La superstar Cairoli adora il Trentino e anche il Ciclamino

Il sei volte campione del mondo conosce la nostra terra e ha amici ad Andalo: «Ora la pista è davvero favolosa»


di Gianluca Marcolini


DRO. Laddove fango, polvere e terra la fanno da padroni lui è il dominatore indiscusso, il re incontrastato del regno del fuoristrada, l'incantatore delle folle, l'idolo dei papà, dei bambini e anche delle mamme. Antonio “Tony” Cairoli è la star del Mondiale di motocross che in questo fine settimana fa tappa al Ciclamino di Pietramurata, enclave del Motoclub Arco, dove si disputa il Gran Premio del Trentino valevole come quarta prova del campionato iridato. Il siciliano originario di Patti, provincia di Messina, è la star indiscussa dell'evento. Gli occhi del grande pubblico sono tutti per lui; i tifosi si accalcano fuori dal paddock della Ktm, il suo team, per cercare di rubargli una foto, un autografo, un saluto. E quando non c'è lui a parlare è la sua moto, che viene fatta “cantare” dai suoi meccanici, impegnati nelle operazioni di messa a punto in vista della gara. Un rombo che diventa musica nelle orecchie degli appassionati.

Ieri mattina, prima delle qualifiche, Cairoli si è intrattenuto alcuni minuti sotto il tendone del suo motorhome, concedendosi alle domande dei cronisti e agli scatti dei fotografi. «Mi piace qui, mi piace davvero molto – è il suo esordio – e devo dire che il sole e l'azzurro del cielo rendono questo luogo ancor più suggestivo, con le montagne sullo sfondo. È bello potervi gareggiare».

Ma il messinese non è certo uno “straniero”: conosce bene il Trentino, le sue cime e i laghi che lo rendono una terra unica. «In queste zone ho corso i due anni di carriera in cui ho militato nel campionato Triveneto – spiega – e nel 2002 e 2003 sono venuto spesso a gareggiare qui al Ciclamino. Poi ho degli amici che abitano ad Andalo e che vado spesso a trovare, quindi non mi sento certo un turista dell'ultim'ora, anzi. E devo dire che è facile sentirsi a proprio agio qui. È una bella meta per trascorrere le vacanze».

Ora ha un motivo in più per venire volentieri a gareggiare al Ciclamino: il nuovo tracciato che i padroni di casa del Motoclub Arco hanno preparato appositamente per il Mondiale. Quello di prima, infatti, non era proprio in cima alle preferenze del sei volte campione del mondo ed attuale leader della classifica. «Il terreno prima era un po' troppo duro per una prova iridata – ammette – venivano fuori poche traiettorie, la pista era poco segnata ed un po' troppo semplice. Adesso l'hanno sistemata, è diventata più soffice, è stata fresata molto ed è migliorata notevolmente».

A Pietramurata Cairoli è giunto con il proposito di tentare l'allungo in classifica e mettere, così, le basi del suo successo numero sette. Sulla sua strada, però, troverà molti avversari pronti a rendergli la vita difficile; qualcuno, ormai, mira apertamente a detronizzare il re e a sottrargli lo scettro. «I più pericolosi sono gli stessi di un anno fa – ammette – ad incominciare dal belga Clement Desalle, che è quello che mi ha insidiato di più negli ultimi anni, ma credo che su questi terreni un po' più duri possa fare bene anche l'azzurro Philippaerts e dire la sua in gara. A me piacciono tanto le piste sabbiose, in particolare quelle del Nord Europa».

Le sei vittorie iridate hanno consegnato questo pilota alla storia. Per questo motivo l'accostamento con Valentino Rossi, suo grande amico, viene quasi spontaneo. «Ma fra i nostri due mondi c'è ancora tanta differenza in termini di popolarità. La Moto Gp ha un seguito in termini di mass media che è enormemente maggiore».

Ed un pensiero alla Moto Gp? «Per adesso no, ma non si sa mai».

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