Sulle Dolomiti 

La proposta di Anesi:  «La vignetta per i passi»

Fassa. Michele Anesi, già segretario politico Ual, da cittadino di Fassa e interessato al futuro della valle si chiede se quest’estate cosa verrà fatto in Val di Fassa per tutelare i passi dolomitici...



Fassa. Michele Anesi, già segretario politico Ual, da cittadino di Fassa e interessato al futuro della valle si chiede se quest’estate cosa verrà fatto in Val di Fassa per tutelare i passi dolomitici e la viabilità? Egli ipotizza l’introduzione di una vignetta come in Austria.

“Sono numerosi i nostri passi dolomitici – scrive Anesi - l’obiettivo è quello di tutelarli e rispettarli. A volte però, specialmente nei mesi estivi, la nostra buona volontà non basta. È parecchio il traffico che alimenta le nostre strade ladine ed è per questo che creare una viabilità che sia davvero green è una priorità che non è possibile più rinviare. Uno dei metodi più diffusi è quello del pagamento di “vignette” o bolli per poter attraversare i nostri passi, con ovvia esclusione per i residenti. Si tratta di un tipo di vignetta – già in esercizio presso l’Austria e altri Paesi confinanti – che permetterebbe di far ottenere allo Stato o alla Regione responsabile un introito che poi potrà essere reinvestito per la creazione di altre opere innovative”.

Fra i benefici della “vignetta” per Anesi ci sono, oltre le risorse economiche, anche un cambiamento del comportamento dei turisti che pagando saranno stimolati a comportarsi in maniera più rispettosa nei confronti della montagne.

Fra i progetti proposti da poter fare con gli introiti ci sono parcheggi, aree di sosta e anche opere strategiche per i passi e il fondo-valle.

“Non si tratta di speculare sulle nostre montagne – spiega Anesi - ma anzi, al contrario, di difenderle per rinvestire tutte le risorse su di esse e renderle sempre migliori. Per fare ciò però c’è bisogno di una sinergia di intenti con le Province di Trento e Bolzano, con la Regione Veneto e la Regione del Trentino Alto Adige. L’obiettivo dovrebbe essere comune e in direzione di una viabilità davvero green tra le varie zone della nostra stupenda Val di Fassa. La ridistribuzione delle risorse dovrà poi essere equa nei vari Comuni, e ognuno di essi si preoccuperà di reinvestirle per la costruzione di opere strategiche che fruttino sviluppo ed economia al nostro territorio”. V.R.













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