Un milione e mezzo di euro per il teatro

All’ex Quisisana una struttura da 450 posti. Il consiglio comunale di Arco ha approvato la variazione di bilancio


di Gianluca Marcolini


ARCO. Come sono lontani i tempi in cui ad Arco e a Riva si discuteva di “terzo polo urbano” e si poneva quale priorità di legislatura – parole del neoeletto sindaco Paolo Mattei, due anni or sono – la demolizione dei “campanilismi” fra le due città. Oggi i centri “cugini” sono uniti solo sulla mappa, separati da un pugno di numeri civici e nulla più.

In realtà la distanza politica non è mai stata così rilevante e i rapporti istituzionali ricordano, per eccesso, quelli fra Stati Uniti e la vecchia Urss ai tempi della guerra fredda. Tutta colpa di un teatro, quello che ciascuna delle due municipalità vuole costruire sul proprio territorio.

Arco e Riva, infatti, stanno litigando, e non poco, per il finanziamento provinciale che premierà solamente una delle due iniziative (sarebbe inopportuno e moralmente inaccettabile, soprattutto di questi tempi, sovvenzionare due opere identiche in un territorio piccolo come il nostro, con un bacino d'utenza sufficiente malapena a giustificare una sola operazione).

La buriana è scoppiata qualche settimana fa, quando gli amministratori arcensi hanno deciso di trasformare il costruendo auditorium all'ex Quisisana in un teatro vero e proprio, da 450 posti. E senza tanto tergiversare sono saliti a Trento – nello specifico il sindaco Mattei e il suo vice Alessandro Betta – a battere nuovamente cassa alla giunta provinciale. A quel punto i colleghi rivani sono subito corsi a togliere la polvere dall'imponente progetto (soprattutto la torre scenica) del teatro da far sorgere accanto al Palazzo dei congressi, elaborato rimasto fin lì adagiato su qualche scrivania dell'ufficio tecnico comunale.

A quel punto è iniziata la contesa che oggi si arricchisce di un altro passo in avanti verso la “battaglia finale”. Il consiglio comunale di Arco, l'altra sera, ha approvato la variazione al bilancio di previsione che di fatto da il là alle modifiche progettuali all'ex Quisisana.

La variante in corso d'opera servirà a realizzare un vero e proprio teatro con 450 posti a sedere (invece dei 395 iniziali) che verranno ricavati tramite balconate e rivisitando gli spazi in platea.

I cambiamenti permetteranno la costruzione di un palcoscenico più grande, l'arretramento della parete di fondo e altre migliorie strutturali. Opere in più che comporteranno un esubero di spesa di 1,5 milioni di euro, a cui se ne dovranno aggiungere altrettanti per gli arredi.













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