VERSO FERRAGOSTO

A casa sette trentini su dieci

Molti restano a casa e chi parte si gode appena qualche giorno di relax


Jacopo Tomasi


TRENTO. Due trentini su tre non si godranno le vacanze estive. Dopo l’allarme lanciato da Federalberghi («la metà degli italiani resterà a casa»), sono i dati a parlare chiaro. Prendiamo ad esempio i consumi idrici: sono diminuiti nella prima settimana d’agosto (236.000 metri cubi contro i 408.000 di giugno), ma non così tanto da far pensare ad una città deserta. Stesso discorso per la produzione dei rifiuti: i mezzi di Trentino Servizi in questi giorni hanno raccolto 1.090 tonnellate, poco meno delle 1.200 di giugno. Anche per i trentini le vacanze sono un sogno.

 L’aria di mare, il silenzio della montagna o la vita caotica di una metropoli sono destinati a restare solo un miraggio. Qualcosa da immaginare navigando in internet. Secondo uno studio di Federalberghi il 51% degli italiani passerà l’estate a casa. E la situazione non cambia per i trentini. Sono pochi quelli che si possono permettere la classica vacanza d’agosto. «Molti meno rispetto agli anni scorsi», avverte Natale Rigotti, presidente degli albergatori. E anche i dati supportano questa versione. Durante la prima settimana d’agosto a Trento sono stati consumati 236.000 metri cubi d’acqua. Il 42% in meno rispetto ai 408.000 metri cubi consumati nell’ultima settimana di giugno. Questo significa che la gente in città è diminuita, ma, facendo una media anche con la raccolta dei rifiuti, si capisce che appena un trentino su tre riesce a godersi le ferie estive. Sette su dieci, infatti, restano a casa.
 Un tempo le ferie d’agosto erano un classico, adesso rischiano di diventare un privilegio. Anche per i trentini. Sono sempre meno le famiglie che si possono permettere viaggi, mentre aumentano quelli che devono posticipare le ferie ai periodi di bassa stagione. E chi può concedersi una “fuga” deve accontentarsi di qualche giorno in località non troppo lontane. Come spiega Natale Rigotti dell’Associazione Albergatori. «La sensazione è che ci si muova meno. Chi può partire fa ferie più corte, ma c’è anche chi preferisce restare a casa e posticipare le vacanza all’autunno quando i prezzi sono bassi». Sono in molti ad essere costretti a rinunciare al sole estivo per volare in vacanza nel cuore dell’autunno, come spiega Laura Bolgia, dell’Agenzia Bolgia. «In vacanza ci va chi aveva prenotato occasioni in primavera, ma quelli che hanno aspettato l’ultimo momento preferiscono restare a casa». Non pochi, come conferma Duccia Pompermaier dell’Agenzia Viaggi del Sogno. «Sono molti meno i trentini che si muovono e per lo più fanno vacanze di pochi giorni puntando su mete vicine».

 Secondo una statistica di qualche anno fa sembrava che tre milioni di italiani, per non fare brutta figura, facessero addirittura finta di partire: salutavano parenti e amici, compravano souvenir al supermercato e si chiudevano in casa simulando le ferie in qualche località esotica. Adesso non c’è nemmeno più bisogno di far finta, tanto le vacanze sono affari d’elité.
 













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