Montagna e sport, la storia riletta attraverso bijoux e souvenir turistici d'epoca
É stata inaugurata lo scorso weekend la mostra "Tra le maglie dello sport. Un filo tra Milano, Cortina e i gadget del museo", che proseguirà fino al 1° marzo 26 al museo del Bijou di Casalmaggiore (Cremona).
Si tratta di un'iniziativa nell'ambito del progetto "Il villaggio olimpico delle biblioteche": una esposizione di bijoux d'epoca di sport invernali e souvenirs turistici montani realizzati dagli anni '30 agli anni '50 del '900 dalle fabbriche bigiottiere locali. L'allestimento è arricchito dalle creazioni in maglia e uncinetto a tema realizzate dal gruppo di partecipanti al corso Maglia Voglia realizzato dal museo lombardo dalla scorsa primavera. In mostra anche da vecchi strumenti e attrezzi per escursionismo e alpinismo, forniti anche dal Cai di Bozzolo (Mantova).
Il catalogo della mostra è costituito per la maggior parte da saggi inediti di uno dei maggiori esperti di storia dello sport in Italia, Sergio Giuntini.
«È finalmente il momento - si legge nella presentazione ufficiale - di dare luce a un piccolo patrimonio del Museo del Bijou di Casalmaggiore, quel gruppo di oggetti prodotti dalle fabbriche locali dedicati alla montagna: parliamo di placchette smaltate raffiguranti rifugi, distintivi da applicare agli alpenstock, ciondoli o medagliette dedicati a sportivi impegnati in sciate, schettinate, discese impervie, salti spettacolari, ed anche a piccoli montanari, zaini, piccozze, scarponi, stelle alpine e fauna d’alta quota.
Tutto materiale risalente agli anni dai Trenta ai Cinquanta del secolo scorso che veniva realizzato per conquistare gli appassionati di nuove discipline e località che prendevano sempre più piede dopo che l’espansione delle ferrovie e la costruzione di strade carrozzabili a inizio Novecento avevano reso accessibili le vette.
Tra le due guerre mondiali, con l’incoraggiamento dato dal regime fascista allo sport e al contatto con la natura, si diffonde l’escursionismo organizzato e subito dopo le montagne diventano meta turistica anche per la classe media: nascono quindi i rifugi alpini, le vie per camminate e percorsi ferrati, guide scritte e cartine dettagliate via via implementate dai più ardimentosi scopritori delle cime.
Un mercato nuovo da conquistare, per chi da almeno mezzo secolo produceva ciò che ora chiamiamo “gadget”: le Fabbriche Riunite Placcato Oro-Federale Galluzzi Maffei di Casalmaggiore si dedicano alla produzione (anche) di ciò che un montanaro può acquistare ed esibire per dimostrare la propria passione, ciò che lo “distingue”: i distintivi dei rifugi raggiunti si applicano sui bastoni da montagna, la spilla della località amata o di uno scarpone con i lacci si applica sul bavero della giacca, così come quella di sci e zaino, abbellita magari da una stella alpina o da un binocolo.
Abbiamo affidato l’apparato più corposo ed importante del catalogo al maggiore esperto di Storia dello Sport in Italia, Sergio Giuntini: a lui il compito di illustrare la genesi dei gadget olimpici, di un Quintino Sella con scarponi che fonda il Club Alpino Italiano, delle contese nelle scalate delle vette transfrontaliere... e di molto altro. E abbiamo dato spazio a chi la montagna a Casalmaggiore la ama da più vite, quasi vi fosse insita nel DNA, quindi Marco Vallari che ci riporta con testi e foto alle origini della sottosezione CAI di Casalmaggiore fondata dal nonno; Sonia Sbolzani, da sempre, con la famiglia tutta, appassionata di vette e della loro ancestrale “religiosità".
E a supporto della mostra, il brillante contributo delle “Magline” del Museo del Bijou, un gruppo affiatato di artiste/ apprendiste dei ferri e dell’uncinetto che hanno realizzato l’allestimento della Sala Zaffanella in tema: guanti, sciarpe, maglioni e cappelli, ovvio, ma anche stelle alpine, funghetti, calde coperte, candide borsette, cerchi olimpici, fiocchi di neve, montagne innevate, supporti per tazze e borracce...
L’aver partecipato al corso “Maglia Voglia” organizzato dalla primavera 2025 al museo, tenuto gratuitamente da Ornella Schiroli e da Daniela Moggia ha dato l’input alla creazione di originali decorazioni che rendono avvolgente e morbida la mostra. La mostra è inserita nel programma finanziato da Regione Lombardia “Giochi della Cultura” all'interno del progetto “Il villaggio sportivo delle biblioteche”, che coinvolge il Comune di Casalmaggiore e quelli di Albino (Bergamo), Belgioioso (Pavia) e Solaro (Milano)», conclude la nota, nel sito del museo.