Smog, in Trentino al bando le vecchie auto tutto l'anno

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TRENTO. La Provincia mette al bando i vecchi veicoli, quelli più inquinanti: il divieto di circolazione per euro 0 e diesel euro 1 resterà in vigore tutto l'anno sulle strade comunali dei maggiori centri abitati del Trentino. È una delle misure strutturali decise ieri nel vertice al Consorzio dei Comuni, insieme al tetto per il riscaldamento negli edifici, al lavaggio strade e al divieto di bruciare sterpaglie. Probabile poi che dal prossimo inverno nel mirino finiscano nel mirino anche i diesel euro 2. Con oltre un mese di ritardo sulla tabella di marcia (normalmente il piano antismog entrava in funzione il 1º novembre), ieri è arrivata la prima decisione da parte di Provincia e Comuni. L'assessore provinciale all'ambiente Alberto Pacher ha prese4ntato al Consorzio dei Comuni la proposta di adeguamento del piano alla normativa europea. Rispetto agli ultimi anni, si tratterà di un piano a doppio binario.Il primo, quello delle misure strutturali, che resteranno in vigore tutto l'anno nei 12 Comuni coinvolti dal piano (Trento, Rovereto, Ala, Mori, Riva, Arco, Lavis, Mezzocorona, Mezzolombardo, Pergine, Borgo, Levico). Il secondo, il piano d'azione, riguarderà solo le situazioni di emergenza. La novità è che i provvedimenti ordinari resteranno in vigore tutto l'anno e non più solo d'inverno, a partire dal divieto di circolazione per gli euro 0 e i diesel euro 1 (oltre ai ciclomotori e motocicli fino all'euro 1). I vecchi veicoli, che causano le maggiori emissioni inquinanti, non potranno circolare dalle 7 alle 10 e dalle 16 alle 19 dei giorni feriali sulle strade comunali dei Comuni interessati dal piano. A questa misura se ne affiancano altre: attenzione al corretto funzionamento degli impianti di riscaldamento e tetto alle temperature massime; divieto di bruciare sterpaglie o rifiuti vegetali, lavaggio delle strade. I singoli Comuni potranno infine aggiungere altri provvedimenti Spetterà invece ad un comitato (formato da rappresentanti di Provincia, Appa, Consorzio dei Comuni, Meteotrentino e alcuni rappresentanti dei Comuni maggiori) elaborare un piano per le emergenze, che scatterà dopo alcuni giorni (probabilmente 5) di sforamento dei limiti.













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