Volontari del soccorso, la sede si farà

Lo ha comunicato in occasione della festa per i 30 anni di attività il sindaco di Cles: «È nel bilancio 2013 del Comune»


di Giacomo Eccher


CLES. Trent'anni di servizio con le ambulanze e con la solidarietà per che ha bisogno, e per l'immediato futuro una sede nuova per dare ancora più qualità e professionalità per al soccorso infermi. Questo il messaggio uscito ieri dalla festa per i sei lustri del Corpo volontari del soccorso Valle di Non con la partecipazione di volontari in servizio, ex volontari e numerose autorità.

La giornata è iniziata davanti alla sede (provvisoria, anche se da oltre 20 anni) nei locali dell'ex macello pubblico con una sfilata dietro la banda fino alla chiesa parrocchiale dove il decano don Renzo ha celebrato la messa. «Il volontariato è una realtà tonificante e necessaria per la nostra società anche e oltre l'aiuto pubblico, da cui non può dipendere. Per questo una motivazione profonda e radicata che può venire dall'essere e sentirsi cristiani dentro», ha detto il celebrante ricordando la parabola del Buon Samaritano, un vero e proprio soccorritore antesignano. Nel pomeriggio, al Centro per lo sport e il tempo libero, il clou della giornata con l'atteso intervento del sindaco Maria Pia Flaim che, sollecitata dal presidente Cristian De Zordo, ha ufficializzato la scelta del Comune di inserire la nuova sede del Corpo volontari nel contesto del ristrutturando cantiere comunale, una delle priorità che sarà inserita nel bilancio 2013. Ripercorrendo i 30 anni di vita del Corpo, De Zordo ha sottolineato una serie di passaggi fondamentali nella vita dell'associazione. Il 1982, l'anno della fondazione e l'avvio, prima in sordina e poi in raggio sempre più vasto, delle ambulanze (all'inizio una, adesso sono 5) che sono e restano il cuore della attività del gruppo. Le altre tappe sottolineate sono il 1993 con la nascita della rete di soccorso del 118 e la costituzione della Federazione trentina delle associazioni di soccorso, e il 1999, la prima esperienza del meeting del soccorritore, 8 edizioni portate avanti ogni estate fino al 2007 con la partecipazione di associazioni del Nord Italia, Austria, Svizzera, Germania. Intanto sul maxi schermo scorrevano le pagine del volume edito dal Corpo per celebrare la ricorrenza con autore il medico ospedaliero Andrea Graiff, il primo direttore sanitario dell'associazione. In sala tanti soccorritori attuali ed ex e molte autorità che si sono susseguite al microfono.

«Un grazie da moltiplicare per molte volte: per la passione, la generosità, la competenza, la professionalità, le capacità tecniche che la vostra storia dimostra anche in un'ottica di futuro e per la predisposizione di saper operare in rete con la Sanità Trentina e in genere la Protezione civile», ha detto l'assessore alla salute, Ugo Rossi. Rossi ha poi sottolineato l'impegno internazionale del Corpo impegnato in operazioni di aiuto in Perù e in Romania. La giornata si è conclusa con la sfilata sul palcoscenico dei soci fondatori e dei presidenti che si sono susseguiti in questi 30 anni: Luigi Anzelini, Dario De Zordo, Stefano Guolo, Giorgio Bergamo Mirtis Dalpiaz e l'attuale Cristian De Zordo.

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