Sci alpinismo

Magnini e Nicolini, l’oro e l’argento

I due giovani trentini ancora a medaglia nella vertical race dei Mondiali di Alpago e Piancavallo



ALPAGO/PIANCAVALLO. Davide Magnini è nuovamente d’oro, Federico Nicolini è d'argento. I due trentini in gara ai Mondiali di sci alpinismo di Alpago-Piancavallo, entrambi già campioni del mondo della gara individuale, non hanno tradito le attese nella vertical race, con Magnini che si è confermato leader indiscusso della categoria Junior e Nicolini che ha centrato un settimo posto assoluto di grande spessore nella gara maschile, secondo degli Espoir (Under 23) e dunque medaglia d’argento.

Impegnativo e ricco di cambi di ritmo il percorso di gara, che per le prove maschili prevedeva 560 metri di dislivello. Magnini, vermigliano del Cs Esercito, non ha conosciuto avversari, primo con il tempo di 25’51” e capace di rifilare ben 39” di distacco al secondo classificato, il tedesco Stefan Knopf (26’30”), mentre il bronzo è finito al collo del belga Maximilien Drion Du Chapois (26’43”). Nella stessa gara, nono posto per il primierotto Enrico Loss, già bronzo nella individuale.

Non è stato da meno Federico Nicolini, che è riuscito a tenere il passo dei migliori nella gara assoluta maschile. Il molvenese ha chiuso settimo posto assoluto ed è riuscito a tenersi alle spalle niente meno che il vincitore dell’ultima Coppa del Mondo Michele Boscacci, ottavo. Nicolini ha tagliato il traguardo dopo 25’19” di gara, pagando un ritardo di soli 8 secondi dallo svizzero Rémi Bonnet, sesto assoluto e primo degli Espoir davanti allo skialper trentino, che dopo l’oro conquistato nella gara individuale (la sua preferita) è riuscito a mettere in bacheca un’altra preziosa medaglia d’argento.

Il titolo senior maschile è andato al favorito della vigilia, lo spagnolo Kilian Jornet Burgada (24’06”), che ha preceduto l’azzurro Damiano Lenzi (24’18”, argento) e lo svizzero Werner Marti (24’39”, bronzo), con il tedesco Anton Palzer (24’55”) e l’altro atleta rossocrociato Martin Anthamatten (25’00”) quarto e quinto davanti a Bonnet e Nicolini. Il titolo femminile, in virtù delle assenze delle big Laetitia Roux e Laura Orgué, è andato all'austriaca Andrea Mayr, che si è messa alle spalle la svedese Emelie Forsberg e la francese Axelle Mollaret. Ottava e migliore delle azzurre Katia Tomatis, con la valtellinese Giulia Compagnoni decima e nuova campionessa del mondo Espoir davanti all’altra italiana Alba De Silvestro, tredicesima assoluta e argento di categoria. Per l’Italia, infine, sono arrivati un altro oro con Samantha Bertolina (Cadette), un argento con Giulia Murada (Junior) e un bronzo con Matteo Sostizzo (Cadetti). (l.f.)













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