mezzolombardo 

«Cibo e ambiente, basta sprechi» 

L’appello di Assfron all’incontro con gli studenti dell’Istituto Martini



MEZZOLOMBARDO. L’organizzazione meteorologica mondiale che fa capo all’Onu ha lanciato l’altro ieri l’allarme sull’enorme aumento di CO2 nell’atmosfera che si è verificato nel 2016, con un più 50%. Le conseguenze sul clima di questo aumento non sono ancora del tutto valutabili ma si preannunciano drammatiche. Ad affermarlo ieri mattina all’Istituto Martini di Mezzolombardo è stato Carlo Bridi, aprendo l’ultimo dei 3 seminari organizzati dall’Istituto con il coinvolgimento di 14 classi di prima, seconda e terza dell’indirizzo sportivo. Numerosi gli insegnanti coinvolti con il coordinamento del professor Francesco Covato.

Tema degli incontri proposti da Assfron, il rapporto fra cibo, salute, incidenza degli sprechi sulle emissioni di CO2, fame dall’altra parte del pianeta e sprechi nell’altra, affrontandolo anche con l’ausilio di un video realizzato ad hoc. Relatori oltre a Bridi, segretario di Assfron, la dottoressa Albina Andrenacci e il dottor Dario Piccoli, pediatri con oltre 40 anni di esperienza nel campo, che hanno confrontato a lungo la dieta alimentare dei nostri nonni con quella attuale cogliendo molti aspetti positivi, primo fra tutti il km zero e la valorizzazione dei prodotti del territorio: «Il vostro stile di vita e il vostro rapporto con il cibo influenzeranno non solo la salute per l’intera vostra vita, ma anche la salute dell’ambiente sempre più compromessa per responsabilità umana - hanno affermato - dobbiamo mangiare di tutto con un forte richiamo al consumo di frutta e verdura, alla base di tutte le piramidi alimentari assieme ai cereali che hanno altrettanta importanza. Certo, anche carne sia bianca che rossa non può mancare nella dieta mediterranea alpina, ma anche il pesce è molto importante. Sono questi i mattoncini per una crescita corretta».

Sul tema dello spreco delle risorse forte è stato il richiamo del segretario di Assfron: «Sprechiamo 173 kg di cibo a testa l’anno, anche lo spreco nelle mense specialmente in quelle che non dispongono di cucina interna è enorme e va dal 25 al 40%. Il costo degli sprechi supera i 143 miliardi di euro, ma sprechiamo anche una quantità enorme di acqua compresa quella che serve per produrre i cibi che poi buttiamo». Bridi ha quindi ricordato l’importanza dell’economia circolare in base alla quale nulla si butta nulla si distrugge, ma tutto viene rimesso in circolo procurando un beneficio economico a livello Ue di 1800 miliardi entro il 2030. Ma per salvare il pianeta ciascuno di noi deve fare ogni giorno la propria parte partendo dalle piccole cose di ogni giorno». Ha quindi sottolineata l’importanza della collaborazione di Assfron con il progetto Euregio Ambiente “Alimenti& Salute”, del quale è capofila la Fondazione Mach, presente all’incontro con la coordinatrice dell’area nutrizione Francesca Fava e con Anna Eriksson, responsabile dell’organizzazione di eventi con bambini e ragazzi.













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