Aquila: Blackmon, Kelly  e Knox rientrano negli Usa

TRENTO. Con l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus Covid-19 sempre più grave, tre giocatori stranieri della Dolomiti Energia hanno deciso di lasciare Trento per fare almeno...


MAURIZIO DI GIANGIACOMO


TRENTO. Con l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus Covid-19 sempre più grave, tre giocatori stranieri della Dolomiti Energia hanno deciso di lasciare Trento per fare almeno momentaneamente ritorno negli Stati Uniti: si tratta di James Blackmon, Rashard Kelly e Justin Knox. Torneranno in Italia quando la squadra potrà riprendere gli allenamenti, si legge in una nota della società bianconera.

Le parole del g.m. Trainotti

All’origine della scelta dei tre giocatori non ci sarebbe la gravità della situazione in Italia. «Blackmon, Kelly e Knox hanno deciso di partire nelle ultime ore, dopo che giovedì sera dagli Stati Uniti è arrivata la notizia che il Dipartimento di Stato sarebbe pronto ad innalzare l’allerta al livello 4 per tutti i viaggi al di fuori degli Usa – spiega il general manager, Salvatore Trainotti – è una scelta che hanno fatto pensando ai loro famigliari, torneranno appena la squadra potrà riprendere ad allenarsi». Il livello 4 è il più alto livello di allerta possibile e prevede l’invito a tutti i cittadini statunitensi che si trovino fuori dal territorio dell’Unione di farvi ritorno, sconsigliando qualsiasi genere di viaggio all’estero. Un invito legato anche al fatto che il rientro negli Usa potrebbe essere successivamente loro negato.

«Di fronte ad una prospettiva di questo genere, questa mattina (ieri, ndr) hanno deciso di partire – prosegue Trainotti – hanno il volo per gli Stati Uniti già domattina (oggi, ndr) da Roma. Noi gli abbiamo messo a disposizione il trasferimento da Trento alla Capitale».

Si tornerà a giocare?

James, Rashard e Justin torneranno a Trento quando gli allenamenti della Dolomiti Energia riprenderanno. Già, ma quando? E siamo sicuri che la stagione non possa essere già finita, come ad esempio è già successo in Olanda e Slovenia? «Io ascolto solo quello che dicono i medici, i virilogi – dice ancora il general manager bianconero – Arriverà il giorno nel quale potremo tornare a giocare, in questo momento è bene pensare solo a stare a casa. Fare qualsiasi genere di previsione è assolutamente inutile. Pensiamo solo alla nostra salute e a quella dei nostri cari, come hanno fatto i nostri giocatori americani. Tanto, non possiamo decidere nulla».

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