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«Scalinata con prete»: ecco il nuovo Segantini acquistato dal Comune di Arco

"Questa acquisizione viene da lontano -ha spiegato il sindaco Betta- perché la scelta di valorizzare il nostro illustre concittadino risale all’amministrazione precedente. Il percorso di acquisizioni per creare ad Arco un punto di riferimento mondiale su Segantini è iniziato molti anni fa, e ora si concretizza, anche grazie alla fortuna"



ARCO. È stato presentato alla stampa nella serata di martedì 14 dicembre a Palazzo Marcabruni Giuliani la nuova acquisizione segantiniana del Comune di Arco, destinata alla galleria civica «Giovanni Segantini».

Si tratta di «Scalinata con prete», olio su tela della dimensione di 33 per 28,5 centimetri datato tra il 1886 e il 1887. Il dipinto -la cui autenticità è certificata da una perizia del 1987 e da un certificato di autenticità su fotografia del 1991, entrambi della prof.ssa Annie-Paule Quinsac, uno dei massimi esperti al mondo di Segantini- è riconducibile ai temi del periodo brianteo di Giovanni Segantini, che va dal 1881 al 1886. In particolare, come sottolineato dalla prof.ssa Quinsac, si tratta di un bozzetto che rielabora il soggetto di «A messa prima» (1885-86), dipinto oggi conservato al Museo Segantini di Saint Moritz, ed è una seconda stesura su una prima versione, nota come «I commenti maligni» o «La penitente non assolta».

Quest’ultima rappresentava una ragazza madre, schernita da tre frati, che scende le scale della chiesa tardobarocca di Veduggio.

Successivamente Segantini decise di abbandonare il tema aneddotico della giovane “non assolta” e, senza cambiare l’impianto architettonico, trasformò la figura della ragazza in quella di un prete. Il risultato è un dipinto che conferisce un senso di raccoglimento e maggior spiritualità dato dal rapporto tra l’orizzontalità dell’ampia scalinata, resa ancor più monumentale rispetto a quanto non sia nella realtà, e la verticalità della figura solitaria del prete.

Alla presentazione hanno preso parte il sindaco Alessandro Betta, il vicesindaco Roberto Zampiccoli, l’assessore alla cultura Guido Trebo e la Giunta quasi al completo, inoltre il segretario generale Giorgio Osele, il direttore della biblioteca civica «Bruno Emmert» Alessandro Demartin e Ruggero Morandi, già sindaco di Arco e assessore alla cultura, che ha fondato la galleria civica intitolata a Segantini e ne ha curato, nel 2008, la grande mostra dedicata, le prime acquisizioni e i prestiti in vista di un fondo permanente.

Presente anche Enzo Savoia, noto gallerista, esperto e saggista, titolare della galleria d’arte Bottegantica di Milano, che ha venduto il dipinto al Comune.

«Questa acquisizione viene da lontano -ha spiegato il sindaco Betta- perché la scelta di valorizzare il nostro illustre concittadino risale all’amministrazione precedente. Il percorso di acquisizioni per creare ad Arco un punto di riferimento mondiale su Segantini è iniziato molti anni fa, e ora si concretizza, anche grazie alla fortuna, con questa straordinaria novità. Quando abbiamo visto l’opera siamo rimasti colpito dalla sua bellezza e della sua intensità, e voglio ringraziare, oltre al proprietario, Enzo Savoia, tutte le persone che hanno collaborato a questo risultato». (foto Elia Bombardelli)













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