Ciclismo

La leggenda di Charly Gaul rivive sessant’anni dopo

Presentata l’undicesima edizione della granfondo in programma il 17 luglio


di Luca Franchini


TRENTO. Correva l'anno 1956 quando, sotto una bufera di neve, Charly Gaul portava a compimento una delle più belle imprese della storia del ciclismo. Fu lui a rendere leggendaria la salita del Monte Bondone, che domenica 17 luglio, a sessant'anni da quell'impresa, ospiterà l'undicesima edizione di una delle granfondo più apprezzate d'Italia, con al via atleti provenienti da 42 nazioni.

«La Leggendaria Charly Gaul» si è tolta i veli, ieri mattina, nel giardino antistante il Palazzo delle Albere, di fianco al Muse, a suggellare l'ideale incontro tra storia e modernità. La storia di Gaul e della ciclostorica «La Moserissima» di sabato 16 luglio, intitolata al campionissimo Francesco Moser e ideale prologo della granfondo del giorno seguente. La modernità di un evento che ha saputo sfruttare una delle salite che hanno scritto pagine memorabili del ciclismo italiano e internazionale per portare sulla montagna di Trento migliaia di cicloamatori e cicloturisti. Saranno due i percorsi di gara della Charly Gaul del 17 luglio, il "lungo" di 141 km e 4000 metri di dislivello e il "corto" di 57 km e 2000 metri di dislivello, evento inserito nelle Uci Gran Fondo World Series, ricordando anche la cronometro di Cavedine del 15 luglio, prologo del lungo weekend di gare.

Il 10 luglio alle 9.45 su Rai3 Trentino Alto Adige andrà in onda "L'attesa" de "La Leggendaria Charly Gaul", il talk show registrato ieri nei giardini del Palazzo delle Albere alla presenza di autorità e personaggi dello sport, mentre il 17 luglio su Rai Sport ci sarà "La corsa" per vivere in diretta le fasi salienti della sfida trentina dalle 11 alle 12.45, con replica dalle 21.45 alle 23.15. L'assessore allo sport del Comune di Trento Andrea Robol e la direttrice dell'Apt di Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi Elda Verones hanno aperto la serie degli interventi ricordando la grande valenza promozionale della manifestazione, che ha riportato il campionissimo Francesco Moser indietro con la memoria. «Quando le condizioni sono impervie, trema persino la bici dal freddo - ha commentato il "Checco" - ai miei tempi abbiamo fatto gare in condizioni estreme che oggi verrebbero annullate: allora il nostro mestiere era quello di correre, ci sentivamo in dovere di portarle a termine». Nel 1956, in gara assieme a Gaul, c'era anche Aldo Moser, che quella giornata la ricorda bene. «Io riuscii ad arrivare al traguardo - ha raccontato Aldo - ma conosco qualcuno che per giungere all'arrivo prese la macchina». L'olimpionico degli anelli Jury Chechi e l'ex discesista dello sci alpino Kristian Ghedina, intervallati dal comico Lucio Gardin nelle vesti del mister della Roma Luciano Spalletti (in ritiro a Pinzolo), hanno animato la conferenza di presentazione con alcuni divertenti siparietti. «Ho corso la Charly Gaul dell'anno scorso con una bicicletta del 1987» ha spiegato Ghedina, seguito a ruota dalla ex atleta Luisa Tamanini e dall'inossidabile Silvano Janes, uno dei tracciatori dei percorsi. «La salita del Bondone sarà ovviamente determinante, sia per la gara corta che per lunga» ha precisato il "Tasso". Guardando al programma, venerdì 15 luglio alle 17 ci sarà la gara a cronometro a Cavedine, mentre sabato 16 luglio in Piazza Duomo a Trento scatterà "La Moserissima". Domenica 17 luglio alle 8, sempre da Piazza Duomo, verrà dato il via alla Leggendaria Charly Gaul. (l.f)













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