LA POLEMICA

Mellarini: "Roma non tocchi la nostra protezione civile"

L'assessore inaugura la sede dei Nuvola a Pergine e rivendica l'autonomia da Roma dei nuclei trentini


Roberto Gerola


PERGINE. Le massime autorità amministrative e alpine hanno presenziato ieri all’inaugurazione della nuova sede del Nuvola Valsugana a San Cristoforo, nel capannone ex Alpefrutta, dove l'assessore Tiziano Mellarini ha rivendicato l'autonomia dei nuclei trentini da Roma. Una prova del ruolo che la protezione civile della sezione Ana di Trento riveste nell’ambito provinciale, ma anche nazionale. Si tratta di una struttura che per 600 metri quadrati circa sarà appunto occupata dal Nuvola Valsugana con i suoi automezzi, le sue attrezzature e la sua settantina di volontari guidati dal caponuvola Giorgio Paternolli (sono 470 a livello trentino). A celebrare l’evento, anche il presidente della giunta provinciale Ugo Rossi e l’assessore Tiziano Mellarini con il capodipartimento della protezione civile Roberto Bertoldi e il responsabile “Grandi Rischi” Gianfranco Cesarini Sforza. Con loro il presidente Sezionale Ana Maurizio Pinamonti e il presidente del centro volontariato alpino Giuliano Mattei. A fare da contorno una trentina di gagliardetti per altrettante delegazioni di alpini, dirigente Ana, ma soprattutto le rappresentanze degli altri dieci Nuvola. che operano nel Trentino e proveniente da tutte le valli. Tra i discorsi, quello di Mellarini, il più significativo: «Noi di Trento diciamo no all’ipotesi di centralizzazione a Roma della protezione civile, ha detto, Roma vuole togliere la responsabilità della Protezione civile ora in capo alle Regioni e alle Province, ma noi ci opponiamo e non siamo soli in questa battaglia perché anche le altre Regioni sono contrarie. Noi siamo in grado di gestire al meglio gli interventi in caso di calamità, noi sappiamo agire nella solidarietà e i fatti lo dimostrano». Poi, nel sottolineare ancora una volta il ruolo delle penne nere, la loro azione solidale, la loro disponibilità ha ricordato che “stiamo completando il quadro delle sedi secondo le necessità in tutte le valli”. La manifestazione era iniziata come vuole la tradizione alpina: alzabandiera e recita della preghiera dell’alpino. Poi, Paternolli ha dato lettura della “storia” del Nuvola Alta Valsugana, divenuta poi “Valsugana” ricordando che fu costituita nel 1988 e che Pinamonti fu il primo capo nuvola; ha ricordato il peregrinare della sede, le difficoltà incontrate, ma anche gli interventi sul territorio trentino e nazionale; ha ricordato enti e privati che hanno contribuito a dare una sede operativa, ma citando anche la soddisfazione per avere ora una sede definitiva. Ha concluso dicendo: «Le strutture e i materiali sono sicuramente importanti, ma quello che fa veramente la differenza cono gli uomini». Dopo di lui, Giuliano Mattei che ha evidenziato come la sede sia la seconda casa per i volontari alpini e “amici” e che i Nuvola operano come sezione Ana all’interno della Pc provinciale. Quindi il presidente Pinamonti che con emozione ha ricordato il momento della fondazione e ancora prima (insieme a Paternolli) gli interventi con i primi Nuvola. Ha ringraziato vigili del fuoco volontari, Cri, soccorso alpino che operano insieme alle penne nere. Poi, il saluto del sindaco di Pergine, Roberto Oss Emer (presente con altri sindaci della Valsugana), del responsabile Roberto Bertoldi e infine del presidente Rossi: «Siete un vanto per il Trentino, ha detto, e le vostre azioni sono la risposta a chi dice che la nostra autonomia è anomala. Come alpini siete punto di riferimento». Dopo la benedizione impartita da don Carlo Hoffman, alpino e assistente spirituale del Nuvola, il “rompete le righe” per la festa.













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