calcio serie d

Dieci giornate a Bonazzoli: "insulti razzisti all'arbitro"

Il giudice sportivo ne ha comminate due anche a Nicola Donati del Dro



TRENTO. Il giudice sportivo di Serie D ha comminato due giornate di squalifica all’attaccante del Dro Nicola Donati, che domenica scorsa era stato espulso dopo essersi scontrato con il portiere della squadra avversaria. Detto che la società del Basso Sarca temeva che la mano del giudice potesse essere anche più pesante, per le prossime ore è atteso l’intervento del presidente, Loris Angeli, per riportare la calma in una squadra che in queste prime quattro giornate è incappata in troppi cartellini.

Ma il clima in casa droata rimane buono: è mancato qualche risultato, non certo il gioco, alla squadra di Manfioletti, che anticiperà a sabato (ore 15) il derby con il Dro. E comunque la squalifica di Donati impallidisce di fronte a quella nella quale è incappato un giocatore ben più famoso, niente meno che Emiliano Bonazzoli, già centravanti di Brescia, Cesena, Parma, Verona, Reggina, Sampdoria e Fiorentina. Il 35enne mantovano di Asola, è stato espulso nei minuti finali della partita tra il suo Este e la correggese per le parole rivolte all’arbitro, Ramy Ibrahim Kamal Jouness, giunte all’orecchio non già del direttore di gara ma di uno dei due assistenti (Edoardo Naccari e Marco Gerometta). Dal comunicato ufficiale numero 28 della Lega Nazionale Dilettanti si evince appunto che quelle parole altro non sarebbero state che “espressioni discriminatorie per ragioni di razza, nazionalità e colore della pelle” rivolte al direttore di gara, di chiara origine marocchina, peraltro conosciuto per la sua preparazione, fisica e tecnica. Da qui le dieci giornate di squalifica. La Lega Nazionale Dilettanti del dopo Tavecchio – eletto alla presidente della Federcalcio dopo la clamorosa gaffe su Optì Pobà – riparte quindi con un provvedimento esemplare proprio sul fronte del razzismo. Verrebbe da dire che la battaglia di civiltà condotta dai media contro l’elezione di Tavecchio qualche frutto lo sta portando, ma forse è bene attendere e verificare quello che succederà nelle categorie superiori in occasione di casi come quello di Bonazzoli, sempre sperando che non si verifichino.













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