Incidenti, ecco i punti critici

Il giovedì alle 17 scontri al top. Ciclisti a rischio agli incroci



ROVERETO. Il giorno critico è il giovedì. L'ora, le 17. A Rovereto, nel giro di cinque anni, dal 2006 al 2010, la maggior parte degli incidenti stradali si è condensata in quel giorno (273) e a quell'ora (153). Complessivamente, i sinistri sono arrivati a quota 1575, con 709 feriti (circa 1000 gli incidenti dove le persone coinvolte se la sono cavata senza un graffio) e 2 morti (entrambi pedoni investiti da automobili). E dire che in 1126 casi era pure bel tempo.

Sono alcuni dati di un'analisi puntuale svolta dalla Caire di Reggio Emilia, la cooperativa di architetti e ingegneri che per conto del Comune ha il compito di stendere il primo piano della mobilità urbana (il Pum). Numeri e grafici pubblicati nel sito internet dell'urban center all'indirizzo www.urbancenter.rovereto.tn.it

Va detto che i dati non prendono in considerazione la notte in quanto sono forniti dalla polizia municipale che, in questo arco di tempo, "stacca". Comunque, risultano assai indicativi che delineano una mappa precisa dei punti critici per automobilisti (rotatorie e incroci) e ciclisti (coinvolti spesso in incidenti). Dove gli automobilisti rischiano di più (sempre secondo le statistiche) è alla rotatoria sulla quale confluiscono via Benacense e via Abetone a Lizzanella. Qui si sono registrati più di una decina di incidenti con oltre 5 feriti. Ma anche dalle parti dello stadio non si scherza, con l'aggravante che, in alcuni casi, sono stati coinvolti anche ciclisti. Stessa situazione in piazzale Orsi alla stazione ferroviaria, snodo di flusso veicolare notevole e quindi potenzialmente, e nei fatti, pericoloso.

La mappa indica anche l'incrocio tra via Benacense e via Circonvallazione come quello tra quest'ultima e via Maioliche, zone a rischio comprovato, dai fatti. Anche davanti alla chiesa di Santa Maria, l'incrocio tra via Trieste e via Rovigo e quello tra via Benacense IIª e la statale che porta al Garda, sono zone "difficili". Non da meno la rotatoria dell'Orvea su via Abetone, quella della Metalsistem, l'incrocio tra via Fontana e corso Rosmini e il ponte sul Leno che porta in via Dante dove ci sono due passaggi pedonali.

Per quanto riguarda la tipologia d'incidente più diffusa è quella dello scontro frontale laterale (in pratica agli incroci tra due macchine). Scontri che avvengono, soprattutto, sulle rette (oltre 850 con ben 352 feriti). La casistica comunica che il picco di "botte" si è registrato nel 2007 con una riduzione del 25% l'anno successivo. Dal 2008 il numero di sinistri e feriti è rimasto pressoché costante.













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