la tragedia

Marmolada, la Fisi del Trentino: «Liliana lascia un vuoto incolmabile». Cordoglio a Levico

Il ricordo: "Una famiglia con lo sport nel dna e grande spirito altruistico"



TRENTO. "La tragedia della Marmolada ha portato sgomento e dolore anche nel mondo degli sport invernali. In particolar modo la scomparsa di Liliana Bertoldi di Levico Terme lascia un vuoto incolmabile nel cuore delle tre figlie Francesca, Sara e Caterina e del marito Gianpaolo". Così la Fisi del Trentino ricorda Liliana Bertoldi, 54 anni di Levico, morta sulla Marmolada in seguito al crollo del ghiacciaio. 

La donna era una grande appassionata di montagna e per lei non era certo la prima volta sulla Marmolada, dove era stata, proprio sulla via normale dove è avvenuto il disastro, anche a fine aprile arrivando fino a Punta Rocca con alcuni amici, come documentano le foto pubblicate dalla donna sui social.

Conosciuta e apprezzata in tutto il Trentino, non solo per la sua attività di street food, che conduceva con gentilezza e simpatia, Liliana Bertoldi (che alcuni amici chiamavano affettuosamente Lilly) era anche molto nota nell'ambiente sportivo trentino e capitava di incrociarla spesso sui campi di gara per seguire le figlie, ma anche come preziosa collaboratrice delle società sportive.

"Una famiglia con lo sport nel dna e con un grande spirito altruistico. Le tre figlie hanno iniziato il loro percorso agonistico nello Sci club Panarotta, dove Liliana è stata pure componente del consiglio direttivo. Francesca è poi diventata maestra di sci, mentre Sara è ancora un'agonista e fa parte del team under 23 dello Ski team Alpe Cimbra, dopo aver militato anche nello Sci club Città di Rovereto e nel Val di Fiemme Ski Team. Liliana si incrociava spesso sui campi gara per seguire le figlie, ma anche come preziosa collaboratrice delle società sportive. Ora nei parterre delle gare di sci trentine ci sarà un vuoto incolmabile", conclude la nota della Federazione italiana sport invernali del Trentino.

Levico in lutto. "Mi dispiace molto per lei e la loro famiglia. Liliana era conosciuta a Levico Terme e quando abbiamo appreso la notizia eravamo sconvolti", dice Gianni Beretta, sindaco di Levico Terme. "Poi, quando abbiamo sentito che c'è stato il riconoscimento è stato un momento davvero triste per molti che la conoscevano. Da un certo punto di vista si è chiuso un capitolo perché comunque qualche speranza c'era. Adesso la famiglia merita di essere rispettata nel suo dolore".













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