Vino: nati in Trentino sette cloni di vite

Da oggi i vitigni Pinot grigio, Teroldego, Goldtraminer e Rebo hanno una marcia in più grazie all'attività di selezione clonale condotta dall'Istituto agrario di San Michele all'Adige



TRENTO. Da oggi i vitigni Pinot grigio, Teroldego, Goldtraminer e Rebo hanno una marcia in più grazie all'attività di selezione clonale condotta dall'Istituto agrario di San Michele all'Adige.

Il ministero delle politiche agricole forestali ha infatti riconosciuto sette nuovi cloni di vite di interesse locale e nazionale che portano il marchio congiunto Isma-Avit.

Si tratta di un primo risultato nato dalla collaborazione tra l'attività di selezione clonale sanitaria curata dal Centro di trasferimento tecnologico della Fem e l'Associazione Vivaisti Viticoli Trentini.

Scelti in vigneti preferenziali duranti gli ultimi due decenni, le gemme e le barbatelle innestate di queste selezioni clonali possiedono caratteristiche produttive, qualitative e sanitarie definite molto interessanti e saranno presto disponibili nel mercato vivaistico per il rinnovo degli impianti.

Alcune portano ad una produzione più generosa, altre sono meno suscettibili a marciume del grappolo, altre ancora producono vini di maggiore qualità, dicono gli esperti.













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