Canzoni di guerra e canti di pace a Bieno

Una doppia serata per il centenario del primo conflitto mondiale: nella prima le note dei cori legate all’evento bellico, nella seconda musica pacifista di oggi


di Silvia Fattore


BIENO. “Canti di guerra...e note di pace” è il titolo del progetto musicale che verrà realizzato a Bieno il 7 e 8 agosto nel suggestivo anfiteatro del parco fluviale del paese. La manifestazione, che è stata finanziata dalla Provincia per il 50% con circa 8 mila euro, rientra nelle iniziative di commemorazione del centenario della Prima guerra mondiale e ha l'obiettivo di riportare alla memoria gli anni del conflitto ma in una maniera originale, ovvero attraverso la musica. E quale paese se non Bieno, che ha sempre avuto una particolare attenzione al mondo musicale, poteva avere un'idea così?

«Nel concreto - spiega l'Assessore di Bieno che ha ideato e seguito il progetto, Luca Guerri - il progetto prevede due serate di musica dal titolo appunto “Canti di guerra...e note di pace. Nella prima giornata canteranno esclusivamente cori di montagna che riporteranno alla memoria le tradizionali “canzoni di guerra”, in particolare quelle legate al primo conflitto mondiale. In questo caso i cori coinvolti saranno Coro “Valbronzale” di Ospedaletto, Coro “Cima Vezzena” di Levico Terme, e un terzo coro ancora da definire. La seconda giornata, invece, saranno protagonisti giovani artisti e band che, alternandosi sul palco, si esibiranno con un repertorio di canzoni proprie o cover che richiamano al grande valore della pace. In questo caso gli artisti sono: Eterogenea (folk), “Le Origini Della Specie” (rock), “Milo Brugnara” (cantautore) e “Rebel Rootz” (reggae). Dietro i cantanti uno schermo gigante dove passeranno le immagini prima sul conflitto e poi nella seconda serata sulla pace».

«Per noi - prosegue Guerri - aver ottenuto questo riconoscimento è un forte motivo di orgoglio. Chiaramente debbo ringraziare chi, al mio pari, ha creduto e sostenuto tale progetto, in primis la Comunità di Valle. La musica quale collante tra passato e presente, in un iniziativa che intende unire generazioni diverse le quali, cantando, ritrovino il piacere di fare cultura, stare assieme e coltivare i valori delle nostre tradizioni, della convivenza e della pace».

Soddisfatto anche l'assessore di Comunità, Giuseppe Corona. «Siamo molto contenti che questa iniziativa sia stata finanziata in parte dalla Provincia, perché si tratta di un'idea originale che attirerà anche i giovani». Non solo. Come ha detto Daina Boller, referente tecnico-scientifico per il Centenario in Valsugana e Tesino, «con questo progetto si affronta il tema della guerra non dal punto di vista storico-militare, ma da un aspetto, quello musicale, davvero particolare».













Scuola & Ricerca

In primo piano