sulle etichette 

Obbligo di origine per pasta e riso: pressing Italia su Ue

ROMA. Nuovo look per le etichette delle confezioni di pasta e riso vendute in Italia, che d'ora in poi dovranno contenere informazioni dettagliate sulla provenienza delle materie prime. Scadono...



ROMA. Nuovo look per le etichette delle confezioni di pasta e riso vendute in Italia, che d'ora in poi dovranno contenere informazioni dettagliate sulla provenienza delle materie prime. Scadono infatti, oggi per il riso e domani per la pasta, i 180 giorni di tempo dalla pubblicazione dei rispettivi decreti in Gazzetta Ufficiale indicati come data ultima per l'adeguamento delle aziende al nuovo sistema e lo smaltimento delle etichette e confezioni già prodotte. La nuova etichetta, che sarà sperimentata in Italia per due anni, è stata celebrata ieri nel 'Pasta Day' organizzato dalla Coldiretti, dove il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, sottolineando l'importanza per il “made in Italy” della «trasparenza delle informazioni ai cittadini», ha anche invitato Bruxelles ad inserire nella bozza di regolamento attuativo della norma Ue l'obbligatorietà dell'origine degli alimenti in etichetta, e non la sola volontarietà. «Stiamo lavorando per una proposta che trovi il supporto della nostra filiera e di altri Paesi europei a partire dalla Francia. Se non cambierà la proposta - ha messo in guardia Martina - siamo pronti a dare voto negativo nel comitato che è chiamato ad esprimersi a Bruxelles». L'esecutivo Ue sarebbe orientato a decidere entro l'estate. È evidente che, se la Commissione dovesse adottare prima della fine dei due anni di sperimentazione in Italia della nuova etichetta un regolamento attuativo alla norma Ue (1169/2011) sull'etichettatura che non prevede l'obbligatorietà dell' origine, anche l'Italia dovrebbe adeguarsi. Lo fa notare il presidente dei pastai di Aidepi Riccardo Felicetti secondo cui l'etichetta su pasta e riso sarebbe destinata «a durare poco perché sarà superata dal Regolamento Ue che arriverà questa estate e cambierà nuovamente le carte in tavola».













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