volley

Energy T.I. con Perugia conta solo vincere

Dopo la sconfitta in casa degli umbri la Diatec si gioca tutto al PalaTrento. Per Birarelli sarà record di presenze in maglia trentina: 340, una in più di Bari


di Nicola Baldo


TRENTO. E adesso mettiamoci comodi, perché le vere finali inizieranno già domani. Sarà una festa dei lavoratori da passare rigorosamente al lavoro per Kaziyski e soci, chiamati a non fallire l’appuntamento con la decisiva gara-3 di spareggio delle semifinali playoff, in programma alle 18.30 al PalaTrento contro la Sir Perugia. Chi vince va in finale a sfidare Modena già domenica sera. Semplice quanto crudele, inevitabile quanto affascinante che tutto si giochi in una partita che, comunque vada, sarà da ricordare per Emanuele Birarelli.

Questo perché scendendo in campo domani il centrale marchigiano diventerà il nuovo recordman di presenze della squadra trentina: 340 partite con addosso la maglia di Trento. Domani “Lele” Birarelli supererà il suo grande amico nonché testimone di nozze Andrea Bari, fermo a quota 339 partite all’ombra del Monte Bondone. In otto anni di permanenza a Trento il capitano del sestetto in maglia bianca ha messo a segno qualcosa come 2.501 punti. Un piccolo record che per Birarelli sarà anche una spinta importante in più in vista della decisiva terza gara di domani contro gli umbri.

«Dopo la sconfitta di Perugia – ha spiegato il capitano della Energy T.I. - c’è rimasto addosso ovviamente molto rammarico per non aver sfruttato la prima occasione a disposizione per chiudere la serie. Siamo dispiaciuti ma va anche dato atto a Perugia di aver giocato una pallavolo decisamente migliore rispetto a gara-1, siamo stati poco lucidi nel finale di secondo set, se l’avessimo vinto probabilmente avremmo cambiato l’inerzia della sfida che, pur riaperta dopo la nostra netta affermazione nel terzo parziale, è stata spesso fra le mani di Perugia. In vista di gara-3 dobbiamo recuperare un po’ di lucidità in attacco, che nelle ultime prestazioni è effettivamente venuta meno. Per i valori mostrati dalle due formazioni credo la terza sfida sia l’epilogo più giusto: dovremo essere calmi, avere sangue freddo ma possiamo godere del fattore campo che ci siamo meritati disputando una grande regular season. E’ il momento di sfruttare questo vantaggio».

Chi può sorridere è Modena, che ora avrà qualche giorno di tempo per preparare la finale e studiare ulteriormente le due contendenti in attesa di capire se domenica 3 maggio gli emiliani dovranno venire a giocare in via Fersina oppure potranno contare sul fattore casalingo contro la Sir. Quella di domani sarà la nona “bella” in una serie playoff per la squadra trentina, che finora ha vinto in quattro occasioni ed ha perso in altrettante.













Scuola & Ricerca

In primo piano