Solteri, il presidio dei residenti «L’ex Atesina attende ancora» 

Promesse e soldi. Ieri hanno sfidato il freddo della sera per far sentire ancora la loro voce «Non vogliamo un cantiere eterno, servono altri tre milioni perché i progetti arrivino alla fine»


Daniele Peretti


Trento. Perché non ci si dimentichi di chi aspetta una “Piazza Atesina” e quindi la riqualificazione dell’area, ieri sfidando la rigida temperatura serale, un folto gruppo di residenti dei Solteri che fa riferimento al Comitato 3.0 si è ritrovato all’ingresso dell’ex sede del deposito Atesina di via Marconi. Un lungo striscione, poi pandoro con bibite e spumante. «Ci siamo autotassati – spiega Manuela – per organizzare un brindisi augurale, ma il punto è la “questione ex Atesina”. Fugatti, Andreatta e Gilmozzi hanno detto che questa è una priorità. Bene, dopo le parole devono arrivare i fatti». Al momento “ i fatti” sono i due milioni di euro che l’amministrazione comunale ha messo a bilancio, ma il Comitato ne chiede almeno altri 3 che vorrebbero veder inseriti tra le voci dell’assestamento del bilancio per il prossimo biennio. «Quello che non vogliamo è un cantiere eterno. Perché con 2 milioni di euro non si finirebbe nessuna opera di quelle previste. È necessario che a disposizione ci sia una cifra sufficiente per completare almeno una parte degli interventi previsti». I timori sono molti. A maggio ci saranno le elezioni e se non si da un senso a quei 2 milioni di euro che al momento sono solo una voce in bilancio, il rischio che il Comitato teme, è che possano essere dirottati verso altri interventi.

C’è poi il problema della permuta. «Il primo passaggio è quello del carotaggio del terreno per poter valutare il livello dell’intervento della bonifica. I lavori sono iniziati a carico della Provincia: è possibile che paghi un esame i cui esiti andranno a beneficio di terzi. Non vorremmo che la trattativa della permuta, sia stata già stata in qualche modo definita». Ma il Comitato 3.0 non è solo Solteri ed ex Atesina, ma è anche Magnete («Ci hanno promesso l’attraversamento pedonale, ma al momento non si è mosso nulla. Anche per questo chiediamo un preciso impegno») e Centochiavi. Di certo questi saranno temi caldi dell’ormai prossima campagna elettorale che il Comitato seguirà con la massima attenzione perché le sue battaglie non finiscano nel dimenticatoio. E se invece in campagna elettorale non se ne dovesse parlare? «Faremo pacificamente in modo che i nostri politici non se ne dimentichino». Intanto ieri sera il ritrovarsi all’ingresso di un capannone dismesso e a bordo strada, è stata la dimostrazione di come ai Solteri manchi uno spazio aggregativo come lo potrebbe diventare “Piazza Atesina”.













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