Ciclismo

Prima mossa per il Giro a Passo Vezzena

Dopo i contatti informali, Ravelli (Apt Valsugana) e Rech (Apt Alpe Cimbra) hanno fatto richiesta a Rossi e Dallapiccola


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. La notizia l’avevamo data in esclusiva subito dopo le tappe di Andalo e Molveno della scorsa edizione: l’Apt Valsugana e Alpe Cimbra sono pronte a unire gli sforzi per portare il Giro d’Italia sull’altopiano del Vezzena, con la suggestione di una salita unica come quella del Menador. Dopo i contatti informali con l’amministratore unico di Trentino Marketing, Maurizio Rossini, ed il direttore della Corsa Rosa, Mauro Vegni, andati in scena dopo l’arrivo di Andalo, i presidenti delle due Aziende di promozione turistica, Stefano Ravelli e Michael Rech, hanno compiuto un primo, importante, passo formale: una lettera, inviata al presidente della giunta provinciale, Ugo Rossi, all’assessore al Turismo della Provincia autonoma di Trento, Michele Dallapiccola, ed allo stesso Rossini, con la quale i due consorzi turistici propongono l’organizzazione della tappa, con gli onori – e gli oneri – che questa comporta. Ravelli e Rech fanno riferimento all’edizione 2017 o 2018 del Giro d’Italia, ma – come abbiamo più volte anticipato – per il prossimo anno sembra destinata ad essere esaudita la richiesta – inevasa da qualche anno – della Val di Fassa, con un arrivo a Passo Pordoi. Ma il 2018 sembra scadenza quasi perfetta, tenendo conto dell’anniversario della fine della prima guerra mondiale: Passo Vezzena, già confine imperiale, fu infatti importante teatro di guerra tra il 1915 ed il 1916, con episodi rimasti nella storia quali la presa di Forte Lusern e la battaglia del Basson.

Insomma, un’occasione importante per la promozione turistica della Valsugana e dell’Alpe Cimbra – con la sua minoranza linguistica – ma anche di un prodotto d’eccellenza quale il formaggio Vezzena, magari allargando la collaborazione alla vicina Asiago, assieme alla quale le due Apt hanno già organizzato eventi quali lo stesso Giro d’Italia, i Mondiali di orienteering, la Coppa Europa di sci alpino ed altri ancora.

Ma, parlando di ciclismo e di Corsa Rosa, l’aspetto più importante – e lo diciamo da appassionati, dopo averne parlato agli stessi Ravelli e Rech – resta la salita del Menador o Kaiserjägerstrasse, tratto inedito per il Giro d’Italia, con le sue pendenze “cattive”, una sede stradale particolarmente stretta, le gallerie... una strada letteralmente rubata alla montagna: chi l’ha percorsa anche solo una volta in bicicletta sa di cosa parliamo.

Twitter: @mauridigiangiac

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