Il giovane ingegnere che bombarda i materiali

La sfida di Luis Valentinotti e della sua «Eiron»: la sabbiatura pneumatica seguita da un sistema di controllo per evitare problemi in fase di lavorazione


di Annalisa Gerola


TRENTO. All’inizio c’era solo la sabbiatura, poi è arrivato lo shot peeling, ossia la pallinatura controllata, un trattamento che aumenta la resistenza dei materiali metallici. Luis Valentinotti, ingegnere meccanico, titolare della Eiron srl, progetta e costruisce macchine sabbiatura/pallinatura pneumatica “customer”, ossia realizzate sulle esigenze del cliente, con, volendo, un valore aggiunto, unico in Italia, un sistema di controllo che permette di avere garanzia sul ciclo di lavoro realizzato. «Pallinando, cioè bombardando, una determinata superficie con della graniglia che può essere di diversa granulometria e genere, ad esempio acciaio, corindone ecc., si è creata una compressione benefica, perché la superficie di metallo è organizzata per reticoli che attraverso questa operazione vengono distorti aumentando la resistenza del materiale stesso».

A lavoro finito, è però impossibile valutare il risultato. Solo un laboratorio fornito di difrattometro a raggi X, che fa una prova su un campione di una produzione in serie, può verificare la corretta riuscita. «Non è detto, però, che anche tutti gli altri pezzi siano conformi. Da qui l’idea di uno strumento che verifichi in corso, istantaneamente, l’esattezza di tutte le fasi di lavorazione. Il sistema, da me ideato e brevettato, controlla che tutti i parametri della macchina siano sempre all’interno del corretto range. Vanno rispettate delle scale», ha proseguito Valentinotti. «Questo sistema va a controllare la portata massica del materiale».

In mercato oggi esiste un solo un sistema di controllo, studiato da una grande azienda americana, «che però ha due grossi difetti. Anzitutto funzionando su un principio magnetico, serve solo per la graniglia metallica, cioè materiali ferromagnetici. Inoltre, fa una misura indiretta, in pratica io non conosco i chili al minuto che la macchina spara, invece sarebbe utile saperlo».

Ad oggi è soprattutto l’estero interessato a macchine con un sistema di controllo della portata del flusso di graniglia, che viene sparato sul pezzo. Secondo Valentinotti è una questione culturale non tanto di costi, perché le macchine per lo shot peening sono già parecchio costose ed è per questo che il trattamento viene riservato a particolari meccanici con forte valore aggiunto. «Sulle automobili non viene fatto. Mentre ha un senso nel settore aereonautico o in quello della Formula 1. In tali ambiti una biella che va a 8000 giri più è pesante, più ha inerzia e più genera forze che si scaricano sul motore. È necessario ridurre le sezioni, alleggerire i pezzi cercando un trattamento meccanico che recuperi questa perdita di sezione mantenendo intatte le prestazioni. Le macchine di Formula 1 sono pallinate completamente, così il mezzo è più leggero e perciò più prestante». La pallinatura viene fatta anche, per esempio, su alcune parti delle macchine movimento terra. «Tutte le trasmissioni, tutti gli ingranaggi vengono pallinati e così l’attacco delle turbine», ha puntualizzato Valentinotti.

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