazione quindi in lieve miglioramento - si legge nel bollettino - ma è ancora presto per esprimersi sulla prognosi in termini di velocità e qualità della ripresa". Il prossimo bollettino, informa l'ospedale, sarà emesso quando ci saranno novità significative. (ANSA).

Tennis:Indian Wells;Sinner agli ottavi, dovrò alzare livello

(ANSA) - ROMA, 14 MAR - Jannik Sinner si è qualificato per gli ottavi di finale del torneo Masters 1000 Indian Wells, per il terzo anno di fila, battendo in due set (7-6, 6-4) il francese Adrian Mannarino (n.68 Atp). Al prossimo turno, l'altoatesino affronterà il 37enne elvetico Stan Wawrinka, il quale si è imposto in tre set sul giovane norvegese Holger Rune (6-2, 6-7, 7-5). "Posso essere fiero di me, ho avuto molta pazienza oggi ed era quello che serviva - ha detto Sinner dopo la partita, secondo quanto riporta Supertennis.tv -. Mannarino è molto difficile da affrontare, è mancino e gioca in un modo che alla gran parte dei suoi avversari non piace. Sono felice della vittoria, ma devo alzare il livello". "Io e Stan ci conosciamo molto bene - ha proseguito l'azzurro, che con Wawrinka si è anche allenato prima dell'esordio nel torneo californiano -. Sarà sicuramente una partita difficile. Sta giocando davvero molto bene, sente di nuovo grande fiducia, ha vinto delle belle partite. Speriamo sia un bel match". Tra i due, il bilancio dei confronti diretti e sul due pari, ma Sinner ha vinto l'ultimo, un mese fa a Rotterdam (ANSA).

Calcio: Sousa, lavoriamo per una mentalità vincente

(ANSA) - ROMA, 14 MAR - Paulo Sousa elogia la sua Salernitana dopo il pareggio in casa del Milan: "Abbiamo avuto un momento per vincere la partita. All'intervallo abbiamo fatto vedere alla squadra cosa volevamo per difendere meglio e siamo riusciti a farlo. Siamo stati presenti nella partita e sapevamo di dovere attaccare lo spazio per dare un tempo in più per cercare il compagno libero. Il gol è stato bellissimo: abbiamo attirato il Milan sulla nostra corsia di destra e abbiamo sviluppato il gioco dall'altra parte". Sousa parla poi della crescita a 360 gradi della sua Salernitana: "Siamo una società giovane, come proprietà. E questo implica anche da parte mia uno sforzo per cercare di creare una cultura e una mentalità vincente. Attraverso il gioco cerchiamo di arrivarci e di ottenere la salvezza". (ANSA).

Tennis: Indian Wells; Medvedev agli ottavi, Ruud è fuori

(ANSA) - ROMA, 13 MAR - Continua a correre Daniil Medvedev che coglie la la sedicesima vittoria di fila superando per 6-2 3-6 6-1 il bielorusso Ilya Ivashka, numero 85 del mondo, e qualificandosi per gli ottavi di finale di Indian Wells. Ora per il russo è all'orizzonte un ottavo di finale di cartello contro il tedesco Alexander Zverev che invece ha superato per 7-5 1-6 7-5 il filandese Emil Ruusuvuori. Fuori invece la testa di serie numero 3, quella di Casper Ruud, superato in due set per 6-4 7-6 dal cileno Cristian Garin, il quale ottiene la prima qualificazione agli ottavi di finale a Indian Wells. Agli ottavi Garin è atteso da un match non impossibile contro lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, vittorioso per 6-3 1-6 6.4 sul russo Karen Khachanov. Bene anche l'altro russo Andrej Rublev (7-5 6-3 a Ugo Humbert) e Cameron Norrie che invece ha vinto in rimonta per 6-7 7-5 6-2 su Taro Daniel. (ANSA).

De Sisti compie 80 anni 'Pelè il più forte di tutti'

(ANSA) - ROMA, 13 MAR - "Non vengono tutti i giorni 80 anni, quindi è tempo di fare bilanci su quello che è stato e quello che rimarrà da fare. Sono stato una persona fortunata perché ho realizzato progressivamente tutti i miei sogni da bambino. Il culmine della carriera è Italia-Germania 4-3, in quel momento ero un buon centrocampista". Giancarlo 'Picchio' De Sisti, 80 anni oggi, vicecampione del mondo a Messico '70 e campione d'Italia con la Fiorentina nella stagione 1968-69, festeggia a Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1. Pelè il più grande di tutti? " Ahimé sì, penso sia il più forte di tutti. A parità di qualità con Maradona, Pelè aveva il colpo di testa ed era ambidestro. Secondo me, questo caratterizza la completezza di un campionissimo rispetto a un altro campionissimo". E parla del livello del nostro campionato: "La continuità - aggiunge De Sisti - manca a diverse squadre. Il livello è discreto, anche se non come quello visto ai Mondiali: in Qatar sono cresciute le nazionali piccole, quelle grandi invece hanno deluso. Complessivamente non si può dire che stiamo vivendo un momento di smalto. Speriamo che le italiane vadano bene in Europa, in Italia il Napoli gioca meglio di tutti". I problemi del calcio italiano e della Nazionale: "In Italia non si punta troppo sui giovani, anche se mi risulta che la federazione stia facendo una selezione capillare, Mancini sta lavorando piuttosto bene. Però le mancate qualificazioni ai Mondiali sono stati due colpi al fegato, un paese calcisticamente grande come l'Italia non può rimanere fuori". Quale caratteristica del calcio di oggi avrebbe voluto attraversare nel calcio di qualche anno fa? "Se non mi riconoscessi allo specchio, direi gli stipendi (ride, ndr). Ora si gioca un calcio più veloce, più allenante, le metodologie sono cambiate. Il calcio è cambiato molto nella propria essenza, sia dentro che fuori lo stadio. Quasi si può parlare di un'altra disciplina". Chiusura con il ricordo più nitido della finale mondiale del '70: "La squadra ha lottato fino al 71esimo minuto, poi è crollata dopo il 3-1 del Brasile, lì tutte le resistenze si sono fiaccate e la delusione andava ingigantendosi, anche se eravamo consapevoli di aver fatto un risultato importante". (ANSA).

Calcio: Sarri, 'ci manca Immobile, peccato per Vecino e Mou'

(ANSA) - ROMA, 12 MAR - Per la Lazio di Maurizio Sarri sfuma l'assalto al secondo posto e alla quarta vittoria consecutiva in campionato, ma il tecnico è comunque soddisfatto della prestazione dei suoi: "Abbiamo fatto una partita seria, anche perché venire a Bologna di questi tempi è cosa complicata per tutti". Semmai ad amareggiarlo è l'ammonizione a Vecino, che dovrà saltare il derby. E Sarri punzecchia Maresca: "Sono sorpreso dall'ammonizione a Vecino e al numero delle ammonizioni, in generale, è perchè stata una partita corretta. Si proietta al derby, con retropensiero al pareggio di Bologna, il tecnico biancoceleste: "Ci manca Immobile, in fase di finalizzazione con lui saremmo stati e saremo più concreti. Lunedì ha un controllo, spero di recuperarlo per il derby. Vedremo. Di certo al derby avrei voluto vedere Mourinho in panchina: fa sempre spettacolo". In casa Bologna Thiago Motta è soddisfatto. La risposta alla sconfitta di Torino arriva, anche se non arrivano gol e vittoria: "È stata una bella partita, siamo soddisfatti, abbiamo giocato contro una squadra di grande livello come la Lazio, facendo la nostra gara contro la terza in classifica. Si sono meritati gli applausi finali dei 27mila tifosi: è stato fantastico vedere uno stadio così". E' la questione gol, che fa discutere in casa Bologna, specie per le ultime due panchine di Arnautovic ora che è tornato a disposizione: "Arnautovic non trova spazio perché Barrow e Zirkzee si stanno meritando di giocare e subentrare. Chiaramente mi riferisco a questo specifico momento. Se fosse arrabbiato per questo sarebbe normale, chiunque non giochi è arrabbiato". Momento lungo di astinenza per Barrow, a secco dal 16 ottobre: "Musa ha giocato una grande partita, è un attaccante fantastico, ha qualità, dà profondità, pressa insieme alla squadra, sono molto contento della sua serata come di tutti i compagni". L'Europa, però resta parola tabù, nonostante il meno sei dall'Atalanta: "Se crediamo nell'Europa? Crediamo nel lavoro". (ANSA).

Nuoto paralimpico: Barlaam da record, mi scaldo per Parigi

(ANSA) - ROMA, 12 MAR - Il Michael Phelps del nuoto paralimpico italiano ha lo squalo come animale totem e si nutre di medaglie. Simone Barlaam, classe 2000, oro nei 50 stile alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 e pluricampione del mondo, ha chiuso in bellezza le World Series di Lignano Sabbiadoro, l'appuntamento nato su iniziativa della Finp e valido per il ranking globale e per le qualificazioni ai Mondiali 2023 e Parigi 2024. Nella cittadina friulana, che ospitava l'evento per la quinta volta, si sono riversati quasi 300 iscritti e ben 44 nazioni partecipanti: Barlaam ha vinto l'oro nei 200m stile libero e nei 50m farfalla nella categoria S9, siglando in entrambi i casi il nuovo record del mondo (rispettivamente col tempo di 1'58"34 e 26"05) ."Una bella ammazzata - sorride il ragazzo - E' stata la prima trasferta ufficiale da quando sono entrato a far parte delle Fiamme Oro, è un grande onore per me difendere questi colori". La tappa World Series in Friuli era la prima di quest'anno, poi a maggio si andrà a Berlino. Il programma gare di Simone quest'anno è molto ricco e culminerà con i Mondiali di Manchester. "Diciamo che a Lignano Sabbiadoro ho provato le gomme e testato il motore", spiega lui, appassionato di Formula Uno. "Soprattutto da piccolino ero tifosissimo della Ferrari, e vedevo i video dei grandi del passato: Villeneuve, Senna, Schumi… Per il suo modo di essere, mi paragono ad Ayrton". Poco prima di Natale, Barlaam si è fatto un regalo: era in Australia per delle gare, e ha colto l'occasione per nuotare nell'oceano con gli squali bianchi. "E' stato fichissimo, uno dei miei sogni di bambino. Può sembrare strano, ma scendere nella gabbia, con quell'atmosfera ovattata e loro che mi guardavano con quei grandi occhi blu, è stata un'esperienza molto rilassante". Il nuoto paralimpico italiano ha vissuto un exploit nell'ultimo anno e mezzo, tra Paralimpiadi di Tokyo e Mondiali di Madeira, e per Barlaam i motivi sono tanti: "in primis siamo cresciuti molto come numero di atleti: il lavoro fatto dalla Finp, dalle società del territorio (lui gareggia per la Polha Varese, ndr) e dai gruppi militari ha portato sempre molte più persone in vasca. I campioni si creano così, questo continuo scouting ci ha portato a essere la nazione più forte al mondo". E a quei ragazzi disabili che non sono mai entrati in vasca, Simone rivolge un invito: "Provateci, perché non c'è niente di male a mostrare la propria disabilità al mondo. E allenandosi con i campioni, si può diventare come loro". Il discorso si sposta poi sulla visione della disabilità in Italia, su cui il Belpaese "è a buon punto", mentre non si può dire lo stesso sull'accessibilità delle strutture pubbliche: "Lì siamo ancora indietro - ammette Simone - In difesa dell'Italia, va detto che il nostro è un Paese antico e ha tanti edifici storici dove abbattere le barriere architettoniche sarebbe difficile". Il guaio è che anche a Milano, considerata la città italiana più moderna, "capita che non funzionino gli ascensori della metro e io e i miei amici dobbiamo portare a braccio la carrozzina di un mio ragazzo in sedia a rotelle". C'è ancora molto da fare quindi, "ma spero che in conseguenza dei nostri successi vada sempre meglio", dice l'atleta milanese, che quando non fatica nell'acqua clorata studia ingegneria meccanica al Politecnico. "Sono autolesionista, lo so - scherza - Quando posso staccare un po', amo disegnare, è un hobby che ho da prima del nuoto". Da piccolo scarabocchiava squali, poi dinosauri e draghi. "Adesso mi dedico alle figure umane, e sto lavorando a un fumetto breve di una ventina di pagine, vorrei pubblicarla. Il tema è… acquatico". Manca meno di un anno e mezzo a Parigi2024, e Simone non vede l'ora: "Memore degli errori commessi quattro anni fa nell'approccio all'esperienza di Tokyo, voglio godermi appieno ogni secondo nella capitale francese". (ANSA).

Inzaghi amaro dopo Spezia, martedì serve reazione feroce

(ANSA) - ROMA, 11 MAR - "Sapevamo la difficoltà che ci avrebbe proposto questa partita, siamo molto dispiaciuti per il risultato. Per quanto creato, nel primo tempo non dovevamo chiudere sullo 0-0. Sarebbe servito un po' più di cinismo, più cattiveria in area. Poi ogni partita vive di episodi e lo Spezia è stato più forte di noi sotto questo aspetto". Lo ha detto Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter, al termine della partita persa al Picco della Spezia per 2-1. Nerazzurri in controllo della partita per tutto il primo tempo, ma incapaci di finalizzare anche grazie ad un grande Dragowski, che ha anche parato un rigore a Lautaro. "Abbiamo fatto 27 tiri e un solo gol su rigore, lo Spezia con due tiri ha fatto due reti. Per il risultato siamo delusi, per quanto riguarda la prestazione, i ragazzi hanno dato tutto", osserva amaramente Inzaghi. A fine partita dal settore ospiti la richiesta di dare subito una scossa. "I nostri tifosi non erano ovviamente contenti di una sconfitta, ma il calcio è così. Il nostro cammino lontano da San Siro non è da Inter - continua -. In casa abbiamo un'ottima media, l'anno scorso in trasferta facevamo altri punteggi. Ci fa male, ma abbiamo l'obbligo di rialzarci e pensare al proseguo, perché martedì abbiamo un impegno importante. Ora serve quella ferocia che ci faccia far una grande partita contro il Porto. Ci siamo già riusciti in stagione". (ANSA).

Basket: Nba; Jokic da 37 punti non basta, Denver sconfitto

(ANSA) - ROMA, 11 MAR - Denver Nuggets sconfitti a sorpresa sul parquet di San Antonio e a poco serve la tripla doppia firmata da Nikola Jokic, che garantisce ai suoi 37 punti, ma non il successo. Joel Embiid da 39 punti trascina Filadelfia contro Portland, i 42 punti di Donovan Mitchell servono solo a limitare i danni per Cleveland che cade ugualmente sul campo di Miami per sole 4 lunghezze. Altro successo di Atlanta su Washington, i Lakers piegano i Toronto Raptors in casa. Risultati: Miami-Cleveland 119-115 LA Lakers-Toronto 122-112 Minnesota-Brooklyn 123-124 (o.t.) San Antonio-Denver 128-120 Filadelfia-Portland 120-119 Washington-Atlanta 107-114 (ANSA).









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