«Il restauro di Malga Fosse non è a misura d’alpeggio»

Primiero, con una ironica lettera a firma di una «vacca al pascolo» la Condotta Slow Food critica il progetto: «Punta solo sul locale pubblico»


di Raffaele Bonaccorso


PRIMIERO. Il progetto di ristrutturazione di Malga Fosse a Passo Rolle, dopo le critiche piovute da più parti, impazzando anche su Facebook, finisce ora nel mirino della Condotta Slow Food di Primiero. Ma questa volta le critiche arrivano con non poco senso dell’ironia. Slow Food ha, infatti, diffuso una lettera, come segnalato in una nota, «inviatagli da una vacca». Si tratta di una serie di spunti di riflessione e critica per voce, appunto, di una mucca al pascolo (quella relegata in un angolo di un rendering) che pensando un po’ a se stessa, spiega i motivi del suo dissenso riguardo i progetti, presentati al bando di concorso, degli architetti che hanno proposto le loro soluzioni nella ristrutturazione della Malga Fosse a Passo Rolle.

«Lasciatemi dire due parole – inizia la “lettera della vacca” – nella foto sono lì, in fondo a sinistra, riposo su erba troppo corta per essere mangiata, troppo verde per essere appetitosa, ma vi guardo, vi guardo in cagnesco. Non vi voglio parlare di estetica e di bello, perché la mia estetica e il mio concetto di bello sono molto diversi dai vostri, sono soggettivi, a me piacciono i tori "grigio alpini", ma ho amiche che preferiscono i "bruni, quindi non mi giro e commento l'opera alle mie spalle, sarebbe tempo perso, fate finta che mi piaccia, giusto per metterci uno zoccolo sopra». E poi la lettera continua con “dotte” spiegazioni di locuzioni quali “panorama, paesaggio, funzione dei luoghi …” , tutte presenti nel bando di concorso, nel quale si chiede di «concepire un edificio ed uno spazio esterno capace di costituire un centro di attrazione turistica sia nella stagione estiva che in quella invernale, funzionale agli ospiti. «Ed io? Io non conto nulla ? - si chiede la vacca/Slow Food - Le malghe sono nate per alloggiare le bestie mandate al pascolo. Slow Food ha impiegato tempo ed energia per fare di me vacca un esempio di "funzione dei luoghi”. Nel gennaio 2009 è nato il presidio del "Botiro di Primiero di Malga", un presidio che ha dimostrato (anche economicamente) che c'era un prodotto da salvare dall'estinzione, che un'altra agricoltura e un'altra produzione alimentare sono possibili, e che è un aiuto concreto ai nostri produttori e al nostro territorio. Un prodotto che ha pensato a me. Ma voi no. Vi siete dimenticati della filiera lattiero-casearia, del mio scopo e utilizzo. Avete fatto finta di non sapere che durante l'estate la maggior parte del latte di Primiero attraversa due volte al giorno Passo Rolle, che la funzione della Busa Bella (il vero contesto architettonico di Malga Fosse) è ed è stata quella di farmi pascolare liberamente per produrre latte. Avete consapevolmente limitato la riflessione sulla funzione di Malga Fosse richiedendo un locale pubblico le cui caratteristiche di alta qualità formale, architettonica e tecnologica potessero essere un punto di attrazione».

«Riflettere sulla funzione dei luoghi – conclude la vacca/Slow Food – dovrebbe essere imprescindibile in un contesto di progettazione ma forse una mandria di noi vacche ha più senso comune di una mandria di uomini».

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