Beccalossi a Trento chiama Spillo junior

Calcio. L’ex fantasista dell’Inter è consulente degli aquilotti: «Salvezza? Giocando 13 partite in stile finale di Champions»


di Gianpaolo Tessari


TRENTO. C’ è lui, il «Beca» dietro gli ultimi pregiati acquisti (De Zerbi e Diana su tutti) del Trento Calcio. Già, Evaristo Beccalossi, 56 anni, (regista dell’Inter e della Nazionale all’inizio degli anni Ottanta) è il nuovo consulente gialloblù.

Beccalossi, scusi l’ardire, chi gliel’ha fatto fare?

«Guardi in primo luogo mi piacciono le sfide difficili. Poi mi ha chiesto di dargli una mano Bizzozero, persona che conosco da tempo e così ho accettato».

Il Trento è ultimissimo, con una manciata di punti.

«Eh lo so bene. La situazione è difficile ma non impossibile. Volendo metterla sul piano tecnico si dovrebbe giocare per abbattere la forbice che ci separa in classifica da chi ci precede e puntare quindi ai playout. Ma è troppo complicato a livello di punti e di calcoli».

La sua ricetta?

«Ci restano 13 partite in questo campionato di serie D: il Trento le deve giocare come fossero altrettante finali di Champions. E poi tiriamo i conti».

Nell’ambiente si dice che lei stia lavorando in pressing sul suo celebre partner nerazzurro, Spillo Altobelli, perchè gli dia il figlio Mattia da far giocare nel Trento....

«Ma guardi io non prego mica nessuno eh.... In che senso? Mattia Altobelli è fermo, senza contratto, potrebbe fare una bella esperienza lì da voi a Trento...».

Ma? Perchè c’è un ma, no?

«Spillo vorrebbe qualche cosa di diverso per suo figlio. So che sono stati di recente a Dubai per fare dei provini... Io non insisto. Certo, ah ah, sarebbe una cosa strana... Trento diventerebbe la squadra dei “figli di...”. C’è quello di Zenga, potrebbe arrivare Mattia Altobelli.... Una sorta di succursale dell’Inter che fu...».

Lei dei bei nomi li ha portati in riva all’Adige tramite Bizzozzero.

«Peccato solo che a questo punto della stagione si possomo ingaggiare solo dei giocatori che hanno una condizione non certo ottimale... Credete che se il Trento avesse avuto questi ultimi nomi dall’inizio della stagione si troverebbe in queste condizioni?! »

Quale ritiene dovrebbe essere la collocazione calcistica del Trento?

«Beh è sempre stata una bella piazza, importante. Anche se in questi ultimi dieci anni i tifosi dalle vostre parti non anno certo avuto soddisfazioni, anzi... Con la riforma della C, la C2, sì la Seconda divisione, sparirà. Resteranno 3 gironi di C1. Trento dovrebbe essere lì. Si possono fare belle cose, amichevoli di lusso: l’estate prossima al Briamasco oltre all’Inter potrebbe arrivare il City... per dire».

Trento a parte, di cosa si occupa il Beca?

«Di tante cose. Ho una scuola calcio, non faccio più il commentatore televisivo perchè sono stato in video 4/6 ore alla settimana per 10 anni. Era a sufficienza, ho detto basta. Ora sono in campagna elettorale... mi sono incavolato di brutto, voglio lavorare per lo sport.».

Ah si candida?

«Sì sono in corsa per il consiglio regionale, a Milano con l’Udc, a sostegno di Albertini e quindi di Monti».

Senta e la sua Inter?

«A San Siro sono di casa. L’Inter può puntare al terzo posto, dopo Juve e Napoli. Stramaccioni è bravo».













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