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Sciopero alla Pvb Solution: rischiano il posto in 81

Protesta davanti alla sede di Trento della società acquisita da Energon. Per la Fiom ci sono margini per ridurre gli esuberi



TRENTO. Nuovo sciopero questa mattina alla Pvb Solution, acquisita da Energon, dopo che l'azienda ha fatto saltare nei giorni scorsi il tavolo della trattativa sul piano di esuberi e ristrutturazione e ha dato disdetta unilaterale della contrattazione aziendale. Alla protesta, con presidio - assemblea davanti alla sede della società a Trento, hanno aderito molti lavoratori, non solo trentini, ma anche degli altre sedi.

Attualmente rischiano il posto 81 persone su 188. Ci sarebbe la possibilità che gli esuberi si riducano a 44, ma Pvb Solution procederebbe in maniera unilaterale sui licenziamenti. Una posizione che lavoratori e Fiom del Trentino giudicano irricevibile.

“La proposta dei lavoratori è che sui licenziamenti si proceda rispettando il criterio della non opposizione”, spiega Manuela Terragnolo, segretaria della Fiom del Trentino. "Ci sono comunque margini per riaprire il confronto sulla base di alcuni presupposti e cioè che l'azienda non proceda a licenziamenti coatti, che si attivi un periodo di 12-18 mesi di cassa integrazione straordinaria per dare tempo ai lavoratori di trovare una nuova occupazione e che i tagli retributivi previsti non siano irreversibili".

Questi punti saranno sul tavolo del confronto tra rappresentanti dei lavoratori e vertici aziendali nel tentativo di arrivare ad un accordo condiviso da sottoscrivere domani nell'incontro già programmato presso il ministero del Lavoro.













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