Carosello Tonale, fermi 10 impianti per sciopero

Nuova protesta ieri dalle 8 alle 11.30 degli addetti alle piste da sci. La Filt Cgil: «Non si possono tenere i lavoratori alla gogna con la scusa degli alberghi pieni»


di Alessia Zanon


TONALE. Si è svolta ieri la seconda giornata di sciopero dei lavoratori della società  Carosello Tonale spa. L'adesione allo sciopero è stata la stessa (21 addetti su 23) della prima giornata di sciopero organizzata per venerdì scorso, dopo che le trattative con l'azienda per il rinnovo del contratto di secondo livello si erano interrotte. Era chiusa tutta l’area del ghiacciaio Presena (4 impianti), tutta l’ area trentina del Tonale (4 impianti), la zona bresciana di competenza della Carosello (altri 2 impianti).

Con le due manifestazioni di sciopero (dalle 8 alle 11.30) i lavoratori hanno voluto ribadire la necessità  di rispettare la loro dignità  e l'inaccettabilità delle proposte arrivate dall'azienda che prevedono una sostanziale riduzione tra i 3.000 ed i 6.000 euro annui sulla retribuzione di ciascun lavoratore.

Con la prima giornata di sciopero spiegano dalla Filt Cgil, i lavoratori che hanno aderito, il 90% di quelli operativi, hanno voluto lanciare un segnale alla società  Carosello affinché i vertici della stessa riflettessero sulla situazione venutasi a creare. Non essendoci stati cambi di posizione da parte della società, lo sciopero è proseguito nella mattinata di ieri (nonostante le pressioni psicologiche, arrivate anche da parte di operatori del settore turistico, alle quali sono stati sottoposti gli scioperanti).

«I lavoratori - spiega Paolo Sboner segretario della Filt Cgil - non vogliono esasperare la situazione, ma l'azienda deve capire che la questione è importante e non può farne una questione d'orgoglio. I lavoratori hanno sempre manifestato la volontà di trattare».

La richiesta avanzata in forma scritta da Rsa e Filt Cgil, durante l'incontro tenutosi giovedì nella sede di Confindustria, prevedeva di adottare una soluzione simile a quella già  sottoscritta con la società  Funivie Folgarida Marilleva spa, che posticipa la disdetta del contratto aziendale fino ad ottobre 2014, allo scopo di poter aprire una trattativa seria sulla questione. La società   tuttavia non ha accettato.

«Dopo le due giornate di sciopero - conclude Sboner - si sta lavorando per aprire un tavolo di lavoro con la Provincia per risolvere la questione, visto che comunque nella società   sono stati investiti anche soldi pubblici. Non si possono tenere alla gogna i lavoratori, con la scusa che gli alberghi sono comunque pieni, dato che i turisti per sciare possono utilizzare gli impianti delle altre società  presenti al Tonale ( Sit di Ponte di legno e Sinval privata, ndr)». I vertici della società negano, infatti, che ieri ci siano stati disagi per gli utenti visto che gli impianti delle altre società  del Passo del Tonale hanno funzionato regolarmente e dopo le 11.30 hanno ripreso a girare anche quelli dalla Carosello.

«Non ci sono state disfunzioni - spiega il presidente della Carosello, Giacinto Delpero - Chi ha acquistato il giornaliero ha potuto sciare regolarmente. Abbiamo resistito anche oggi».













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