I segreti della vittoria italiana: consenso popolare e diplomazia

BOLZANO. A far scattare la molla di 47 membri CIO a votare in favore di Milano-Cortina, e quindi Trentino ed Alto Adige, è stato il forte consenso del popolo italiano verso la sua candidatura. In...


MARCO MARANGONI


BOLZANO. A far scattare la molla di 47 membri CIO a votare in favore di Milano-Cortina, e quindi Trentino ed Alto Adige, è stato il forte consenso del popolo italiano verso la sua candidatura. In Italia l’83% della popolazione nei sondaggi ufficiali s’era detta a favore dei Giochi, in Svezia solo il 55%, troppo poco. Questo concetto lo ha anche sottolineato il presidente del Cio Thomas Bach: «Ha vinto un Paese con grande esperienza, tradizione e passione».

La principessa non basta

Sì, è proprio così. Nella delegazione verde, bianco, rossa c’è sempre stato ottimismo anche se, più s’avvicinava il momento del voto, più c’era l’impressione di un recupero della nazione delle Tre Corone. Il carico da novanta Stoccolma-Åre ce l’hanno pure messo scomodando persino la principessa Vittoria. Niente da fare, il fascino della testa coronata non è bastato. Ha provato a scuotere il Cio quella che doveva essere la grande trascinatrice, Gunilla Lindberg, ma le sue lacrime di amarezza le hanno viste nei cinque continenti.

I segreti di Milano-Cortina

Milano-Cortina, che ha stravinto con un gap di 13 preferenze, è il successo di tante cose: classe italica, diplomazia ad altissimo livello, mostrare al mondo un nuovo modo di proporre una candidatura olimpica (molto apprezzati i duetti), le doti del gran condottiero Giovanni Malagò che si è ingegnato di presentare la squadra in quattro lingue (mai nessuno lo aveva fatto) e quel filmato che in tre minuti ha messo assieme l’Italia. Marco Balich, un fuoriclasse in materia, ha messo assieme immagini che ricordano come l’Italia sia la culla di arte e cultura millenaria, di passione per il cibo, di grande calore umano e dell’importanza che riveste lo sport per il nostro popolo. Insomma, un video penetrato nel cuore del gotha istituzionale del mondo dello sport mondiale e che ha lasciato a bocca aperta anche Vittoria, futura Regina di Svezia. Ebbene, le Dolomiti altoatesine, trentine e bellunesi che tutti ci ammirano, mai come questa volta sono state ammirate da tutto il mondo attraverso i membri Cio venuti da lontano come Fiji, Palau, Aruba, Papua Nuova Guinea e dal martoriato Afghanistan.

Conte e Mattarella

Tra passione e trasposizione, tra determinazione ed assoluta competenza in materia riconosciuta a livello mondiale, è stato l’impeccabile intervento dinnanzi al consesso del Cio del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il videomessaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha segnato la vittoria: «L’Italia è pronta ad accogliere il grande evento, con grande entusiasmo farà sentire a casa propria tutti gli atleti e gli spettatori».

I voti sono segreti ma già alla vigilia c’era uno zoccolo duro a favore dell’Italia. In particolare dell’influente Russia, presente con un’elegantissima Elena Isinbaeva tutta vestita di nero e Shamil Tarpishchev, e dell’altrettanto forte Cina che esprimeva tre voti. Due grandi Paesi che dovevano essere riconoscenti nei confronti dell’Italia che aveva votato a favore di Sochi 2014 e Pechino 2022. In più di qualche preferenza è arrivata dall’Africa, dall’Est Europa e dalle zone latine.

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