Bolzano, nella città di Mozart serve una prova d’orchestra

Capitan Egger: «Individualmente sono più forti, se giochiamo da squadra possiamo farcela»


di Daniele Peretti


TRENTO. All'Aquila sono bastati sette giorni per trasformare da quasi certa a matematica la qualificazione ai play off, che per coach Buscaglia significano “il terzo step del mio obiettivo, adesso arriva l'ultimo: entrare nella griglia play off entro le prime quattro”.

Griglia nella quale sarebbe meglio come avversaria, la prima della Silver o l'ultima della Lega Gold?

“Non ho preferenze, a questo punto sono tutti avversari difficili. Lo abbiamo visto anche in Coppa Italia, le differenze tra i due campionati sono minime e ai play off tutti giocano per vincere”.

Avevate 17 punti di vantaggio e li avete persi. Nei play off non c'è spazio per simili flessioni.

“Dobbiamo alzare ancora il livello della squadra. E' vero che eravamo arretrati a causa dei tanti falli e che ci siamo ripresi attaccando. La flessione comunque rientra nella logica di una partita giocata a ritmi forsennati”.

Una valutazione sul metro arbitrale?

“Non è mai facile valutare le situazioni di una partita tecnica, maschia e aggressiva”.

Se alla fine del secondo quarto l'Aquila ha rotto gli equilibri lo deve a Santarossa.

“Il suo è stato un inserimento indolore, facilitato da una conoscenza reciproca. Con Santarossa possiamo alzare o abbassare il quintetto, con l'alternativa di poterlo utilizzare anche come esterno. Alternative tattiche che possono contare tutte sulla sua esperienza”.

Sorpreso dal tuffo di Santarossa a metà campo per contendere un pallone?

“In una squadra che si butta, non si può far altro che buttarsi. Certo è stato un bel segnale anche per capire lo spirito col quale il giocatore è arrivato a Trento”.

Adesso vi aspetta un doppio confronto con squadre siciliane.

“Sarebbe importante registrare una continuità di rendimento da parte della squadra. Per vincere dovremo riproporre una prestazione in linea con quella di Barcellona. Saranno sfide di vertice i cui esiti saranno fondamentali per la classifica”.

Molto dipende sempre dalle condizioni di Elder.

“Dal punto di vista del recupero fisico la sua stata una grande prestazione. E' chiaro che l'infortunio ha fatto calare la condizione che adesso andrà recuperata. Con Barcellona Elder ha giocato più del tempo previsto, ce la poteva fare e allora ho voluto provare a caricarlo di lavoro ed abbiamo avuto positivi riscontri. In più ha realizzato una “bomba capitale” che ci ha lanciato vero la vittoria. Sarà anche a mezzo servizio, ma Elder è sempre importante”.

Adesso sotto con Capo d'Orlando.

“Sarà una partita delicata che dovremo affrontare con la massima attenzione. Sarà comunque una settimana come tutte le altre. Martedì (domani, ndr)ci ritroveremo in palestra e sabato mattina partiremo per la Sicilia. Di certo sarà una bella partita che dovremo affrontare con lo stesso spirito di Barcellona”.

L'Aquila ha già lo spirito play off?

“Stiamo crescendo e l'importante è essere al top della condizione, quando serve”.

Santarossa arma a sorpresa dei play off?

“Il suo arrivo ci permette di diversificare gli schemi e di cambiare fisionomia. Tutti noi prepariamo la partita sulle caratteristiche usuali dell'avversario. Importante è cambiare pelle”.

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