Segno, solo cinque iscritti l’asilo rischia di chiudere 

Il servizio. I piccoli che da settembre potrebbero usufruirne sono di più, ma molti genitori  hanno preferito le scuole d’infanzia di Taio e Mollaro. Forno: «Non ci sono vincoli per le famiglie»


Fabrizio Brida


Segno. È a forte rischio chiusura la scuola dell’infanzia di Segno. Ad oggi risultano infatti soltanto cinque bambini iscritti, e se tali rimarranno significa che il prossimo settembre le porte dell’asilo potrebbero restare chiuse.

La struttura, ampliata e ristrutturata a metà degli anni Novanta, può ospitare fino a 42 bambini e raccoglie un bacino d’utenza che comprende, oltre a Segno, anche Vion e Torra, tutte frazioni di Predaia. L’aspetto che fa un po’ riflettere riguardo alla vicenda è che i bambini potenziali, se si considera la fascia d’età interessata nei tre paesi, sarebbero ventuno. Ma di questi solamente cinque si sono iscritti alla materna di Segno.

Negli ultimi anni, infatti, si è assistito a un vero e proprio esodo verso le vicine scuole dell’infanzia di Taio e di Mollaro, dovuto alle scelte (del tutto legittime) da parte dei genitori di iscrivere i propri figli in altri istituti. Il rischio, ora, è però che il paese di Segno perda un servizio importante.

Sulla questione ha voluto far luce l’amministrazione comunale che, anche se non coinvolto direttamente negli aspetti decisionali, visto che a stabilire l’eventuale chiusura dell’asilo sarà la Provincia, è stato chiamato in causa nel momento in cui un servizio del territorio corre il rischio di scomparire. «Da parte della consulta di Segno ci era arrivata una richiesta d’incontro – spiega il sindaco Paolo Forno –. Incontro che c’è stato e che ha visto la presenza anche della coordinatrice Ute Pancher. Purtroppo per la scuola dell’infanzia di Segno parlano i numeri: le iscrizioni sono ridottissime, molto al di sotto della soglia minima per garantirne l’apertura».

Come riportato dal sindaco, tra l’altro, dal punto di vista normativo non esiste nessun vincolo che impone alle famiglie di iscrivere i bambini alla scuola materna di riferimento, quella del paese di residenza. «In questo senso non vengono assolutamente infrante delle regole – continua Forno –. Sono scelte personali, ed è difficile entrare nel merito delle motivazioni che spingono i genitori a optare per l’una o per l’altra scuola. Certo dispiace che la scuola dell’infanzia rischi di chiudere, anche perché verrebbe a mancare un servizio al paese. Bisogna comunque fare i conti con la realtà e i numeri sono dati oggettivi».

Nulla di definitivo è ancora stato stabilito da parte della Provincia. La sensazione, tuttavia, è che quasi certamente, il prossimo settembre, il cancello d’ingresso all’asilo di Segno resterà chiuso.













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