accoglienza

Profughi ucraini, da enti e privati offerti oltre 700 posti. Pronta una colonna mobile per il campo in Moldavia

Partirà appena sarà individuata l’area. Attesi in serata in Trentino altri 21 rifugiati. Vertice in Provincia. Le scuole preparano i percorsi di inserimento per i ragazzi

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TRENTO. In Trentino sono  200 i posti di prima accoglienza  predisposti finora per i profughi in fuga dall’Ucraina. Ad oggi ne hanno usufruito 104 persone, alle quali si aggiungeranno nella serata di oggi (8 marzo) altre 21 persone. Sono 420 i cittadini ucraini che hanno trovato ospitalità in forma autonoma.

Il sistema di accoglienza si sta peraltro preparando a un eventuale aumento dei flussi, alla luce della prossima apertura di corridoi umanitari: la disponibilità offerta da enti pubblici e realtà private è di ulteriori 713 posti, attualmente al vaglio del sistema provinciale di accoglienza. Oggi anche il Comune di Rovereto ha annunciato di avere pronti 50 posti, che potranno essere aumentati, e ha avviato un ponte con la città polacca di Zabrze con cui è gemellato per portare aiuti in Ucraina.

Finora tutte le persone ospitate in Trentino si stanno sottoponendo al ciclo vaccinale. Per quanto riguarda bambini e ragazzi in età scolare (60 i casi presenti), le scuole stanno organizzando i percorsi scolastici per l'inserimento.

È quanto emerso - informa una nota della Provincia - dalla riunione convocata dal governatore Maurizio Fugatti, con il commissario del Governo Gianfranco Bernabei, l'assessora alla salute Stefania Segnana, il questore di Trento Alberto Francini, il sindaco Franco Ianeselli e il presidente del Consorzio dei Comuni trentini Paride Gianmoena. All'incontro erano presenti anche i rappresentanti della Protezione civile, dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari e delle associazioni ucraine Rasom aps e Aiutiamoli a vivere.

Fugatti ha evidenziato la necessità di rispettare la regia europea e nazionale nello strutturare il sistema di accoglienza, nelle operazioni di trasporto del materiale destinato ai profughi e nell'allestimento di un campo per la prima accoglienza al confine con la Moldavia. Non appena le istituzioni locali individueranno un'area idonea, sarà effettuato un sopralluogo da parte di una delegazione trentina e altoatesina. Successivamente partirà la colonna mobile della Protezione civile per l'allestimento del campo, la cui gestione sarà affidata alle realtà competenti.

 













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