Tappa a Hart, Almeida resta rosa 

Attacco al leader. Il vincitore di tappa sale al quarto posto mentre l’olandese Keldermann mette alla frusta il portoghese leader della classifica generale, che mantiene il primato per soli 15 secondi. Niente da fare per Nibali e Pozzovivo giunti al traguardo staccati, rispettivamente, di 1’38” e 1’54”



Piancavallo (udine). Tao Geoghegan Hart ha vinto la tappa e ha regalato la quinta vittoria al Team Ineos al Giro d’Italia numero 103. Wilko Keldermann ha messo alla frusta i compagni di squadra e ha staccato Joao Almeida, che ha stretto i denti e per 15” ha mantenuto la maglia rosa. Sono i nomi e i volti dei tre grandi protagonisti della frazione con arrivo in salita a Piacavallo. Tutti e tre vincitori, ognuno a modo proprio.

I battuti di giornata, invece, sono Vincenzo Nibali e Domenico Pozzovivo: in tanti aspettavano un loro attacco, ci speravano. Entrambi si sono staccati e, salvo colpi di scena, dovranno accontentarsi delle posizioni di rincalzo nella classifica generale. Presto per dirlo, a fronte di un’ultima settimana ricca di insidie, ma le indicazioni raccolte ieri non lasciano grande spazio ai sogni di gloria. L’impressione è che, con il Geogegan Hart visto ieri, il siciliano avrà vita dura anche per conquistare un posto sul podio. Lo dice la classifica: il messinese al momento è settimo.

L'ultima settimana di corsa - e Nibali questo lo sa bene - è da sempre quella decisiva. La realtà di Piancavallo, intanto, ha detto che l’olandese Keldermann è il più brillante in salita, spalleggiato da un Hindley che va altrettanto forte, non a caso terzo nella generale a 2’56” da Almeida. Il 24enne australiano ha imposto un ritmo indiavolato lungo l’ascesa finale: i primi ad alzare bandiera bianca sono stati Fuglsang e Pozzovivo. Poi è toccato a Pello Bilbao, a Vincenzo Nibali e a Rafal Majka.

Ripreso l’ultimo dei fuggitivi di giornata, l’australiano del Team Ineos Rohan Dennis, la corsa si è infiammata sulla salita conclusiva di Piancavallo, 14,5 chilometri al 7,8% di pendenza media, con una prima parte più impegnativa e un tratto conclusivo più “pedalabile”.

Sembrava il terreno ideale per Nibali, lo è stato invece per Keldermann, trainato dall’indiavolato Hindley. A 8 chilometri dal traguardo Nibali e compagnia erano già attardati: 1000 metri dopo ha cominciato a perdere colore in viso anche Almeida, che ha comunque stretto i denti e ha mantenuto a vista i battistrada.

Al comando, a quel punto, sono rimasti in tre, Hindley, Keldermann e il 25enne britannico Tao Geoghegan Hart. Il duo della Sunweb ha cercato di mettere più luce possibile tra sé e la maglia rosa, che però non è naufragata. Keldermann ha sacrificato le ambizioni di vittoria di tappa per tentare l’assalto alla leadership, guidando il terzetto di testa nel finale. A alzare un dito verso il cielo, con dedica all’ex direttore sportivo Nicolas Portal (recentemente scomparso), è stato Geoghegan Hart, che ha regalato il quinto successo al Giro 2020 al Team Ineos Grenadiers, bravo a reinventarsi dopo l’abbandono forzato del capitano Geraint Thomas. Il nuovo leader è proprio il vincitore della frazione di Piancavallo, che ora ha la top 3 della generale nel mirino.

Nibali ha chiuso a 1’38” dal vincitore di giornata, in un gruppetto con Pello Bilbao e Fuglsang, con Pozzovivo a 1’54”. Il siciliano ora è settimo in classifica a 3’50” da Almeida. Un gap difficile da colmare. Oggi c’è il secondo giorno di riposo. Domani la sedicesima tappa, 229 chilometri molto mossi, da Udine a San Daniele del Friuli. L.F.

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