Sanità

Punti nascita, Borgonovo Re tira dritto

L'assessora: "Gli standard di qualità e sicurezza restano i 500 parti all'anno"



TRENTO. "Invidio l'Associazione Parto per Fiemme che ha già ricevuto comunicazioni dal Ministero. Ma la lettera inviata da Roma - che noi abbiamo potuto vedere solo questa mattina - è molto più complessa di quanto si è appreso nei giorni scorsi. Il tema dei punti nascita è aperto, ma non vogliamo prescindere dagli standard di qualità e sicurezza che restano quelli definiti dall'accordo Stato e Regioni. Ed è a questi standard che ci dobbiamo attenere". L'ha detto oggi l'assessora Donata Borgonovo Re a margine del convegno in corso questa mattina all'auditorium dell'azienda sanitaria dedicato alla sanità nell'epoca della spending review. La giunta provinciale resterà quindi in attesa di una risposta ufficiale al quesito posto dalla Provincia sulla possibilità di mantenimento (o meno) dei punti di nascita negli ospedali territoriali trentini.













Scuola & Ricerca

In primo piano