Vitalizi, scoppia la protesta in consiglio / VIDEO 1 - 2

Striscioni e fumogeni contro i consiglieri provinciali per lo scandalo delle pensioni d’oro. Il presidente del Consiglio Bruno Dorigatti: "Atto inaccettabile"



TRENTO. Urla e petardi esplosi, contro i vitalizi milionari in Regione, hanno di fatto interrotto la seduta del Consiglio provinciale di Trento. Un gruppo di persone è entrato in Aula con degli striscioni con la scritta «Ridateci il malloppo» a firma Sbm Usb e «Dovete darci il denaro, casa e reddito per tutt*», gridando: «Vergogna» ai consiglieri. Una serie di fumogeni esplosi all'esterno dell'edificio ha intanto portato fumo anche dentro il palazzo e fino dentro all'Aula.

Il gruppo di una trentina di persone, tra sindacati di base e esponenti del Centro sociale Bruno, si è placato quando hanno deciso di accettare un incontro proposto dal presidente della Provincia autonoma, Ugo Rossi. «Non si martellano le istituzioni e non si invade l'Aula» ha urlato nel frattempo il presidente del Consiglio, Bruno Dorigatti, rivolto ai manifestanti. Dorigatti ha poi sospeso i lavori, convocando i capigruppo dopo avere invitato Rossi a rispettare la sovranità del Consiglio nella scelta del modo con cui rispondere a quest'atto «inaccettabile».

L’occupazione degli spazi accessori all’aula del Consiglio provinciale – questa mattina – è stata un’offesa a tutta l’istituzione, un fatto estremamente grave perché è andato decisamente oltre i modi del confronto democratico. Che può essere anche aspro, ma deve avere come limite invalicabile il rispetto per gli organi eletti che rappresentano la comunità. Ho dovuto intervenire per difendere il Consiglio provinciale come luogo principe della democrazia. E non ho accettato di fermare i lavori dell’aula per incontrare gli occupanti: non ci si siede al tavolo sotto ricatto”, ha scritto in una nota il presidente Dorigatti.

 













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