Calcio Serie D

Angeli: per il mio Dro la musica è cambiata

E il presidente rilancia: ingaggiato lo juventino Zarmanian


di Daniele Loss


TRENTO. Domenica a Vigalzano Loris Angeli ci è arrivato quasi per caso. O meglio: è stata la moglie Adriana a convincere il presidente del Dro a salire a Pergine per assistere al derby contro il Levico Terme. Il numero uno droato non era infatti particolarmente “ispirato” e la sua intenzione era quella di restare a casa. La “first lady” gialloverde s’è imposta e, alla fine, Angeli ha potuto esultare per il successo, il terzo nelle ultime quattro giornate, della sua squadra.

La “cura” Soave funziona eccome: tre settimane fa il Dro era ultimissimo e disperato, oggi è invece sest'ultimo assieme al Giorgione e in piena corsa per la salvezza diretta. Tanto per rendere l'idea, negli ultimi quattro turni la formazione trentina ha raccolto più punti anche della capolista Venezia. E, intanto, la società è ancora attivissima sul mercato: oggi, o al più tardi domani, verrà ufficializzato l'ingaggio dell'attaccante piemontese classe ’96 Lorenzo Zarmanian, che la scorsa settimana si è allenato agli ordini di Soave: il tecnico droato ha dato l’ok per l’operazione e il calciatore, cresciuto nella “cantera” della Juventus e con esperienze nei settori giovanili di Casale, Cuneo e Alessandria (lo scorso anno ha militato nella squadra “Berretti”, collezionando anche alcune panchine in Coppa Italia), quasi sicuramente sarà a disposizione già per l'impegno di Coppa Italia di domani sera contro l'Union Ripa La Fenadora.

Con uno Zarmanian in più (e non sarà l'ultimo innesto: la società continuare a lavorare alla ricerca di un attaccante), il Dro può ripartire da una classifica confortante visto che 11 punti i 10 giornate sono un buon bottino per chi punta alla salvezza.

«Ne ho appena parlato al telefono con il nostro allenatore – spiega Angeli – e siamo d’accordo: non eravamo brocchi prima e non siamo diventati certamente dei fenomeni adesso che abbiamo vinto tre partite. I problemi del Dro non sono risolti, anche se è innegabile che, rispetto a qualche settimana fa, la musica è cambiata. Cominciamo ad essere una squadra “vera” e, aspetto fondamentale, contro il Levico abbiamo vinto in rimonta».

Ecco appunto: contro Tamai e Fontanafredda siete andati in vantaggio e poi avete resistito al ritorno degli avversari. A Pergine, invece, nel secondo tempo la squadra ha avuto la forza di reagire al gol di Pancheri.

«Non è poco, certamente, anche se dobbiamo acquisire tanta personalità e cattiveria. Mi spiego: domenica siamo andati sotto e, nei 10 minuti successivi, il Levico ci ha messo alla corde, sfiorando più volte il raddoppio. Quando prendiamo gol andiamo in enorme difficoltà e perdiamo tutte le certezze che abbiamo. Stavolta, a differenza del passato, abbiamo avuto la forza di resettare e ripartire: bravo il tecnico, che durante l'intervallo ha trovato le parole giuste per cambiare volto alla squadra e bravi i ragazzi».

Portovenero come sta?

«Nei prossimi giorni si sottoporrà ad una risonanza magnetica per capire l’entità dell’infortunio al ginocchio. Speriamo non sia nulla di grave».

Domenica affronterete il Belluno.

«Sarà un'altra domenica di sofferenza, ma ormai siamo abituati a lottare. Speriamo di muovere la classifica: “girare” a 20 punti sarebbe il massimo».

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