ALA 

La storia del Trentino da scoprire 

Nel libro di Baratter episodi e personaggi locali più o meno noti  



ALA . E' stato presentato all'auditorium della Cassa Rurale di Ala il risultato della nuova fatica editoriale di Lorenzo Baratter, un volume agile e di facile consultazione, dal titolo: “Storia del Trentino – Eventi cruciali del XX secolo”. L'incontro è stato reso possibile grazie all'associazione storico culturale Memores ed è stato proprio il suo presidente, Daniele Tinelli, a presentare questa serata. Al termine dell'incontro il vicepresidente di Memores, Massimiliano Baroni, ha fatto una carrellata sugli eventi organizzati dall'associazione che avranno luogo nel 2018.

A sottolineare il notevole spessore storico e la grande valenza culturale trattati in questa serata è intervenuto per conto dell'amministrazione comunale l'assessore Stefano Gatti. Presenti anche il sindaco di Avio Federico Secchi e Francesca Aprone in rappresentanza di Ascaut, ovvero l'Associazione culturale autonomista trentina, di cui è la presidentessa.

Baratter, con facilità, e grazie all'ausilio di slides, ha presentato il suo libro facendo un interessante excursus sulla storia del Trentino, parlando delle radici e delle ragioni della sua autonomia e della sua unicità.

Molteplici sono stati i riferimenti a personaggi e a fatti storici, dai più famosi, come l'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe, o l'irredentista trentino Cesare Battisti, fino ad arrivare ai meno conosciuti, ma ugualmente importanti per la nostra terra, come don Lorenzo Guetti, a cui andò il merito della creazione, agli inizi del secolo scorso, del sistema cooperativo e quindi delle Casse Rurali. Questi sistemi furono importati dal mondo di lingua tedesca, in particolar modo dalle Rafaisenkasse, ovvero le casse rurali che erano presenti nell'impero asburgico. Questi sistemi sono stati quindi adattati e resi idonei al sistema trentino.

Tra i personaggi meno noti è stata menzionata anche la marchesa Gemma de Gresti di San Leonardo, personaggio caro ad Ala, la quale, al termine della Grande Guerra, aiutò undicimila reduci a tornare alle loro case dai campi di concentramento russi.(a.m.)















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