Carisolo, insulti e minacce alle calciatrici

Calcio a 5 femminile. Tifosi locali scatenati: le ragazze dello Sport Five costrette a chiudersi nello spogliatoio



TRENTO. Scene da far west, tra insulti e scontro fisico sfiorato solo per l'intervento del mister, che ha evitato alle sue ragazze l'aggressione fisica. È successo sabato sera a Carisolo in occasione della partita di Coppa Provincia di calcio a 5 femminile tra le rendenesi e la squadra dello Sport Five Rovereto. Al mister della formazione roveretana Samuele Mancino (che da anni calca i campi della serie C1 regionale, in questa stagione proprio con la maglia del “Five”) abbiamo chiesto di raccontarci la vicenda.

«La partita è stata maschia, combattuta, ma sempre nei limiti della correttezza – spiega Mancino – Nonostante questo, per tutto il corso del match il pubblico avversario ha insultato pesantemente le nostre ragazze, con frasi anche piuttosto pesanti. Ok per gli insulti, comunque fastidiosi e fuori luogo, ma al momento del gol del Carisolo, invece di esultare, i tifosi rendenesi sono venuti sopra la nostra panchina a fare gestacci e ad offendere. Non bastasse questo, e qui sta la gravità del fatto, dopo il triplice fischio del direttore di gara due persone di mezza età sono entrate in campo per aggredire una nostra giocatrice: a quel punto, mi sono messo in mezzo io in prima persona e sono riuscito ad evitare l'aggressione e a permettere alle mie ragazze di entrare nello spogliatoio. Una cosa pazzesca e mai vista. Un dirigente del Carisolo è venuto addirittura a dirmi che tutto è successo perché noi non sappiamo perdere, solo perché siamo usciti dal campo senza fare il classico saluto a centrocampo – prosegue Mancino – Ma scusate… devo andare a salutare ed applaudire un pubblico che mi ha insultato per tutta la partita? Siamo saliti a Carisolo con nove giocatrici, due delle quali appena maggiorenni e che a fine partita mi hanno detto "noi smettiamo, a queste condizioni torniamo al calcio a 11". Sinceramente non mi va di perdere due ragazze per colpa del comportamento increscioso di due tifosi avversari: ero già incredulo per gli insulti, ma le mani addosso proprio no. Siamo alla follia».

La squadra del Five Rovereto, a quel punto, si è chiusa nello spogliatoio. «Ho chiesto all'arbitro di mettere tutto a referto – precisa Mancino – ma solo perché voglio tutelare le mie ragazze, che avevano affrontato la trasferta per divertirsi e passare una serata assieme, come sempre. Visto l'accaduto, dovrebbero chiudere le tribune di Carisolo per due anni. È inconcepibile».

Per la cronaca, la partita si è conclusa sull'1 a 0 per il Carisolo, un risultato necessario alle rendenesi per rimanere in corsa, mentre il Five Rovereto si giocherà la qualificazione a Fiavé contro il Comano. «Per fortuna che l'arbitro non ha convalidato il nostro gol sul triplice fischio finale – conclude Mancino – Altrimenti cosa sarebbe successo?».

La società Five Rovereto intanto, per mezzo dell'infaticabile vicepresidente Matteo Cattoi, sta cercando di risalire ai due tifosi che hanno minacciato l'incolumità delle sue giocatrici. «Le ragazze vogliono esporre querela – spiega Cattoi – Ora valuteremo il da farsi, cercando di risalire alle generalità dei due tifosi protagonisti dell'increscioso episodio. Altrimenti saremo costretti ad agire contro la società Carisolo. Fatti come questi vanno condannati: questo non è sport, è far-west». (l.f.)

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