Esplosioni a Beirut, auto sollevate da terra e macerie ovunque

Due forti esplosioni a Beirut, nella zona del porto hanno causato, secondo un primo parziale bilancio, almeno 10 morti e decine di feriti. In molti stanno camminando, a piedi, per le strade dirette agli ospedali della città.

Nel distretto di Achrafieh, i feriti si dirigono al nosocomio Hôtel Dieu. Davanti al centro medico di Clémenceau, decine di feriti, compresi i bambini, a volte coperti di sangue, aspettano di essere curati.

Quasi tutte le vetrine dei quartieri di Hamra, Badaro e Hazmieh, nella parte orientale di Beirut, sono state distrutte.

Due militari italiani sono rimasti feriti in modo non grave in seguito alle esplosioni avvenute a Beirut, mentre altri sono sotto osservazione perché in stato di choc. Lo apprende l'ANSA da fonti qualificate, secondo cui i militari fanno parte di un'unità del contingente italiano in Libano.





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Gli animalisti colpiscono al Casteller: manichino impiccato

Blitz degli animalisti all’alba di questa mattina, giovedì due maggio, al Casteller. All’esterno del Centro faunistico i membri del movimento Centopercentoanimalisti hanno messo un manichino “impiccato”. Si tratta, scrivono, di “un killer di orsi. Azione indubbiamente provocatoria che inaugura la nuova ondata di proteste primaverili del nostro Movimento. Nei prossimi giorni altre “sorprese” vs le politiche di sterminio del Trentino, nessuna tregua”.









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