Frana, chiusa la strada per Serrada

La parete rocciosa si è sbriciolata sopra Valduga, nessuna vittima per il crollo


Giuliano Lott


TERRAGNOLO. Ha sentito un rombo profondo, e pochi istanti dopo ha visto rotolare sulla strada enormi massi. Uno si è quasi conficcato nell'asfalto, gli altri sono precipitati fino in fondo la stretta valle in cui scorre il Leno. Roberto Folgarait, di Piazza, ha subito chiamato i pompieri avvisandoli della frana. Ora la strada provinciale 2 di Terragnolo è chiusa. La frana si è verificata alle 10.35 di domenica, proprio il giorno di Natale. Se l'enorme massa rocciosa non ha travolto qualcuno lo si deve solo alla buona sorte. Roberto Folgarait, titolare del ristorante Posta Vecchia di Besenello ma residente a Terragnolo, è stato graziato. La causa, pare accertato dai geologi della Provincia, che già nel pomeriggio del 25 dicembre hanno sorvolato la zona in elicottero individuando il punto di distacco, sarebbe il brusco sbalzo termico che dal gelo dei giorni precedenti è passato ad alcuni gradi sopra lo zero a partire da sabato. Un'inversione termica che deve aver influito in maniera decisiva sul distacco di un'intera parete di roccia posta una sessantina di metri sopra la strada, in un punto che dista a poco meno di 100 metri dall'ultima abitazione della frazione Valduga. Anche qui, la fortuna è stata benevola: nessuna casa coinvolta dallo smottamento. Sulla provinciale 2 sono rimasti tra i 4,5 e i 5 metri cubi di roccia, che comprendono un robusto masso. Il resto - una cubatura almeno tripla - è finito nel Leno. Ieri le prime opere di disgaggio, oggi nuovo sopralluogo dei geologi. La strada per ora rimane chiusa.

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